Il gruppo che cura Vedanta.it inizia ad incontrarsi sul web a metà degli anni 90. Dopo aver dialogato su mailing list e forum per vent'anni, ha optato per questo forum semplificato e indirizzato alla visione di Shankara.
Si raccomanda di tenere il forum libero da conflittualità e oscurità di ogni genere.
Grazie

Darshana - Riflessioni

La via della conoscenza: la discriminazione della realtà di ogni contenuto o inferenza, nel distacco della presenza.
KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 11/06/2018, 20:02

Ma qui non scriviamo libri di divulgazione di ricette, nessuno si è proposto come cuoco, qui stiamo solo descrivendo tutti cosa cuciniamo: al massimo aiutiamoci con le rispettive ricette, o ascoltiamole soltanto, e non certo dandoci del falso cuoco a vicenda, non importa quanto brutti appaiano i piatti altrui (anche perché al di là dell'aspetto magari sono buonissimi e comunque ognuno potrà assaggiare SOLO il proprio).
A meno che non ci sia qualcuno che qui si è proposto come Maestro e io, intruso che si mette a scrivere solo per qualche giorno ogni tot mesi, non mi sia accorto che non si può apparire divergenti dalla Sua interpretazione vissuta della dottrina: nel caso, chiunque sia, non tema, e non temere te se sei suo discepolo, io non sono qui per propormi come alternativa: anzi, dai discorsi che inizialmente volevo portare avanti si può capire proprio che, per quel che ho compreso, l'unico Maestro è quello interiore e che le persone che si propongono o che sono acclamate come tali possono continuare a fare quello che fanno senza che io possa considerarmi loro discepolo o loro alternativa.

latriplice
Messaggi: 624
Iscritto il: 05/12/2016, 14:19

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da latriplice » 11/06/2018, 20:08

Fedro ha scritto:
11/06/2018, 18:57
KaaRa ha scritto:
11/06/2018, 18:50
Fedro ha scritto: [...] ho osato credere [...]
E' inevitabile per tutti avere un certo grado di credo in ogni ambito, vale anche per coloro che tradizionalmente o personalmente vengono visti come più Realizzati di altri. Come mi hai detto anche tu qualche post fa: buon cammino; più come certezza che come augurio.
Sai riconoscere uno che scrive ricette senza aver mai cucinato, dal vero cuoco chi ti fa sentire il gusto di ciò che prepara davvero in modo impeccabile, anche solo leggendolo?
Ecco questo, in via metaforica quello che è comunque abbagliante come differenza.
Ovviamente assaggiare davvero quel piatto, è un gusto ancora più reale
Certo, un conto è leggere la ricetta e assimilarla intellettualmente, un conto assaggiarla dal vivo.
Ma per il Sé le cose funzionano diversamente, non ho bisogno di sperimentarlo come una esperienza discreta dato che è l'esperienza fondamentale di ciascuno.

Se io esisto, io sono il Sé, quindi non sono a corto di esperienza del Sé. Pertanto la necessità di sperimentare me stesso è illegittimo, e ho bisogno di un altro modo, la conoscenza, per ottenere l' “esperienza” che ho già.

Avatar utente
Fedro
Messaggi: 1016
Iscritto il: 31/08/2016, 18:21

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Fedro » 11/06/2018, 20:43

E voilà, ci siamo giocati la metafora della ricetta/ gusto in un sol colpo :lol:

Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Mauro » 11/06/2018, 21:35

Fedro ha scritto:
11/06/2018, 17:25

Bastava che tu leggessi...
Ho detto che, in te si colgono complessi ragionamenti basati su inferenze immaginative e tue logiche personali interpretative, in Shankara colgo una " semplice " testimonianza del reale (nessuna inferenza o deduzione logica personale).
INSOMMA... Basta leggersi i bhasya con l' immaginario interlocutore per capire che non è proprio così, Fedro.

Avatar utente
Fedro
Messaggi: 1016
Iscritto il: 31/08/2016, 18:21

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Fedro » 11/06/2018, 21:43

Mauro ha scritto:
11/06/2018, 21:35
Fedro ha scritto:
11/06/2018, 17:25

Bastava che tu leggessi...
Ho detto che, in te si colgono complessi ragionamenti basati su inferenze immaginative e tue logiche personali interpretative, in Shankara colgo una " semplice " testimonianza del reale (nessuna inferenza o deduzione logica personale).
INSOMMA... Basta leggersi i bhasya con l' immaginario interlocutore per capire che non è proprio così, Fedro.
Non conosco il testo e non so cosa non è cosi.

Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Mauro » 11/06/2018, 22:18

I bhasya sono i commenti parola per parola che Shankara fa delle Upanishad e della B. Gita.
In questi commenti è presente un immaginario interlocutore le cui obiezioni consentono a Shankara di intraprendere disquisizioni speculative piuttosto ardite anche in termini intellettualistici e di logica.

latriplice
Messaggi: 624
Iscritto il: 05/12/2016, 14:19

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da latriplice » 11/06/2018, 23:41

KaAra ha scritto:
latriplice ha scritto:
11/06/2018, 18:32
KaaRa ha scritto:
11/06/2018, 18:24
Come fai a sapere cosa ho realizzato? (Parlo di realizzazioni relative - fossero anche su "piani universali" - perché la realizzazione dell'assoluto, secondo me, è già attuale per tutti, come dicevo).
Quindi TU SEI QUELLO?
Perché, tu no?
No.

M.: La conoscenza acquisita mediante l'indagine che il testimone è Brahman e che l'intatto e sempre perfetto Brahman è il testimone, non è il fine e non può servire al tuo scopo. Supponi che un povero mendicante sia l'imperatore del mondo e che, ad un certo momento, ne venga a conoscenza. Come può l'acquisizione di questa nuova conoscenza migliorare la sua posizione? Non può essergli di alcuna utilità.
...
Il povero mendicante deve prima smettere gli abiti da mendicante e conquistare il governo dello stato per potersi conoscere come re.


Advaita Bodha Dipika, cap. VII

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 0:35

latriplice ha scritto:
11/06/2018, 23:41
KaAra ha scritto:
latriplice ha scritto:
Quindi TU SEI QUELLO?
Perché, tu no?
No.

M.: La conoscenza acquisita mediante l'indagine che il testimone è Brahman e che l'intatto e sempre perfetto Brahman è il testimone, non è il fine e non può servire al tuo scopo. Supponi che un povero mendicante sia l'imperatore del mondo e che, ad un certo momento, ne venga a conoscenza. Come può l'acquisizione di questa nuova conoscenza migliorare la sua posizione? Non può essergli di alcuna utilità.
...
Il povero mendicante deve prima smettere gli abiti da mendicante e conquistare il governo dello stato per potersi conoscere come re.


Advaita Bodha Dipika, cap. VII
Esatto, il mendicante deve fare proprio così. Ma egli è comunque GIÀ imperatore. Deve smettere gli abiti e mettersi a conquistare solo affinché questo (come dice lo stesso testo citato) gli sia di utilità, quindi solo in un ambito relativo, perciò nei limiti di tale ambito (magari è solo un errore dato da una troppa libertà di traduzione, ma guarda caso si dice che il mendicante è imperatore del mondo, mentre, quando si dice che per utilità deve conquistare la sua posizione, si dice che sarà solo re e che avrà solo il governo di uno stato).
PS: non sono bravo nelle citazioni, ma qual'erano quelle frasi, non ricordo se di Raphael o di Gaudapada, che dicono che non si può cambiare realmente la propria natura, né diventare quel che non si è già?

ortica
Messaggi: 281
Iscritto il: 17/03/2017, 10:29

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da ortica » 12/06/2018, 1:37

KaaRa ha scritto:
11/06/2018, 20:02
Ma qui non scriviamo libri di divulgazione di ricette, nessuno si è proposto come cuoco, qui stiamo solo descrivendo tutti cosa cuciniamo: al massimo aiutiamoci con le rispettive ricette, o ascoltiamole soltanto, e non certo dandoci del falso cuoco a vicenda, non importa quanto brutti appaiano i piatti altrui (anche perché al di là dell'aspetto magari sono buonissimi e comunque ognuno potrà assaggiare SOLO il proprio).
A meno che non ci sia qualcuno che qui si è proposto come Maestro e io, intruso che si mette a scrivere solo per qualche giorno ogni tot mesi, non mi sia accorto che non si può apparire divergenti dalla Sua interpretazione vissuta della dottrina: nel caso, chiunque sia, non tema, e non temere te se sei suo discepolo, io non sono qui per propormi come alternativa: anzi, dai discorsi che inizialmente volevo portare avanti si può capire proprio che, per quel che ho compreso, l'unico Maestro è quello interiore e che le persone che si propongono o che sono acclamate come tali possono continuare a fare quello che fanno senza che io possa considerarmi loro discepolo o loro alternativa.


Come ho già avuto modo di scrivere non sono interessata ai miei pensieri, opinioni, credenze, fantasticherie, figuriamoci a quelli degli altri.

Questo forum è indirizzato alla visione di Shankara e al suo lignaggio che, qui, é considerato riferimento tradizionale.
Ti piace e t'interessa? Bene, studia, rifletti e poni eventuali domande, può darsi che qualcuno risponderà.
Non ti piace e non t'interessa? Bene, il web è grande e questo è un luogo piccolo e appartato.

Qui non ci sono maestri, solo qualche portatore d'acqua che sceglie a quale pozzo attingere.
Se non è di tuo gusto nessuno ti obbliga a berla, ma non pretendere che si beva la tua.

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 9:49

a non pretendere che si beva la tua.
Puoi spiegarmi perché il fatto che io scriva il mio punto di vista (con te ho fatto solo quello) dovrebbe essere sinonimo di pretendere? Il post a cui hai risposto era invece la difesa per un conflitto non iniziato da me, mentre tra te e me c'erano stati solo post tranquilli e proficui.

ortica
Messaggi: 281
Iscritto il: 17/03/2017, 10:29

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da ortica » 12/06/2018, 10:12

KaaRa ha scritto:
12/06/2018, 9:49
a non pretendere che si beva la tua.
Puoi spiegarmi perché il fatto che io scriva (ho fatto solo quello) dovrebbe essere sinonimo di pretendere? Il post a cui hai risposto era la difesa per un conflitto non iniziato da me, e tra te e me c'erano stati solo post tranquilli e proficui.
Perché credi, e pretendi che si creda, che la tua parola equivalga alla testimonianza dei Maestri.
E qui non è accettabile.
Ho risposto a quel post ma avrei potuto usarne altri dieci tuoi; con questo non intendo attaccarti, ti spiego soltanto le regole del luogo.
Sono poche, e spesso implicite, ma vanno comprese e rispettate.

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 10:15

Forse hai estrapolato pochi post da un discorso più lungo: io sto dicendo che secondo me la parola di TUTTI può essere utile come quella di coloro che sono considerati Maestri.

ortica
Messaggi: 281
Iscritto il: 17/03/2017, 10:29

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da ortica » 12/06/2018, 10:18

KaaRa ha scritto:
12/06/2018, 10:15
Forse hai estrapolato pochi post da un discorso più lungo: io sto dicendo che secondo me la parola di TUTTI può essere utile come quella di coloro che sono considerati Maestri.
Forse altrove, ma non qui.
Qui la testimonianza tradizionale dei Maestri ha ben altro peso rispetto alle mie/tue parole che sono frutto di un misero processo pensativo.

Hai scritto che stai studiando il Brahmasutra con il commento di Shankara, lo sto studiando anch'io.
Dialoghiamo su quello, se vuoi, possibilmente imparando a misurare le parole sia nella quantità che nella qualità.
Questo - se siamo in grado - puó essere utile.

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 10:52

Ortica, capisco l'importanza che viene data qui alle personalità che sono considerate più Maestri di altri, ma non ho messo dubbi su di loro, viceversa ho cercato di spigare che si può imparare anche in altri modi, anche se qui ha suscitato dubbi non la mia spiegazione ma l'esperienza (esperienza che non può essere messa in dubbio da nessuno, e di cui non ho neanche parlato) con cui io sarei pervenuto a tale "convinzione", che sarebbe inutile se fosse sorta esclusivamente dalla logica, fattore questo che non dovrebbe essere utilizzato in ambito spirituale, mi veniva detto. Hai quindi fatto bene secondo me a cercare di interrompere un conflitto di tal genere, forse però è bene non intervenire a tal fine regolando uno solo dei "litiganti", soprattutto se è quello che si sta difendendo e che cercava di tornare all'argomento principale. A questo proposito, passando al Brahmasutra, sono ancora ai primi sutra, ma noto l'enorme quantità di sottigliezze logiche (e di quantità di collegamenti e dialoghi), che vanno a commentare sutra immensamente stringati tanto da essere grammaticalmente quasi incomprensibili fuori dal loro contesto. Cosa distingue un logico da un Maestro che usa la logica? (La mia idea è che il cosiddetto Maestro può farne a meno per se, ma, eventualmente, non per spiegare agli altri - se è questo il tipo di insegnamento che vuol dare - gli altri ne hanno invece bisogno - sempre che sia quello il tipo di insegnamento che vogliono).

Avatar utente
Fedro
Messaggi: 1016
Iscritto il: 31/08/2016, 18:21

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Fedro » 12/06/2018, 11:38

Sei cocciuto...
Ti ho spiegato in mille modi che il problema non è la logica o i collegamenti..
La differenza passa tra i collegamenti mentali di inferenze (quindi frutto della mente) tramite letture (quindi conoscenza indiretta o credenza rispetto qualcosa che si è letto o sentito) e
la conoscenza diretta (testimonianza) di ciò che si espone, pur collegando altre esposizioni riconosciute di "quella realtà"
È chiaro o no questo punto?

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 12:03

Questo era chiaro, e non è sostanzialmente diverso da quello che ho scritto nell'ultimo post, alla fine, tra parentesi.

Avatar utente
Fedro
Messaggi: 1016
Iscritto il: 31/08/2016, 18:21

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Fedro » 12/06/2018, 12:08

KaaRa ha scritto:
12/06/2018, 12:03
Questo era chiaro, e non è sostanzialmente diverso da quello che ho scritto nell'ultimo post, alla fine, tra parentesi.
Ma allora che insisti con la solita conclusione, chiedendo qual'è la differenza di logica applicata?

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 12:19

Perché fino ad ora è stato messo in dubbio (mi sembra sia il problema che hai evidenziato) che si possa usare un sistema indiretto di conoscenza per poter portare qui il proprio punto di vista. Visto che (giustamente) non si può neanche portare la propria esperienza diretta perché vorrebbe dire porsi implicitamente come maestro, quale altra forma di comunicazione posso usare? Solo quella interrogativa, poetica o tramite citazioni di maestri?

Avatar utente
Fedro
Messaggi: 1016
Iscritto il: 31/08/2016, 18:21

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da Fedro » 12/06/2018, 12:47

KaaRa ha scritto:
12/06/2018, 12:19
Perché fino ad ora è stato messo in dubbio (mi sembra sia il problema che hai evidenziato) che si possa usare un sistema indiretto di conoscenza per poter portare qui il proprio punto di vista. Visto che (giustamente) non si può neanche portare la propria esperienza diretta perché vorrebbe dire porsi implicitamente come maestro, quale altra forma di comunicazione posso usare? Solo quella interrogativa, poetica o tramite citazioni di maestri?
Non è vietato discettare, ho soltanto detto che questo alimenta solo quella mente che invece dovrebbe acquietarsi (almeno nell'ambito di una pratica).
Per il resto, non mi pare che tu abbia portato sinora alcuna testimonianza di te stesso, ma va bene comunque, se qualcun'altro ha qui voglia di discettare su opinioni e idee diverse.
Certo, in tal caso, converrebbe aprire una stanza diversa (stile Agora) e lasciar perdere questa.

KaaRa
Messaggi: 127
Iscritto il: 07/10/2016, 20:31

Re: Darshana - Riflessioni

Messaggio da KaaRa » 12/06/2018, 13:14

A causa del fatto che eri già stato chiaro su questo punto, avevo già capito che il problema che evidenziavi era questo. Io non ero stato altrettanto chiaro sul fatto che non necessariamente il pensiero razionale viene alimentato diventando ostacolo, ma può essere strumento, favorendo, paradossalmente, quel balzo che porta la coscienza oltre di esso: allo stesso modo in cui i cinque sensi possono essere alimentati in modo da ostacolare, oppure viceversa possono essere usati come strumento per favorire una osservazione pura nonostante essi non abbiano di per sé niente a che fare con quest'ultima.

Rispondi