Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione.

vedanta.it

Tre advaita

In questo discorso La natura è maestra del 18 luglio 1989, Sai Baba spiega tre "tipi" di advaita, tre modalità per accostare il non-dualismo.

 

Premasvarupulara: Incarnazioni del Divino Amore,

(...)

L'essenza dell'uomo
L'uomo, che fondamentalmente è Dio, va considerato come "colui che dice il vero" e "colui che segue il giusto sentiero". Veridicità e rettitudine sono il suo respiro vitale.

Non si dovrebbe considerare l'uomo come un semplice complesso di corpo, mente e organi di senso. Egli non è che il "Testimone" di tutto e la sua vera natura è Sat-Cit-Ananda, ossia Essere-Coscienza-Beatitudine.
Ogni uomo, infatti, è essenzialmente un'incarnazione di Verità, Coscienza e Beatitudine.
Ma perché non è riuscito a riconoscere questa natura che gli è propria?
A causa dell'attaccamento e dell'illusione verso il suo corpo, l'uomo volge la sua mente all'esterno e cade vittima dell'illusione stessa; mentre la sua mente viene distratta dall'evasione, egli dimentica la sua vera natura. L'uomo odierno si fa schiavo della natura esteriore e non sa intravvedere quella interiore, ossia non conosce se stesso.

Dovrebbe rallegrarsi di questa sua natura interiore, che è puro non dualismo (Advaita).

Unità e armonia
Che significa Samanvaya? Il semplice muoversi insieme o separatamente non è Samanvaya.
Vedere l'unità nella diversità, questo è vero Samanvaya, riconciliazione ed armonia. Bisognerebbe
cercare l'unità nella diversità.

Tre Advaita
È possibile comprendere la vera Divinità solo quando si possiedono tre tipi di Advaita: Bhava Advaita, Kriya Advaita e Padharta Advaita.

1.Bhava Advaita
Il primo è Bhava Advaita.
Ecco qui c'è un tessuto. Senza filo non può esserci tessuto. Senza cotone, niente fili.
Pertanto, cotone, fili e tessuto sono essenzialmente la stessa cosa.
Il cotone si può considerare la causa peculiare; il tessitore e il processo della tessitura si possono considerare la causa strumentale o efficiente. Prendete una coppa d'argento: in questo caso l'argento è la causa peculiare e l'artigiano che l'ha cesellata non è altro che la causa strumentale.

Bhava Advaita riguarda la capacità di riconoscere l'unità di fondo in tutto ciò che vedete; significa riconoscere l'identità sostanziale del filo, del cotone e del tessuto.

2.Kriya Advaita
Che cosa significa Kriya Advaita?
Qualunque azione intraprenda, l'uomo sperimenta qualcosa di estraneo alla Realtà, in quanto, pensando di essere autore e fruitore della cosa compiuta, crede anche di avere ottenuto buoni risultati per meriti suoi.
L'offerta al Signore di tutto quanto fate, vedete e raggiungete diventa Kriya Advaita. Se i vostri sentimenti sono fissi in Dio, qualunque lavoro facciate si trasforma in Kriya Advaita.

3.Padharta Advaita 
Infine, abbiamo il Padharta Advaita, così importante per l'uomo d'oggi.
Ogni essere umano, ogni persona in sostanza non è altro che una combinazione dei cinque elementi. L'aria è nella respirazione. Il fuoco dà calore al corpo. L'acqua del nostro corpo si trasforma in sudore ed in vari altri elementi fisici. Tutto il nostro corpo è tenuto insieme da elementi naturali.
Questi cinque elementi non sono forse una vera manifestazione fisica di Dio?
Essendo ciascun uomo costituito dai cinque elementi, si potrebbe affermare che tutti gli uomini sono uguali. Qualunque elemento di questo mio corpo può essere trovato anche nel vostro e viceversa. Cambiano i nomi e le forme, ma il supporto materiale è identico. Se si riesce ad intravvedere il Padharta Advaita, si può comprendere che in ogni essere umano dimora la medesima Divinità.

L'interpretazione delle Scritture
Il mondo intero, quindi, è fondamentalmente impregnato di Advaita, dell'Uno senza Secondo.
Non esiste altro all'infuori di Dio. Per raggiungere questo livello di coscienza, si devono comprendere gli insegnamenti degli antichi Saggi. Purtroppo, dal momento che non esiste nessuno in grado di fornire la corretta interpretazione del Brahma Sutra e delle varie Scritture, gli uomini prendono abbagli, non realizzano la realtà fondamentale e nascono così parecchi equivoci.

Ognuno interpreta a proprio uso e consumo.

Mettere in pratica: bisogna sperimentare ed offrire amore, che costituisce la nostra natura di base. Coloro che si dedicano all'insegnamento, sappiano che tutto quanto vanno insegnando vale anche per loro stessi.
Invece trovano soddisfazione nel semplice fatto d'insegnare ed è per questo motivo che l'insegnamento ha perso ogni valore. Chi vuole insegnare agli altri, deve prima mettere in pratica ciò che insegna, sperimentarlo e trarne giovamento. Poi comunicherà la sua gioia agli altri. La gente che insegna non mette in pratica: ecco perché oggi si è così diffuso l'ateismo.

Coerenza
Il vero valore umano è la purezza con la quale usiamo gli strumenti della Verità, Rettitudine, Pace e Amore. Le parole non fanno i Valori Umani. Esprimete il vostro pensiero, ma poi mettete in pratica quanto avete pensato e detto. In questo sta la purezza dei tre strumenti (corpo, mente e parola), che sorreggono la natura umana. Ma non è tanto facile trovare questa purezza. Si pensa in un modo, si parla in un altro e si agisce in altro ancora. Per raggiungere il sacro stato della Divinità, dovrete comprendere l'Unità nella sua giusta prospettiva.

Pienezza
Il mondo è completo in se stesso. Non gli manca nulla. L'aspetto individuale del principio vitale proviene da Dio e, sia l'uno che l'Altro, sono perfetti e completi. Se estraete qualcosa di completo dal Completo, ciò che rimane è completo. Perfetto quello, perfetto questo. La Pienezza è nata dalla Pienezza. Tutto ha questa Pienezza. Tutto quanto vi dà gioia è Pienezza. Tutto quanto c'è qui è Pienezza, come ogni altra cosa.

La Conoscenza Pura
Le nostre azioni, per essere compiute, hanno bisogno del corpo e degli organi di senso, ma non sono attività dell'Anima (Atma). La piena e completa consapevolezza è Atma e si ritrova nel corpo fisico, negli organi di senso e nei pensieri della mente, tutti fra loro dipendenti. Voi credete che sia l'occhio a vedere. In effetti non è che uno strumento. L'occhio sa distinguere tra i vari colori, grazie ad una istruzione (Prajna) che permea questo particolare strumento. Così, non è l'occhio che distingue gli oggetti e i colori, ma è la Prajna. Voi credete che sia l'orecchio ad udire, ma è con l'aiuto della Prajna che la mente si mette a funzionare e l'orecchio a sentire. La Prajna è, quindi, il supporto,la piena e perfetta conoscenza.

La natura dell'Atma
L'Atma è la combinazione tra parola, mente ed energia vitale.
Quando il suono, la mente e l'energia vitale si combinano, si forma l'Anima (Atma).
Il suono è la natura dello splendore.
La mente si basa sul cibo.
L'energia vitale si serve dei liquidi linfatici.
È lo splendore del suono che trasforma la mente ed il cibo in forza vitale.
Le Upanishad hanno dichiarato che l'Anima Suprema (Paramatma) è la vera essenza della vita.
L'Anima opera in tutte le nostre membra sotto forma di linfa.
Non c'è bisogno di praticare particolari discipline: se cercaste di comprendere tutto ciò che accade nella vita di ogni giorno, potreste anche comprendere la natura dell'Anima.

Causa incausata
Rispetto a tutto il creato, Dio è sia la causa intrinseca che la causa efficiente ed è per questo che viene definito "Origine di tutto il Creato".
Tutto quanto è nato in questo mondo, è destinato anche a decadere e scomparire. Ma, mentre gli oggetti subiscono un cambiamento e vengono distrutti, nulla di tutto questo accade in Dio.

Amore infinito
In Lui, il principio dell'Amore è infinito. Non cresce e non diminuisce mai. Non potete chiamare amore ciò che ha avuto un inizio e va verso una fine. L'amore di cui si parla oggi appare e scompare, ma l'Amore di Dio non conosce nè nascita nè morte. La forma stessa di Dio è l'Amore. La natura di Dio è l'Amore.
Nel corpo umano, soggetto a nascita e morte, l'amore risplende come una fiamma nel cuore.
Per il Signore è naturale distribuire il proprio Amore infinito a tutti in egual misura.
Ecco perché è stato venerato come Vichara, che significa Discriminazione.

Amore imparziale
Qualcuno forse pensa di essere a volte vicino a volte lontano da Dio, ma queste differenze esistono solo nei pensieri di queste persone, non in Dio. Tutta la natura è uno specchio. Ciò che voi vedete in questo specchio non è altro che il riflesso delle vostre azioni. Le vostre azioni, buone o cattive, vi fanno sentire vicini o lontani dall'Amore di Dio. Mentre questo Amore non cambia mai, è sempre costante, non è mai in diminuzione‚ mai egoistico, l'amore degli esseri umani, basato sull'aspetto fisico, è soggetto a crescita e diminuzione.
(...)

discorso integrale di Sai Baba da cui è tratto il brano

revisione di sky, tratto da forum pitagorico, Vedanta e co., 15-9-2011

Vidya Bharata - Edizioni I Pitagorici © Tutti i diritti riservati.  
Tutti i diritti su testi e immagini contenuti nel sito sono riservati secondo le normative sul diritto d’autore.

Chi è online

Abbiamo 195 visitatori e nessun utente online

Sei qui: Home Tre advaita