Non so davvero come ringraziarvi, sono davvero riconoscente al dhamma per avermi portato qui, in queste stanze.
La "lucidità/chiarezza e pazienza" con cui avete risposto ai post che ho scritto mi ha riempito di gratitudine.
Tutto ciò che avete scritto risuona in me, aiutandomi a focalizzare la traballante continuità nella pratica.
Oltre ad un problema di connessione, preferisco attendere prima di rispondere, preferisco rileggere i vostri post più volte e non vi nascondo che mi sono un pochino sforzata nel rispondervi, l'ho fatto (come vi avevo già scritto) principalmente per farmi conoscere, nella speranza di permettervi di capire quali risposte sarei stata in grado di comprendere (il post che Cielo ha pubblicato a riguardo in cui si cita anche la storia della sala di meditazione spiega bene le mie motivazioni così come i miei limiti e bisogni).
Con ciò non intendo dire che non voglio rispondervi ma solo che sento che, in alcuni casi, non ce n'è bisogno, sembra ridondante, avete già detto tutto; d'altronde rispondere semplicemente con un grazie non mi sembra sufficiente (ma solo perchè non ci virtual_conosciamo ancora). Egoisticamente mi viene da rispondere solo quando ho delle ulteriori domande da farvi e/o quando non so se mi è chiaro ciò che avete espresso.
Mi spiace di non esser riuscita a comunicare efficacemente.
Fedro, ciò che cerco durante i ritiri meditativi è proprio il supporto per la pratica quotidiana/la vita di ogni giorno. Nella quotidianità tendo a perdermi/frammentare attenzione ed energie, talvolta anche a "perdere contatto con la terra".
La mia coscienza non è ancora abbastanza matura per fare altrimenti, qs sono gli strumenti che ad oggi mi supportano.
Poter sedere in lunghi e silenziosi ritiri meditativi mi permette di "richiamare consapevolezza ed equanimità/la capacità di lasciar andare", grazie a questo la mia mente acquisita maggiore lucidità, evitando di focalizzare attenzione ed energie in "vicoli ciechi" e/o voli, per me, pindarici.
Vorrei tanto mi bastasse leggere testi della Tradizione o sentirmi dire di amarmi e amare il prossimo mio per poter amare/ "pensare, parlare ed agire rettamente" ma così non è; non sono abbastnza intergra. Per poterlo realizzare nella vita quotidiana/cercare consapevolmente di farlo, ho bisogno, di tanto in tanto, di sedere in immobile silenzio per lunghi periodi, di introvertire le energie erroneamente focalizzate e disperse verso l'esterno. Ora ad esempio sono quasi 3 anni che non siedo per un lungo periodo, e 3 anni per me, sono davvero troppi.
So che in questi ultimi anni, parlo ad es. di una corrente del buddismo theravada, una parte della pratica meditativa si sta focalizzando verso l'acquisizione di siddhi attraverso i Jhana; penso però che chi è in cerca di libertà dalla sofferenza non sia minimamente interessato a stabilizzarsi in essi.
Latriplice è vero ciò che hai scritto, mi sono mal espressa e sto ancora riflettendo sulla tua domanda, apprezzo molto la maieutica, la utilizzavo anch'io quando facevo formazione, è davvero efficace.
Chiaramente non ho ancora la capacità di esprimermi come vorrei semplicemente perchè non ho raggiunto ancora una sufficiente "comprensione/maturità coscienziale", mi auguro, con il tempo e la pratica (quotidiana
), di poter entrare in "sintono" con il vostro "registro comunicativo, sì da non farvi utilizzare troppo tempo ed energia per permettermi di comprendere dove "volgere lo sguardo".
E, di nuovo, ti e vi ringrazio perchè con le vostre risposte "mi avete riportato a terra", grazie.
Cielo, ho letto tutti i post che hai pubbicato in questi giorni, grazie di cuore, mi son stati di grande supporto, sono talmente centrati, grazie!
Per rispondere alla tua domanda: sì, ho un severo censore che mi porta a focalizzare l'attenzione principalmente sull'errore anzichè sulla radianza della pace e i riflessi multicolori che arrivano dal caledoscopio del divenire.
A questa ho principalmente accesso, come dicevo, quando sono immersa nella bellezza della natura, quando sono centrata in me stessa, quando sono vicino a qualcuno o qualcosa che la evoca.
Come già scritto, sono poche le volte in cui sento di risuonare completamente Amore ma quando accade: quale meraviglia.
Grazie per aver condiviso le tue strategie, l'ho apprezzato moltissimo,
ho apprezzato moltissimo tutto ciò che avete scritto.
Mauro, il tuo diario di viaggio mi ha portato lì, è stato bello, mi sarebbe piaciuto vedere il muso del tuo bel caprone, peccato che non ci sia una foto, mi piace moltissimo condividere i miei spazi vitali con altri animali, i periodi più felici di questa vita sono stati quelli in cui ho vissuto molto semplicemente, a stretto, quotidiano contatto con altri animali.
Vi saluto con gratitudine rituffandomi nelle altre stanze del forum.