Il gruppo che cura Vedanta.it inizia ad incontrarsi sul web a metà degli anni 90. Dopo aver dialogato su mailing list e forum per vent'anni, ha optato per questo forum semplificato e indirizzato alla visione di Shankara.
Si raccomanda di tenere il forum libero da conflittualità e oscurità di ogni genere.
Grazie

Il lavoro dell'ape_Honey Bee Network

Utilizzate questo forum per qualsiasi argomento non categorizzato altrove.
Rispondi
seva
Messaggi: 134
Iscritto il: 29/09/2016, 11:45

Il lavoro dell'ape_Honey Bee Network

Messaggio da seva » 14/09/2022, 14:13

Dal forum pitagorico

26/08/2014

S.:
Anil Gupta.
Sugli inventori che nascono nei più remoti villaggi dell'India, e trovano fantastiche soluzioni per i poveri.
Interessantissimo.
Sottotitoli in italiano.


B. Questo video postato da S. merita davvero di essere visto e meditato.
L'Honey Bee Network, che si ispira al modello dell'alveare e al lavoro importantissimo dell'ape che impollina i fiori permettendo gli scambi tra le specie, è diretto a supportare gli innovatori di base che sono ricchi di conoscenza, ma non di risorse.
Il messaggio filosofico e politico del professor Alil Gupta, oltre a far riflettere sulla sostenibilità, sulla globalizzazione "incompleta" e priva di giustizia sociale e sulle economie di scala che annullano la creatività di chi non ha la forza di conquistare mercati vasti, è quello di aver rimarcato l'importanza di aver l'umiltà di continuare a imparare anche e soprattutto da chi non ha mezzi per far sentire la propria voce, ma ha l'urgenza di risolvere dei bisogni essenziali e per farlo risveglia e usa pienamente la propria creatività.
Certo che uno che non deve arrampicarsi su una palma per campare dalla vendita di noci di cocco (penso alla moderna specie dei bamboccioni europei) presterà poca attenzione all'invenzione per salirci in fretta e in sicurezza. Quell'invenzione (una tra le tante mostrate dal video) è stata venduta in tutto il mondo, anche agli scienziati che si arrampicano sulle palme per studiare gli insetti. Notevole anche il pesticida a base vegetale della signora indiana, magari si diffondesse dalle nostre parti, così invece che aumentare in modo esponenziale, diminuirebbero le allergie indirette ai pesticidi (indirette perchè si diventa allergici a frutti ai quali in realtà, se coltivati in modo sano, non saremmo allergici).
L'innovazione, anche nella propria mente, è il motore per la trasformazione, ma senza l'umiltà di continuare a imparare non si va davvero da nessuna parte.
Il video mi ha anche stimolato una riflessione sulla soddisfazione dei bisogni primari che l'occidente, ancora ricco, dà per scontati. A volte dico a me stessa di aprire un po' di più occhi e le orecchie e non far finta di niente.
O ci si trasforma e si cambia insieme, o si va verso la distruzione globale (se continuiamo così).
Meglio una frenata, finchè siamo in tempo. Ognuno nel suo piccolo, dovrebbe trovare il modo di imparare a non sfruttare (risorse, persone, animali) fregandosene delle conseguenze, e tentare di migliorare la qualità della vita. Riuscire a equilibrare le risorse (anche attraverso la rinuncia) non trattenendo il superfluo e desiderando l'inutile.
Rifletterò sul fatto che il riso nel mio piatto ha dietro il lavoro di milioni di donne che l'hanno accudito e raccolto con i piedi nell'acqua, per ore e ore. Facile dimenticarsene quando si ha fame e si trova la dispensa piena per soddisfarla.
Ogni mattina, in questo periodo, medito sulle persone che stanno per imbarcarsi verso le nostre coste, che fuggono dalle loro case per salvarsi la pelle e senza sapere dove finiranno, spesso in fondo al mare. Certamente lo farei anch'io, al posto loro, meglio affidarsi al mare che morire sgozzati o saltare per aria.
Mi dico: "Chissà quando potranno usufruire di un bagno come il mio, della colazione doppia (a casa e al bar), di una giornata di lavoro retribuito, di un ritorno a casa alla sera, di una famiglia e di un comodo letto per dormire la notte. Sono ricchissima e loro non hanno più nulla.
Il senso di fratellanza porta un certo dolore interiore a cui però (parlo a me stessa) è meglio reagire.

(pensieri in libertà)

C.
In effetti, chi ha ricevuto molto, dovrà rendere conto di molto.
Quanto più ciascuno ha ricevuto tanto più gli sarà richiesto.
(Lc, 12, 48)

E, dunque, che fare?

Come pagare il debito?
Immagine

Rispondi