Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione.

Brahma CatuÅŸÅ£aya VI

VI. BRAHMA CATUŞŢAYA

Sarvam, anantam, jñānam, ānandam brahma iti brahmacatuşţaya


[dagli appunti di un discepolo:

Sarvam Brahma – il Brahman che è il Tutto – quando si realizza una cosa nell’Universo.
Anantam Brahma – il Brahman Infinito – quando si realizza l’infinita Forza e Qualità all’opera in tutte le forme.
Jñānam Brahma – il Brahman quale Coscienza e Conoscenza universale autoesistente – quando si realizza in tutte le cose una coscienza onniconsapevole.
Ānandam Brahma – il Brahman quale beatitudine auto esistente, universale gioia d’essere – quando, all’interno di tale coscienza, si realizza la Gioia in tutte le cose.]

***


Tutta l’evoluzione gnostica si schiude nel principio divino di ānanda, che è il fondamento della pienezza dell’essere spirituale, della coscienza e beatitudine di Satcitananda, o Brahman eterno. Afferrato all’inizio con la riflessione nell’esperienza mentale, sarà più avanti posseduto con maggiore pienezza e immediatezza nella coscienza massiva e luminosa, cidghana, che la gnosi apporta. Il Siddha o anima perfetta vivrà in unione con il Purushottama in questa coscienza brahmica, sarà cosciente nel Brahman che è il Tutto, sarvam brahma, nel Brahman infinito nell’essere e infinito nella qualità, anantam brahma, nel Brahman quale coscienza autoesistente e conoscenza universale, jñānam brahma, nel Brahman quale beatitudine autoesistente e universale gioia d’essere, ānandam brahma.

Egli avrà l’esperienza di tutto l’universo quale manifestazione dell’Uno, di ogni qualità e azione come gioco della sua energia infinita e universale, di tutta la conoscenza ed esperienza cosciente come del riversarsi di quella coscienza, e di ogni cosa nei termini di quell’unico ānanda. Il suo essere fisico sarà una cosa sola con tutta la Natura materiale, il suo essere vitale con la vita dell’universo, la sua mente con la mente cosmica, la sua conoscenza e volontà spirituale con la conoscenza e volontà divina, sia in sé stessa sia quando si riversa attraverso questi canali, e il suo spirito si unirà all’unico Spirito in tutti gli esseri.

Tutta la varietà dell’esistenza cosmica sarà per lui mutata in quell’unità e rivelata nel segreto del proprio significato spirituale. In questa esistenza e beatitudine spirituale, infatti, egli sarà una cosa sola con Quello che è l’origine, la dimora, l’abitante, lo spirito e il potere costitutivo dell’esistenza tutta. Sarà questa la vetta più alta della perfezione di Sé.

Sri Aurobindo, The Synthesis of Yoga, vol. IV, p. 669-670

Traduzione italiana di Laura C.

Vidya Bharata - Edizioni I Pitagorici © Tutti i diritti riservati.  
Tutti i diritti su testi e immagini contenuti nel sito sono riservati secondo le normative sul diritto d’autore.