Mi sembra lo affermasse ParmenideFedro ha scritto: ↑08/05/2017, 17:50Sembra un paradosso, se consideriamo che il vero non può essere pensato senza renderlo falso, e che quindi si può solamente pensare circa il vero.Posso ammettere che tutto sia falso. Ma ciò rende inesistente la mia mente?
M.: La mente è ciò che pensa. Per renderla vera, pensa il vero.
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Pensiero del Giorno - Riflessioni
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Mi spiego: mi sembra che Parmenide affermasse che ciò che si pensa è di per sè vero, perchè è categoria dell'Essere. Se ciò non fosse, non potrebbe neanche essere pensato (e difatti la Dea intima a Parmenide che ciò che "non-è, NON È"), e quindi non appare neanche all'orizzonte dei pensieri.Mauro ha scritto: ↑08/05/2017, 18:23Mi sembra lo affermasse ParmenideFedro ha scritto: ↑08/05/2017, 17:50Sembra un paradosso, se consideriamo che il vero non può essere pensato senza renderlo falso, e che quindi si può solamente pensare circa il vero.Posso ammettere che tutto sia falso. Ma ciò rende inesistente la mia mente?
M.: La mente è ciò che pensa. Per renderla vera, pensa il vero.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Non so se Parmenide abbia detto questo, ma non riesco proprio a concepire come il pensiero possa esprimere l'essere: siamo cioè sempre nell'orbita del dito che indica la luna, in praticaMi spiego: mi sembra che Parmenide affermasse che ciò che si pensa è di per sè vero, perchè è categoria dell'Essere. Se ciò non fosse, non potrebbe neanche essere pensato (e difatti la Dea intima a Parmenide che ciò che "non-è, NON È"), e quindi non appare neanche all'orizzonte dei pensieri.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
No, è che Parmenide era strabico.Fedro ha scritto: ↑08/05/2017, 21:19Non so se Parmenide abbia detto questo, ma non riesco proprio a concepire come il pensiero possa esprimere l'essere: siamo cioè sempre nell'orbita del dito che indica la luna, in praticaMi spiego: mi sembra che Parmenide affermasse che ciò che si pensa è di per sè vero, perchè è categoria dell'Essere. Se ciò non fosse, non potrebbe neanche essere pensato (e difatti la Dea intima a Parmenide che ciò che "non-è, NON È"), e quindi non appare neanche all'orizzonte dei pensieri.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
la battuta è carina.
No, è che Parmenide era strabico.
Comunque "io sono" non esprime nessun concetto, idea, pensiero, soltanto un identità con ciò che si è.
Che l'essere possa essere pensato, mi pare anch'essa una battuta
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Non ho detto che l'Essere possa essere pensato, nè sinceramente lo so.
Ho solo ricordato che Parmenide affermava che Essere e pensiero coincidono.
D'altronde, anche a voler supporre che tutto provenga dall'Essere, non si può poi affermare che il pensiero (che da Esso quindi proviene), sia un "non-Essere".
Ho solo ricordato che Parmenide affermava che Essere e pensiero coincidono.
D'altronde, anche a voler supporre che tutto provenga dall'Essere, non si può poi affermare che il pensiero (che da Esso quindi proviene), sia un "non-Essere".
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Non ho approfondito, ma sono portato a dedurre che Parmenide e Plotino, utilizzassero il termine pensiero in luogo di Conoscenza.Mauro ha scritto: ↑09/05/2017, 7:19Non ho detto che l'Essere possa essere pensato, nè sinceramente lo so.
Ho solo ricordato che Parmenide affermava che Essere e pensiero coincidono.
D'altronde, anche a voler supporre che tutto provenga dall'Essere, non si può poi affermare che il pensiero (che da Esso quindi proviene), sia un "non-Essere".
D'altronde la filosofia speculativa, non era ancora nata.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Preferivo la metafora del "respiro di Vishnu"...latriplice ha scritto: ↑15/05/2017, 23:45Quello che per Brahman è una scoreggia, per l'uomo è il Big Bang.
Latriplice
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Mi rinfreschi la metafora, per favore?Mauro ha scritto: ↑16/05/2017, 9:18Preferivo la metafora del "respiro di Vishnu"...latriplice ha scritto: ↑15/05/2017, 23:45Quello che per Brahman è una scoreggia, per l'uomo è il Big Bang.
Latriplice
Più che altro perchè mi viene in mente che è Brahma il respiro che ritmicamente crea i mondi espirando, e li riassorbe inspirando. Non Vishnu e neppure il Brahman che il filosofo studioso della metafisica realizzativa universale unica, come la definiva Bo, non può essere qualificato come un soggetto, nè tantomeno come un oggetto da conoscere.
Brahman è la pura trascendenza dei guna, chi conosce Brahman ha, o meglio è, Conoscenza assoluta che si distingue dalla conoscenza relativa per la totale scomparsa della dualità soggetto-oggetto. Io - Io: sorge l'Uno.
Vishnu è il pensiero che si fa manifestazione attraverso la formalizzazione di Brahma e la parola di Maheshvara che la definisce assegnandole un "tempo di permanenza nella manifestazione" : nama rupa.
Il pensiero precede , difatti Vishnu fa sorgere la creazione - Brahma dal suo ombelico.
Poi naturalmente, nel divenire, segue la fase della dissoluzione di ciò che si è manifestato come forma, se a causa di un bing bang, non so. Io sono nata da un utero di donna, quello più o meno mi è chiaro, tanto quanto la morte che verrà.
Fonti:
Se volete conoscere il significato delle upanishad dovete affidarvi alle grandi anime che sono molto versate in esse. L'essenza di tutte le Upanishad deriva dal Principio di Brahma, il quale si esprime a Sua volta attraverso la parola. Il Principio di Vishnu si basa sulla mente e consiste nei buoni pensieri. Se nella mente ci sono dei buoni pensieri, essi troveranno espressione attraverso delle buone parole.
Le buone parole, a loro volta, esprimeranno buoni significati. La Trinità di Brahma, Vishnu e Mahesvara non è formata da tre entità separate. Brahma è il respiro, Vishnu è la mente e Mahesvara è la Parola. L'unità di questi tre è il Principio Atmico.
Sai Baba, dal discorso "Soham, la giusta Sadhana" del 12 ottobre 2002
e I tre tuffi: risoluzione del corpo causale Messaggio da Mauro » 18/03/2017,
Quando scrivo che bisogna avere consapevolezza dei tre stati, intendo dire che bisogna partire da dove stiamo, cioè da quello grossolano (mondo manifesto) e sottile (mondo dei pensieri e delle emozioni).
Il mondo causale è il regno di Ishvara, del Principio causale.
Parlanto in termini tomistici, è la Potenza che non è (ancora) in atto.
Guarda Vishnu Narayana: coricato sul serpente Ananta, galleggiante nell'oceano causale. Nel suo yoga nidra Vishnu dà origine a Brahma.
Vishnu Narayana è il Principio Causale, in cui in potenza tutto è presente. Brahma è il principio sottile, in cui la potenza si fa atto.
Questo per dire che nello stato causale non vi è consapevolezza se non dell'ignoranza (che esperisci solo nel sonno profondo: yoga nidra, appunto).
Invece è degli stati grossolano e sottile che ti devi anzitutto occupare, perchè in essi la consapevolezza si rivela nella veglia e nei sogni.
Ed è questa consapevolezza che devi ricercare: nella presenza costante dei tuoi atti, intenzioni e volizioni.
Questo è ciò che ho appreso.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Questa consapevolezza è ciò che sei. E' l'avidya che ti fa pensare che la consapevolezza sia un "oggetto" da trovare, mentre è il soggetto ultimo che senza scelta testimonia i tre stati: la veglia, il sogno e il sonno-nescienza, ed è sempre "a lavoro", eternamente presente.Ed è questa consapevolezza che devi ricercare: nella presenza costante dei tuoi atti, intenzioni e volizioni.
Questo è ciò che ho appreso.
Impegnarsi per essere presenti negli atti, intenzioni e volizioni è un metodo per cercare di migliorare la persona e "accordarla" come uno strumento; ma la consapevolezza funziona già ed è già perfettamente presente.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
C'è forse un luogo dove l'indefinibile Atma non è?NowHere ha scritto: ↑16/05/2017, 12:09Questa consapevolezza è ciò che sei. E' l'avidya che ti fa pensare che la consapevolezza sia un "oggetto" da trovare, mentre è il soggetto ultimo che senza scelta testimonia i tre stati: la veglia, il sogno e il sonno-nescienza, ed è sempre "a lavoro", eternamente presente.Ed è questa consapevolezza che devi ricercare: nella presenza costante dei tuoi atti, intenzioni e volizioni.
Questo è ciò che ho appreso.
Impegnarsi per essere presenti negli atti, intenzioni e volizioni è un metodo per cercare di migliorare la persona e "accordarla" come uno strumento; ma la consapevolezza funziona già ed è già perfettamente presente.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Nocielo ha scritto: ↑16/05/2017, 12:28C'è forse un luogo dove l'indefinibile Atma non è?NowHere ha scritto: ↑16/05/2017, 12:09Questa consapevolezza è ciò che sei. E' l'avidya che ti fa pensare che la consapevolezza sia un "oggetto" da trovare, mentre è il soggetto ultimo che senza scelta testimonia i tre stati: la veglia, il sogno e il sonno-nescienza, ed è sempre "a lavoro", eternamente presente.Ed è questa consapevolezza che devi ricercare: nella presenza costante dei tuoi atti, intenzioni e volizioni.
Questo è ciò che ho appreso.
Impegnarsi per essere presenti negli atti, intenzioni e volizioni è un metodo per cercare di migliorare la persona e "accordarla" come uno strumento; ma la consapevolezza funziona già ed è già perfettamente presente.
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Se vuoi il riferimento al testo, sutra, riga e note, non ti posso accontentare.cielo ha scritto: Mi rinfreschi la metafora, per favore?
Sarà sullo Shrimad Bhagavatam, probabilmente, o il Vishnu Purana.
Fatto sta che la manifestazione è il pensiero di Brahma, non il suo respiro.
Quando dorme la manifestazione si riassorbe in Lui.
Questo è il Kalpa, un giorno e una notte di Brahma.
Brahma vive 100 anni, ciascuno composto da 360 giorni e 360 notti.
L'intera vita di Brahma è raccolta nella espirazione di Vishnu (Mahakalpa).
Alla morte di Brahma, Vishnu inspira tutto il reale (Mahapralaya).
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Se questa consapevolezza è sempre presente, allora non vi sarebbe avidya ad offuscarla.NowHere ha scritto: ↑16/05/2017, 12:09Questa consapevolezza è ciò che sei. E' l'avidya che ti fa pensare che la consapevolezza sia un "oggetto" da trovare, mentre è il soggetto ultimo che senza scelta testimonia i tre stati: la veglia, il sogno e il sonno-nescienza, ed è sempre "a lavoro", eternamente presente.Ed è questa consapevolezza che devi ricercare: nella presenza costante dei tuoi atti, intenzioni e volizioni.
Questo è ciò che ho appreso.
Impegnarsi per essere presenti negli atti, intenzioni e volizioni è un metodo per cercare di migliorare la persona e "accordarla" come uno strumento; ma la consapevolezza funziona già ed è già perfettamente presente.
Essere già presenti nello stato di veglia, è un primo passo a mantenersi nello sfondo e non ricadere nel sogno
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
L'avidya è l'identificazione con i veicoli e quindi con il "sogno": è dire "io sono felice", "io sono triste" "io sono annoiato"; mentre mediante la discriminazione e il distacco possiamo riprendere il nostro posto di testimone (grazie al neti-neti --> vidya) e dire "c'è gioia", "c'è tristezza" o "c'è noia".Fedro ha scritto: ↑16/05/2017, 13:24Se questa consapevolezza è sempre presente, allora non vi sarebbe avidya ad offuscarla.NowHere ha scritto: ↑16/05/2017, 12:09Questa consapevolezza è ciò che sei. E' l'avidya che ti fa pensare che la consapevolezza sia un "oggetto" da trovare, mentre è il soggetto ultimo che senza scelta testimonia i tre stati: la veglia, il sogno e il sonno-nescienza, ed è sempre "a lavoro", eternamente presente.Ed è questa consapevolezza che devi ricercare: nella presenza costante dei tuoi atti, intenzioni e volizioni.
Questo è ciò che ho appreso.
Impegnarsi per essere presenti negli atti, intenzioni e volizioni è un metodo per cercare di migliorare la persona e "accordarla" come uno strumento; ma la consapevolezza funziona già ed è già perfettamente presente.
Essere già presenti nello stato di veglia, è un primo passo a mantenersi nello sfondo e non ricadere nel sogno
L' "essere già presenti nello stato di veglia" significa ricordare che il testimoniato non è me, e che tutto ciò che testimonio (la mia persona è inclusa nella testimonianza) non sono io, che a mia volta sono sia il mistero - perché inconoscibile, non riducibile a "oggetto" - che assolutamente evidente e manifesto, perché non si può negare l'evidenza dell'essere, l' "io sono".
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
(James Swartz)Tu non hai problemi.
Avrei diverse bollette da pagare in questi giorni e devo ancora capire come: chi mi aiuta, Swartz?
Detto questo, riesco a capire l'inglese scritto, ma quello parlato molto meno: dunque che dice?
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Attento, Fedro che arriva "una del gruppo" che ti accusa di "attacchi gratuiti" a latriplice
Re: Pensiero del Giorno - Riflessioni
Seriamente. Ti posso dare una soluzione: non paghi le bollette.
Ti arriva l'intimazione? La ignori. Ti tagliano acqua gas e luce? Ne fai a meno. Ti pignorano la casa? Vai a vivere in tenda in riva al mare. Ti arrestano per vagabondaggio? Hai vitto e alloggio gratis. Muori di stenti? Meglio così piuttosto che una vita de mmerda.
Non to scherzando.