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vedanta.it

Åšiva Nataraja: il re della danza

Vicino alle fresche acque del Gange

alla luce della luna crescente,

con i capelli arruffati dal vento,

con l'occhio spirituale che gli risplende in mezzo alla fronte,

il collo di porpora che luccica come una mora matura,

indossando serpenti a guisa di bracciali e  cintura,

tutto il corpo cosparso di vibhuti,

la fronte adornata con un punto di kum-kum,

le labbra rese color ocra dal succo di betel,

con gli orecchini d'oro e diamanti che ciondolano dalle orecchie

e la carnagione scura del suo corpo che brilla al chiaro di luna,

appare il Signore di Kalaśa in persona

 

 

 

Shiva Nataraja balla la tandava sulla testa del nano dell'ignoranza: Apasmara Purusha.

I purana raccontano che Shiva, dopo essersi difeso da una tigre, da un elefante e da un serpente, dovette fronteggiare un orrido nanetto, simbolo dell'ignoranza.

Iniziò così la sua danza cosmica (ananda tandava: danza di beatitudine infinita), accompagnandosi con il tamburo (damaru).

Shiva Nataraja danza all'interno di un cerchio di fuoco, prabhamandala, che rappresenta il cosmo e la coscienza senza tempo.

Se non sconfiggesse il demone dell'ignoranza come si potrebbe manifestare la Coscienza?

Shiva schiaccia il nano sotto il piede destro e per ballare la tandava manifesta i suoi cinque poteri sacri: pancha-krtya.

1) srishti, il potere della creazione, rappresentato dal tamburo sul quale il dio fa risuonare il pranava, suono primordiale dal quale discendono i ritmi ed i cicli della creazione (emissione, dispiegamento)

2) sthiti, la durata (mantenimento)

3) samhara, il potere della distruzione, rappresentato dal fuoco che il dio ha nella mano sinistra superiore (ripiegamento, riassorbimento)

4) tirobhava, il potere che nasconde la verità, permettendo la crescita e la realizzazione del proprio destino, rappresentato dal piede destro che schiaccia il demone (occultamento, il celarsi del vero essere dietro la maschera dell'apparenza, il teatro di Mayashakti)

5) anugraha, il potere di concedere la grazia della conoscenza, rappresentato dal piede sinistro alzato e dalla mano sinistra abbassata (favore, riconoscimento)


Nel periodo più antico, Shiva Nataraja viene rappresentato con quattro braccia avendo assorbito l'antico Rudra: il signore delle lacrime, il Distruttore delle tre città, il terribile, il fuoco che sale dalle viscere della terra,  ed è in questa forma a quattro braccia che distrugge l'ignoranza, il nano Apasmarapurusha (purusha: uomo, apasmara: privo di memoria o sordo).

La mano destra inferiore tiene un damaru ( tamburello), la mano destra superiore compie il mudra (gesto) che scaccia la paura, la mano sinistra inferiore regge il fuoco in un piccolo contenitore o direttamente nel palmo della mano, mentre il braccio sinistro superiore attraversa il petto con la mano nel mudra gajahasta (busto di elefante): con il polso rilassato e le dita puntate verso il basso in direzione del piede sinistro alzato (che rappresenta la liberazione dall'identificazione nel samsara, rappresentato dal piede che appoggia sulla terra)

Shiva Nataraja è circondato da un anello di fiamme, il prabha mandala.

Questa danza è chiamata bhujangatrasa: tremore del serpente.

La tandava è anche la danza selvaggia ballata sui campi di cremazione insieme alla consorte Devi.

Le cinque attività/poteri sono dunque rappresentate:
1) dal tamburo, la creazione
2) dal mudra che scaccia la paura: la durata/il mantenimento/la protezione,
3) dal fuoco: la distruzione
4) dal piede saldo in terra: l'incarnazione del jiva nel mondo
5) dal piede sollevato: la liberazione

Perdendo due braccia Shiva riduce gli oggetti che porta.

Ora ha il tridente in una mano (simbolo dalle varie interpretazione, essenzialmente è la sintesi delle tre funzioni della Trimurti (creazione conservazione e dissoluzione), dei tre mondi e dei tre stadi del tempo, nonchè strumento di distruzione, arma) e il damarù, il tamburo, simbolo del suono stesso che mette in modo gli atomi aggregandoli in forme "create".
In questa veste Shiva distrugge Maya l'illusione metafisica che tiene separato l'individuale dall'universale. 


In questa forma è colui che ricrea, non più il distruttore.
Substrato immutabile che costituisce la base del cambiamento, la sua radice.
Da lui scaturisce l'energia divina, generatrice di universi e forza trasformante.
È la relazione che esiste tra un vasaio e l'argilla, il vasaio e l'argilla sono entrambi purusha, ma l'azione che modella l'argilla, l'azione del vasaio è prakriti, natura, shakti.


È il gioco duale della creazione, rappresentata dal divino androgino: Ardhanarisvara.

I cinque poteri, le cinque attività di Shiva Nataraja vengono manifestate sia simultaneamente, sia una dopo l'altra. 

Simultaneamente, nell'istante, è la singola vibrazione o pulsazione di eternità.

Una dopo l'altra in successione con lo scorrere del tempo, Kala, di cui è il Signore (Shiva Mahakala)

Le tre mani superiori simboleggiano la creazione, il mantenimento, la distruzione.


Il piede che schiaccia la testa del nano dell'ignoranza è l'occultamento, il velo di Maya.


Il piede sollevato è la grazia.

L’aureola che circonda il Nataraja potrebbe rappresentare anche l'AUM, dove l'A potrebbe rappresentare lo stato di veglia, la U lo stato del sogno, la M il sonno profondo ed il silenzio che segue la recitazione dell'aum - om: il non manifesto.

Per ingannare gli eretici della foresta Shiva Nataraja si traveste da donna, ed è come donna che svela la sua natura divina.

La mano abbassata di Nataraja (la mano elefantina) mostra anche l'unione tra i primi tre poteri (creazione, durata,distruzione-riassorbimento) con gli ultimi due , il celarsi ed il concedere la grazia.

Shiva, il ribelle, l’eccentrico, da un lato si nasconde e contemporaneamente ci offre la chiave per smascherarlo...

Celarsi e nascondersi, l'eterno lila (gioco) del Divino.

 

Solo Io conosco l'agonia di insegnarvi ogni passo della Danza.

Sono Nataraja il Divino Danzatore.

Voi siete tutti i  miei studenti.

 

I am the Dance Master;

I am Nataraja, the Lord of Dance.

You are all my pupils.

I, alone, know the agony

Of teaching you, each step of the Dance.

 

Nataraja-Sculpture-Elephanta-Caves

 

Si tratta della traduzione italiana della versione inglese di una poesia telugu che Sai Baba una volta ha cantato come prologo a uno dei suoi discorsi. La citazione si trova in La mia vita accanto a Sai Baba, Kasturi, edizioni Milesi e Vita di Sai Baba, IV volume, Kasturi, Mother Sai publications. La versione inglese è reperibile sulla Vita di Sai Baba di Kasturi presente integralmente negli archivi del sito indiano dell'Organizzazione Sathya Sai Baba.

Fonti: 

appunti personali

Sai Baba, “Realizzate il potere magnetico dentro di voi” (discorso del 13 marzo 2002)

Ananda K. Coomaraswamy "La danza di Shiva. Arte e civiltà dell'India" pubblicato nel 1918


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