Mauro ha scritto: ↑26/03/2018, 15:09
Frequentando questo forum e nel passato anche quello buddista talvolta mi sono reso conto dell'assurdità di certi discorsi.
Si parla di fuffa (perché è fuffa tutto quello di cui si sta parlando), eppure se ne parla con dovizia di particolari, con fare didascalico... tutto molto razionale, dottrinale.
Non ho mai visto qualcosa di più arido di forum come questo e quello buddista (dal quale peraltro da tempo ho tolto l' iscrizione).
Io ancora mi aspetto -ma ormai senza speranza- che in un forum si parli tra gli utenti come in un gruppo di Alcolisti Anonimi, quali d' altronde siamo noi tutti, se chiamiamo Samsara/ sofferenza= Alcol.
Cannaminor, non sei d' accordo con me?
Non ho mai frequentato un gruppo di alcolisti anonimi, nè altri gruppi dediti al riscatto da altre forme di dipendenza, quale che sia. Quindi non so come si operi e secondo quali canoni, schemi, modelli in tali ambienti. Se è per questo non so nemmeno come si operi in questo di modello, mi riferisco a questo forum, nè secondo quali modalità, principi o altro. Non so se il fine di questo forum (non so nè posso parlare di altri che nemmeno frequento) sia didattico, filosofico o cosa. Non so nemmeno se abbia un fine o e se l'abbia avuto e se mai l'abbia avuto quale fosse, non lo so davvero ora come ora.
A prescindere dal passato e da come in passato sia stato, qui e sui vari forum e ML, nel qui e ora posso solo dirti che questo luogo per quanto mi riguarda è un luogo di incontro tra varie persone che per un motivo o l'altro, un fine o l'altro, uno scopo o l'altro condividono una ricerca ed un cammino (quale che esso sia anche lui) chiamiamolo in senso lato e generale "spirituale".
Qualche indicazione la puoi trovare nella "Presentazione del Forum" (di cui sopra) in cui si dice tra le altre:
"In questo forum non si indossa alcun magistero, non vengono dati indirizzi, ciascuno porta, se ritiene, la propria esperienza. Chi cercasse indirizzi li può trovare sui siti collegati e i libri pubblicati dalle Editrici I Pitagorici e Parmenides (già Asram Vidya)."
Queste e altre brevi indicazioni venivano date a suo tempo nella presentazione di cui sopra e nel "Galateo" anche esso di cui sopra.
Ad ogni modo se le parole di cui sopra (In questo forum non si indossa alcun magistero, non vengono dati indirizzi, ciascuno porta, se ritiene, la propria esperienza) hanno un senso mi pare evidente che se nessuno indossa (nè è tenuto o investito ad indossare alcun magistero) nè vengono dati indirizzi di alcun genere (non in sede di forum almeno, i siti è già altro discorso e fine evidentemente) resta la sola ed unica esperienza personale, quella che ciascuno porta, se ritiene, a sua scelta e discrezione.
Quindi se il dato fondamentale, almeno da come lo leggo nelle intenzioni originarie del forum fosse quello che ognuno portava, se riteneva, la sua esperienza personale, quindi non la didattica, non il magistero, non i copia-incolla etc etc, ma la sua esperienza, se le parole "esperienza personale" hanno ancora un senso e significato, allora questo è un forum, o dovrebbe essere un forum di incontro, scambio, confronto di "esperienze personali".
Personalmente parlando l'esperienza personale è andata negli anni assumendo la forma ed il significato di "testimonianza", nel senso che in un forum come questo di quale altra esperienza personale si può mai parlare se non di sè stessi? O vogliamo fare passare per esperienza personale, quanto detto, insegnato, istruito da altri, siano pure maestri conclamati della tradizione? Riportare l'insegnamento, l'istruizione, il magistero di qualcun'altro che non sia noi, non è più "personale" non possiamo più dirla e definirla personale, per il solo fatto che noi ne condividiamo il detto, l'assunto, lo scritto etc. Noi possiamo amare anche più di noi stessi qualcuno, il maestro, o chiunque esso sia, ma non possiamo legittimamente voler far passare come personale le parole altrui, gli scritti altrui, gli insegnamenti e magisteri altrui, per nostri e personali.
Se sono nostri e personali allora abbiamo l'onere e la responsabilità di testimoniarli per ciò che siamo, in prima persona, con nostre parole, nostro cuore, e sia pure anche se fosse nostra incapacità, limite e quant'altro. Quindi quando si parla in quella "Presentazione del Forum" di "ciascuno porta, se ritiene, la propria esperienza", per me questo vuol dire quello che dice, testualmete quello che dice, la "propria esperienza", il che aggiungo, nel mio linguaggio assume senso e significato di "testimonianza", che ovviamente è personale, non potendoci essere testimonianza per nome e conto altrui.
Quindi mauro, che risponderti, non lo so; forum come anonima alcolisti? Non lo so, forse, potrebbe anche esserlo in certi suoi aspetti, di certo in passato almeno su altri forum e più ancora nelle Ml precedenti c'era molta più partecipazione e condivisione di sè, c'era molto più "metterci la faccia" e apertura e permettimi di dirlo anche, coraggio e palle di chi vi partecipava, senza il timore di aprirsi e scoprirsi "troppo" (chissà secondo quale misura e canone di privacy e farsi i fatti propri..), forse semplicementi erano altri tempi ed altre circostanze, non lo so più mauro; oggi comunque questo è quanto offre il panorama, e se le parole scritte dall'owner a suo tempo di presentazione di questo forum hanno un senso, io il senso che ci trovo è quello che ho scritto, ovvero che il portare la propria esperienza (se ritenete) sia testimoniale e testimoniarsi. Se questo poi aiuti o meno sia chi si testimonia o sia chi legge e riceve la testimonianza non saprei proprio, non è domanda che mi sono mai posto in seno alla testimonianza.
A mio vedere ci si testimonia così come si è, per come si è (in un dato momento, stato e condizione), non ha fini didattici, non ha fini istruttivi, non ha alcun altro fine se non la pura e semplice testimonianza di sè per sè, ciascuno ne fa poi l'uso che meglio vuole, a cominciare dal buttarla nel cesso se ritiene. Altrimenti se invece nella testimonianza altrui uno ci si ritrova e riconosce anche solo parzialmente, allora quella condivisione e riconoscimento testimoniale può essere terreno comune di proficuo scambio e confronto tra i due. È una possibilità, anche se devo dire accade di rado. Per il resto non saprei che dirti, non credo che qui troverai altro aiuto o confronto di altro genere se è quello che cerchi, anche se a dire il vero io stesso ho le idee abbastanza confuse sul senso di tutto ciò e degli eventi ultimi seguiti alla morte dell'owner; non sono riuscito a farmi e formularmi delle idee, ne ho molte e spesso in conflitto l'una con l'altra, quindi difficile fare un discorso coerente e sensato in merito; posso solo dire non lo so, non so cosa sarà e cosa ne verrà, non lo so e quindi invero non saprei in ultimo rispondere coerentemente alla tua domanda. Davvero non lo so...