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Pensiero del Giorno

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Fedro
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 03/06/2018, 9:36

"Quando diciamo di volerci trasformare, dobbiamo comprendere che è sempre l'io a desiderare e progettare. La nostra vera trasformazione avviene quando, cessando di volerci trasformare, rimaniamo fermi senza-moto mentale, nel senza-tempo, al di là di ogni desiderare e causare."

Raphael (La triplice via del Fuoco, pag. 162)

latriplice
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da latriplice » 03/06/2018, 9:54

2. Dove sono le Scritture, la conoscenza del Sé, la mente distaccata dagli oggetti dei sensi, l'appagamento e l'assenza di desideri, per me che sono privo del senso di dualità?

Astavakra Samhita, capitolo 20, Ubaldini Editore, Roma.

ortica
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 04/06/2018, 0:43

Un professore di Vedanta tenne una serie di conferenze nelle città dell'India settentrionale, abbagliando l'uditorio con la sua erudizione. Aveva una memoria eccezionale e le risposte che dava alle domande erano una rivelazione.
Il discepolo di un insegnante tradizionale si recò a una di queste conferenze e rimase molto colpito. Al ritorno chiese al proprio insegnante: "È davvero bravo come sembra? Quanto ne sa, veramente, del Vedanta?".
"Oh, davvero molto", fu la risposta. "In realtà, tutto. E non c'è altro".


Trevor Leggett
Racconti yoga e zen
edizioni Astrolabio Ubaldini

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 09/06/2018, 10:54

"La chiacchiera è la possibilità di comprendere tutto senza alcuna appropriazione preliminare della cosa da comprendere.
La chiacchiera garantisce già in partenza dal pericolo di fallire in questa appropriazione. La chiacchiera, che è alla portata di tutti, non solo esime dal compito di una comprensione genuina, ma diffonde una comprensione indifferente, per la quale non esiste più nulla di inaccessibile".

(Heidegger, Essere e Tempo)

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 09/06/2018, 11:06

D.: L'indagine sul Chi sono io? (autoconoscenza) pone in evidenza che l'assenza di questa ha indotto il testimone immutabile ad identificarsi col mutevole ego. Ora però egli sa: "Io non sono il mutevole ego ma il suo immutabile testimone". È giusto che adesso il testimone affermi Io sono Brahman. Cosa c'è di sbagliato in questo?

M.: Come puoi sostenere che il testimone dica Io sono Brahman? Chi lo afferma, il testimone immutabile o il mutevole ego? Se pensi che lo affermi il testimone sei in errore, poiché questi rimane testimone immutabile del senso dell'io, nè è il sentire stesso, altrimenti non potrebbe avere la qualità di testimone in quanto lui stesso mutevole. Essendo immutabile è libero da qualsiasi traccia di concetti come io o Brahman e pertanto non può affermare Io sono Brahman. Quanto sostieni in proposito non ha alcun fondamento.


Advaita Bodha Dīpikā Lampo di conoscenza Non-duale, cap. VII Sāksātkāra
Associazione italiana Rāmana Mahārśi
Edizioni I Pitagorici

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 14/06/2018, 6:42

Osservare non è comportarsi come un cane da caccia in cerca di un coniglio. È solo essere lì, a guardare senza voler controllare. Vedere una situazione pienamente, è accettarla, essere ricettivi, aperti, questo è il cambiamento. Esaminare le cose lucidamente senza interpretarle, senza localizzarle, è trasformazione. In uno sguardo libero e disinteressato, l'oggetto si riferisce a te, vive in te poiché fondamentalmente è solo un'energia dispiegata in uno spazio di tempo. Poiché non valuti, non confronti, questa energia viene riassorbita, muore nella tua totalità. È la trasformazione, una mutazione.

Jean Klein

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 20/06/2018, 10:38

Un maestro buddhista leggeva un bellissimo testo. Alla fine della lettura, gli posero la domanda: "
Chi l'ha scritto?".
Il maestro rispose:
"Se rispondessi il Buddha, lo adorereste coprendolo ogni mattina di fiori.
Se rispondessi un patriarca, lo onorereste ma senza l'adorazione tributatagli se fosse stato scritto dal Buddha.
Se rispondessi un monaco, non sapreste cosa pensare.
Se rispondessi il cuoco, ne ridereste soltanto".

("La Coscienza parla" di R. Balsekar - Ubaldini Editore)

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da viviana » 21/06/2018, 17:13

"Senza desistere e senza agitarmi ho superato l'onda montante del dolore,
quando desistetti, affondai,
quando mi agitai per la salvezza, venni travolto dalle acque. "

Buddha

Il Buddha storico, Hans Schumann. Salerno Editrice

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 26/06/2018, 10:34

D.: Cos'è il turiya?

M.: Vi sono soltanto tre stati: la veglia, il sonno e il sogno. Il turiya non è un quarto stato: è ciò che sta alla base dei tre, ma la gente non lo capisce facilmente. Per questo si dice sia il quarto stato e la sola Realtà. In effetti non è separato da nulla, perché forma il sostrato di tutto ciò che avviene; è la sola Verità, è il vostro stesso Essere. I tre stati sono fenomeni passeggeri che appaiono e scompaiono in esso; per questo sono irreali.


Discorsi con Sri Ramana Maharshi, 353
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 06/07/2018, 10:46

"Solo la mano che cancella può scrivere il vero".

Meister Eckhart

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 15/07/2018, 12:18

Che cosa possiamo dare agli altri se la nostra vita è intessuta di emozioni, passioni, egoismi e ignoranza dei vari problemi esistenziali? Spesso neanche un conforto psicologico per sopravvivere.
La maturità, a volte conquistata sotto il martello della sofferenza, impone prima o poi di distogliere l'Occhio dell'intelligenza dalle cose che non sono (mondo duale) e a dirigerlo verso lo splendore della propria essenziale natura. Indubbiamente ciò implica un capovolgimento di valori, una rivoluzione psicologica, un tendersi non più verso la linea orizzontale inefficace, infruttuosa, ma verso quella verticale di risveglio, di svelamento di potenzialità meravigliose che sono prerogative dell'animo umano.
Questa sintesi operativa è rivolta appunto a quanti, maturati sotto la legge della necessità , vogliono assaporare la mirabile via della Libertà fino a essere Libertà-compiutezza. È a questo punto che possiamo dare agli altri non semplice conforto psicologico, ma un qualcosa di più.


Raphael
Oltre l'illusione dell'io
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cielo » 21/07/2018, 7:28

“O mente,

non chiedere.

Se chiedi, ciò sarà ignorato

e se smetti di chiedere, sarà concesso.

Quindi, o mente,

non chiedere.”

(poesia telegu - Sai Baba)


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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 22/07/2018, 9:00

"Tu non cercare nulla. Non c'è niente da trovare,
Niente da capire. Accontentati.
Quando verrà il loro tempo fioriranno i tigli
Sopra la tomba scavata di fresco.
Quando verrà il suo tempo si dissiperà il buio,
Scintillerà la luce rinata.
Niente è concluso, tutto continua.
E tu sarai allegro. O forse no.
Tra sparire e ricominciare
L'impossibile accade.
Come e perché non è stato svelato.
Suona nuova al principiante l'antichissima melodia.
Per cercare il senso profondo, non sprofondare.
Tu non cercare. Così lo troverai. "

Mascha Kaleko

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 27/07/2018, 18:05

"Sfolgorante come il fuoco della fine degli evi, vedi, nel corpo, una pira, dove tutti si dissolvono, dove i diversi princìpi sono bruciati. Chi, entrato in questo supporto di tutte le divinità, in questo deserto śmaśāná luogo di diporto di siddha e yogini, non giunge a perfezione? Śmaśāna spaventevole, pieno di pire senza numero, terrificante, tramonto di tutti i corpi, cosparso dalla luce dei suoi propri raggi, senza più coltre di tenebre, privo di ogni pensare differenziato, dov'è beatitudine solo".
Così è stato detto da Bhairavī nel Vīrāvalītantra.

Abhinavagupta, Tantrāloka XXXIX, 182-186a
a cura di Raniero Gnoli
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 05/08/2018, 16:26

“Quando non appartieni a nessuno , chiunque ti voglia, sei sua ..”

( M.Monroe, da registrazioni con il suo ultimo psichiatra) . 🌹

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da latriplice » 15/08/2018, 12:14

IL PIANETA ME

Hai un sacco di pensieri su di te tutto il giorno. L'attrazione gravitazionale che li tengono stretti a te proviene dal pianeta "me".

La mente è ossessionata con l'idea di essere un "me". E non lo riconosce: questo è il dilemma.

La tua attenzione orbita intorno al pianeta "me", perché il me fornisce l'attrazione gravitazionale di tutti i pensieri, rendendoli come qualcosa che riguarda TE.

Se tu realizzassi che non riguardano il VERO te, potrebbero semplicemente venire ed andare. La tua attenzione verrebbe liberata dalla schiavitù del "senso del me" partecipando così al contatto cosciente: un riconoscimento della vita in sé e per sé, viaggiando più leggero, non attraverso procedure o pratiche ma semplicemente riconoscendolo così com'è.

La ragione per cui sono agganciato alla narrazione nella mia testa è perchè penso che riguarda me. Nel liberare un pò dell'attenzione dal "senso del me" c'è la consapevolezza del contatto cosciente, solo a quel punto la schiavitù termina. Una volta riconosciuto che non sei questo "me" perderai interesse nelle sue attività. Semplicemente nell'intrattenere che il "me" non sei "tu".

Perderai interesse nell'ossessionarti dai pensieri, nell'inventare storie riguardanti sensazioni o emozioni che stai per avere o non avere. L'attenzione che è incollata allo schermo del "senso del me" verrà rilasciata e resa disponibile al contatto cosciente, per ciascuna esperienza del momento.

La maggior parte della nostra attenzione va verso a ciò che NON sta accadendo (il passato ed il futuro) invece a ciò che STA veramente accadendo. Quando questa pratica devozionale del "senso del me" viene respinta, puoi assistere a ciò che sta accadendo: lo stato cosciente di quello che sei, il contatto cosciente. Sarai consapevole di esistere. L' Io Sono.

Quando quell' "Io Sono" è presente puoi giovarti dell'immunità per tutti i "non sono". Semplicemente così! Soltanto l'intrattenimento dell' "Io Sono" ti dà riconoscimento di ciò che "è".

Quando sei identificato al "senso del me", stai vivendo come se tu fossi solido, una cosa, un SOSTANTIVO. Che ti dà l'incapacità di riconoscere l'esperienza dinamica chiamata vivere. Tu accetti una interpretazione da parte della testa per sostituire la vitalità contenuta nell'esperienza.

Tu pensi che il vivere riguarda qualcosa che è accaduta, o qualcosa che può accadere. Tu pensi che il vivere riguarda l'avere aspettative, trattenendoti da questo momento in favore di un momento mistico che sarà migliore di questo momento, perchè sembra che in questo momento non stia accadendo nulla. Da quale punto di vista? Dal punto di vista del me come sostantivo!

La vita è un verbo, che appare ogni momento nuovo. Sempre accadendo. Altrimenti si sarebbe chiamato "fu" o "sarà". Il "senso del me" compie miracoli con questi due, proiettandosi in un grande mitico passato, oppure in un speranzoso (o terrificante) mitico futuro. Ma tutto questo non sta succedendo.

Nel "senso del me" la vita sta accadendo A te. L'ego è diventato un punto di riferimento così forte che tutto ciò che sta accedendo sta ora accadendo A te.

Questa è una enorme interpretazione, e quando interpreti la vita la perdi. Non potrebbe essere altrimenti. Non puoi catturare un verbo. Puoi solo fluire con esso.

Non è necessario CAMBIARE il fatto che stai vivendo totalmente in una interpretazione. Partecipa alla consapevolezza, e quella consapevolezza fermerà la tua attenzione dall'indulgere nel "senso del me". Tutta quella produzione si sposterà sullo sfondo, e lo sfondo che è consapevolezza si sposterà in primo piano. L'enfasi si sposterà e tu viaggerai più leggero.

Basta intrattenere l'idea che non sei il "senso del me" che credi di essere. L'egocentrismo ti lega alle cose, e un significato viene dato a quelle cose pertanto ti possono influenzare. Le circostanze non ti incatenano, l'egocentrismo ti incatena alle circostanze.

Un pensiero è solo un pensiero, ma cambia drammaticamente quando diventa il MIO pensiero. L'interpretazione che il pensiero sta ESSENDO mio viene incollato su di esso. Ora il pensiero, la cui natura è di andare e venire, non se ne và così rapidamente ancora.

Un pensiero sorge nella consapevolezza. Tu avverti la presenza del pensiero. Ma il modo in cui lo senti è: "Io sono il suo pensatore". Il pensiero viene osservato come essendo mio. L'atto dell'identificazione: Il mio pensiero.

Il MIO si collega al sistema di archiviazione chiamato con il mio nome. Questo sistema ha un sacco di archivi in relazione al mio nome. Non appena il pensiero viene identificato come il MIO pensiero, il sistema di archiviazione viene reso accessibile restimolando vecchie idee e scaricandole nel pensiero. L'agente legante non è il pensiero in se stesso, la tua rivendicazione come mio è l'agente legante.

Ora sei legato a quel pensiero, e invece di andare per la sua strada sta gravitando intorno a te. Il pianeta del "senso del me" fornisce l'attrazione gravitazionale che mantengono i pensieri vincolanti.

Se tu perdessi l'interesse nell'idea che tu sei quel pianeta, allora perderesti l'interesse nei PENSIERI SU DI TE come quel pianeta, rilasciando i pensieri dalla loro orbita gravitazionale in modo che possano andare e venire liberamente.

Da "L'illuminazione rubata" di Paul Hedderman.

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 16/08/2018, 18:51

Éric Baret:
"La spiritualità è un concetto: ciò che le persone proiettano nella cosiddetta spiritualità, all'età di sei anni lo proiettavano nella loro squadra di scout, a dieci nella loro squadra di calcio, a venti in politica e a trenta nel matrimonio ...
Questa mancanza che si è cercato di riempire con una bambola, un treno elettrico, un buon voto a scuola, una carriera, un bambino, viene poi proiettata nella spiritualità.
È il pot-pourri di tutte le nostre paure. Ciascuno, secondo la forma delle sue ansie, è attratto da un certo tipo di spiritualità. Quando è presente, deve essere rispettato; Ma non è altro che paura.
Gli scout, la politica, la spiritualità, il bambino, la squadra di rugby hanno il loro posto, altrimenti non esisterebbero. Volersi liberare da tutti i propri problemi per diventare spirituali, per diventare "risvegliati", anche noi.
Queste regole, questi riferimenti e queste conoscenze sono il risultato della paura.
Arriva un momento in cui non è più necessario cercare voi stessi nei diversi flussi della vita. Siete voi che illuminate la spiritualità, non il contrario. È la vostra chiarezza che vi fa capire profondamente cosa sono la politica, la paternità, la violenza, le malattie, il buddismo, l'islam. La vostra chiarezza illumina tutto ciò.
La vera spiritualità è un ringraziamento.
Meister Eckhart fa la differenza tra la vera preghiera, la preghiera del cuore, la celebrazione dell'adempimento divino e la preghiera che viene dalla mancanza, che cerca di chiedere una correzione. Quest'ultima non è una preghiera, ma una forma di ascesso.
La vera preghiera è ringraziamento. La vera spiritualità è un non-dinamismo che si incarna in una disponibilità di momento in momento. Quando il cancro, la malattia, la nascita, la violenza, l'emozione arrivano, essere disponibili: lì si trova la profondità.
Comprendi che non c'è niente da capire, niente da acquisire. Non ho bisogno di inventare strumenti per affrontare la vita, creare difese o appropriazioni per affrontare situazioni.
Guardare onestamente ciò che è lì, che risveglia la paura, l'ansia, la pretesa, la difesa. Chiaramente, accettare le mie pretese, i miei limiti. Questi limiti rifletteranno il non limite.
Dobbiamo vivere la mediocrità: rivela il massimo in noi. Quando rifiuto la mediocrità, quando immagino, quando proietto cose spirituali superiori o inferiori, che dovrebbero liberarmi dalla vita di tutti i giorni, eccomi in un immaginario.
È una forma di psicosi. La mediocrità è essenziale secondo i miei concetti.
Funzionare ogni giorno: mangiare, dormire, amare, vedere, annusare, guardare. Lasciare che tutte le emozioni vivano in noi. Niente da difendere, da affermare, da sapere. Non ho bisogno di nulla per percepire ciò che è importante. Non c'è bisogno di cambiare nulla in me.
Non ho bisogno di cambiare nulla in me stesso: le mie paure, la mia arroganza, le mie pretese, i miei limiti, tutto questo è necessario perché io possa sentire il senza limite.
Tutto cambia, ma non è necessario alcun cambiamento diverso da quello che appare nel momento. Tutte le energie che sono state utilizzate per creare, per appropriarsi, andranno a sedersi in questa disponibilità. Lì, ci sarà la vera creazione. Questa creazione è una celebrazione: una creazione che rende grazie, non una creazione che afferma.
Alcune scoperte devono essere fatte e dimenticate nel momento. E per la persona, è il terrore, perché l'ego ha bisogno di qualifiche appropriate: essere spirituale, meditare, liberarsi.
La vita non è fare, acquisire o ottenere qualcosa.
La grazia colpisce solo nei momenti di non conoscenza, di non pretesa.
Non dobbiamo cambiare le nostre vite.
La grazia non è altro che questa prova.
La felicità è qui quando non pretendo più che sia altrove.
Quello che voglio è quello che ho.
Nella tranquillità, non c'è nessun posto dove andare.
Quello che posso trovare fuori, posso perderlo.
Quindi non vado da nessuna parte, rimango qui, presente."

Éric Baret

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 27/08/2018, 8:43

"Quanto vale, di fronte alle leccornie e ai cibi di questo genere, accogliere la rappresentazione: «questo è il cadavere di un pesce, quest'altro il cadavere di un uccello o di un maiale», e, ancora, «il Falerno è il succo di un grappolo d'uva», e «il laticlavio sono peli di pecora intrisi del sangue di una conchiglia»; e, a proposito dell'unione sessuale: «è sfregamento di un viscere e secrezione di muco accompagnata da spasmo»! Quanto valgono queste rappresentazioni che raggiungono le cose in sé e le penetrano totalmente, fino scorgere quale sia la loro vera natura. Così bisogna fare per tutta la vita, e, quando le cose ci si presentano troppo persuasive, bisogna denudarle e osservare a fondo la loro pochezza e sopprimere la ricerca per la quale acquisiscono tanta importanza. Perché la vanità è una terribile dispensatrice di falsi ragionamenti, e ti lasci più incantare proprio quando più ti pare di impegnarti in cose di valore".

Marco Aurelio

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 30/08/2018, 9:39

"Come il sesamo è la fonte dell'olio e il latte del burro, che non producono queste sostanze se non vengono pressati o sbattuti, così, anche se tutti gli esseri possiedono effettivamente il seme della buddità, non la otterranno se non la coltiveranno esperienzialmente.
[...] chi ha gustato concretamente la melassa non ha bisogno di nient'altro per capirne il sapore.
Ma coloro che non abbiano realizzato [questa singola natura della mente], anche se sono colti e studiosi, saranno vittime della confusione, perchè per quanto eruditi e capaci di spiegare i nove veicoli, saranno come quelle persone che raccontano storie favolose di posti [lontani] che non hanno mai visitato."

(Bardo Thodol "Introduzione diretta alla consapevolezza")

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da latriplice » 10/09/2018, 18:29

Per fare un prato ci voglion un trifoglio e un'ape, un trifoglio , e un'ape, e una fantasia. La fantasia da sola lo creerà, se le api scarseggiano.

Emily Dickinson

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