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Cos'è il karma yoga?

La via dell'azione comprende le pratiche ripetute: hatha yoga, mantra yoga, laya yoga, sabda yoga, tantra.
cielo
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Cos'è il karma yoga?

Messaggio da cielo » 19/02/2017, 10:19

Durante un seminario del 2007 sul karmayoga, Bodhananda disse qualcosa che mi è rimasto impresso:

"Di solito si dice che il karma yoga è lo yoga per i tonti...
Quelle persone che non sono in grado di fare jnana yoga, quelle che sono un pochettino lente di comprendonio, quelle che non sono in grado di fare il cammino devozionale vengono definite come “quelle che fanno karma yoga”. Molta gente crede sia proprio così!
Crede, cioè che il karma yoga sia la parte deteriore, la parte più bassa dello yoga; addirittura quasi a livello di hatha yoga, come se lo hatha yoga a sua volta fosse una parte ancora più deteriore. Questo perché, in occidente, si è creata la falsa immagine dell'esistenza di vie differenti: la via dell'azione, la via del cuore e la via della mente.
Così quelle persone predisposte per un cammino intellettuale si dice che facciano jnana yoga. Quelle emotive si dice che seguano il bhakti yoga (lo yoga della devozione) e quelle che, invece, sono portate alla manualità, al servizio, allora sono quelle che fanno karma yoga. Queste distinzioni-definizioni vengono anche insegnate in parecchie scuole e le potete trovare in parecchi libri.[/i]

Bodhananda passa poi a spiegare nel dettaglio come sono da intendere le diverse vie (marga) dello yoga, ma evidenzia che:

"Nella realtà tutte le persone che fanno un cammino stanno facendo karma yoga. Perché non esiste un cammino che non sia karma yoga. Perché nella realtà quello che chiamano i 3 o 4 yoga è sempre un solo yoga, un marga, un cammino, un percorso che sviluppo intorno a me stesso come essere umano. E cosa indosso come essere umano? Indosso un corpo fisico, e quindi ciò che concerne il corpo fisico posso chiamarlo karma yoga. Indosso anche un corpo emotivo che è correlato al corpo precedente perché ha delle sue casualità e dei suoi effetti che hanno un movimento e lo stesso accade con la sfera mentale. Ecco quindi che il karma yoga, cioè la causalità, va ad affrontare tutte le nostre tre sfere e che, nell'ambito di ogni singola sfera esistenziale, può assumere sfumature che chiamiamo bhakti yoga o jnana yoga
Riassumendo cos'è il karma yoga?
Karma yoga viene chiamato la via dell'azione perché non esiste per un essere umano la possibilità di vivere su questo piano se non c'è lo svolgimento di un'azione. Tutto il nostro comportamento, tutto il nostro essere, tutto il nostro muoverci è un'azione ed è conseguenza di altre azioni. Ed il lavoro che viene fatto nell'ambito del karma yoga è cercare di portare questa azione in un determinato ordine.
Per fare questo dobbiamo comprendere innanzitutto chi siamo. Chi si approccia ad un cammino spirituale, quindi ad un cammino con sé stesso, deve capire fondamentalmente chi è: chi è il soggetto che deve fare e che vuole fare questo cammino..

Sull'unità dei percorsi si riporta un brano tratto da forum pitagorico 30/10/2008 da Bhakta:

"Trovo difficile dividere in diversi aspetti il mio cammino spirituale, ma mi rendo conto che chi non ha ancora iniziato la pratica necessita la suddivisione in categorie per potersi avvicinare per gradi. D'altra parte è d'uso suddividere il percorso in diversi yoga. (...)

Cos'è il karma yoga?

L'adempimento delle prescrizioni pertinenti alla casta e all'età. Officiare tutti i rituali previsti per quella specifica età, adempiere alle regole di casta (religiose, sociali, familiari, personali).

Per comprendere questo occorre aver vissuto la vita di un brahmano o uno ksatrya ortodosso, assistendo a tutta quella ritualità prescritta che se officiata porta via buona parte della mattinata. Come può il ritualismo essere uno yoga e perché viene visto separato rispetto alla bhakti?

Perché la devozione, sia essa per il Divino o per una Incarnazione del Divino, è una via esigente che non lascia spazio ad altro, che svuota man mano ogni contenuto della vita profana, rendendo la vita stessa sacralizzata e dedicata al Signore Supremo.

La via del karma yoga non nega il quotidiano, non nega gli impegni assunti, non nega i doveri verso la società, la famiglia, noi stessi."


In conclusione, praticare la via del karma è essere pienamente sè stessi nell'azione quotidiana, consapevoli di quello che stiamo facendo, e anche dei pensieri e delle emozioni che accompagnano questo fare. Spesso mi accorgo di agire inconsapevolmente, in modo automatico, senza esserci nell'azione. Sono più le volte che sono inconsapevole di quelle in cui sono consapevole.
Non sono lì, non ascolto, seguo solo qualche impulso o corro dietro alle futilità della mente a cui do importanza, mentre non ne hanno alcuna.


"La Gita ci dice che la via dell'azione consiste nel distacco dai frutti delle azioni. Perché nel momento stesso in cui noi andiamo a svolgere un'azione, se aderiamo a questa azione ci troveremo in difficoltà. Ci troviamo in difficoltà perché se svolgo un'azione pensando già al suo scopo, al suo fine, e per un qualche motivo questo fine non lo raggiungo mi troverò in difficoltà perché i sensi di colpa, sensi di fallimento, sofferenza, tensione e sono tutti aspetti che mi distolgono da questo mio presente. Presente in cui devo essere affinché non ci sia lo scollamento dalla persona che sono: da un lato ho i desideri, dall'altra parte le aspettative ed in mezzo ci sono io che non ho ottemperato né all'uno né all'altro. Per questo motivo viene detto che bisogna essere nel presente. Perché è solamente attraverso un'azione nel presente che noi riusciamo ad essere in pace con noi stessi.
Quando io svolgo un'azione distratto dai sensi di colpa del passato, distratto dai rimpianti o distratto dal futuro, dalle paure del futuro, io in quell'azione non ci sono... E non compio l'azione in maniera sana., compio un'azione cui dovrò tornarci sopra. Ogni volta che andiamo a compiere un'azione in cui non siamo stati presenti è come se stessimo lasciando un buco in mezzo alla stanza: lì non abbiamo messo delle mattonelle: abbiamo lasciato il buco perché "ci torneremo dopo". Ma se osserviamo la nostra vita vediamo che è fatta di tanti buchi! E la nostra sofferenza nasce essenzialmente da questo. Il senso di incompletezza, il senso di distacco dalla nostra natura.
Quindi l'essere nel nostro presente è lo scopo di tutto il karma yoga. E' un lavoro fatto per essere presenti nell'azione.
Nell'ambito di altre tradizioni, come può essere nella via giapponese, si può vedere che hanno trasformato il concetto di karma yoga nel concetto di qualità. Se la mattina devo preparare il tè per la colazione ripeterò quel movimento sempre più, sublimandolo e perfezionandolo, raggiungendo una perfezione in cui riesco a mettermi dentro quell'azione, rimanendo presente e distaccato completamente dagli elementi esterni. Si entra così nella meditazione, nella contemplazione dell'azione.
Ripeto ancora una volta, il lavoro che dobbiamo fare per praticare la nostra vita quotidiana è riuscire ad essere nel nostro presente.

Ed il karma yoga consiste semplicemente in questo."

anam

Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da anam » 19/02/2017, 15:29

La pratica del karma vada è tutt'altro che facile e tantomeno rozza.

Ricordo che ai tempi in cui frequentavo assiduamente una scuola tradizionale uno dei primi esercizi che mi venne proposto fu quello dell'orologio.
Si tratta di sedersi, con un orologio posato davanti a se e osservare il movimento della lancetta dei secondi per due minuti, tentando di escludere qualsiasi altro movimento (fisico, mentale, emotivo).
Nient'altro, solo quest'azione di osservazione.
Semplice, no?
Eppure, è stata un'esperienza illuminante.

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 19/02/2017, 19:42

anam ha scritto:
19/02/2017, 15:29
La pratica del karma vada è tutt'altro che facile e tantomeno rozza.

Ricordo che ai tempi in cui frequentavo assiduamente una scuola tradizionale uno dei primi esercizi che mi venne proposto fu quello dell'orologio.
Si tratta di sedersi, con un orologio posato davanti a se e osservare il movimento della lancetta dei secondi per due minuti, tentando di escludere qualsiasi altro movimento (fisico, mentale, emotivo).
Nient'altro, solo quest'azione di osservazione.
Semplice, no?
Eppure, è stata un'esperienza illuminante.
Raccontaci se sei riuscita ad escludere quei moti e cosa ti è accaduto

anam

Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da anam » 19/02/2017, 23:35

Mauro ha scritto:
19/02/2017, 19:42
anam ha scritto:
19/02/2017, 15:29
La pratica del karma vada è tutt'altro che facile e tantomeno rozza.

Ricordo che ai tempi in cui frequentavo assiduamente una scuola tradizionale uno dei primi esercizi che mi venne proposto fu quello dell'orologio.
Si tratta di sedersi, con un orologio posato davanti a se e osservare il movimento della lancetta dei secondi per due minuti, tentando di escludere qualsiasi altro movimento (fisico, mentale, emotivo).
Nient'altro, solo quest'azione di osservazione.
Semplice, no?
Eppure, è stata un'esperienza illuminante.
Raccontaci se sei riuscita ad escludere quei moti e cosa ti è accaduto
Non ci sono riuscita.
È stato sorprendente, una scoperta: la mente incapace di concentrazione.
Impossibile essere presente ad osservare la lancetta dei secondi per due minuti.
Figuriamoci a preparare una tazza di tè.

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 7:03

Verissimo.
E molto frustrante.

anam

Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da anam » 20/02/2017, 10:53

Mauro ha scritto:
20/02/2017, 7:03
Verissimo.
E molto frustrante.
Non è stato frustrante, per me.
È stata una piccola rivelazione, un inizio e anche uno sprone ad andare avanti.

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 13:41

anam ha scritto:
20/02/2017, 10:53
Mauro ha scritto:
20/02/2017, 7:03
Verissimo.
E molto frustrante.
Non è stato frustrante, per me.
È stata una piccola rivelazione, un inizio e anche uno sprone ad andare avanti.
Ok :)

latriplice
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da latriplice » 20/02/2017, 14:16

Cielo ha scritto:

Karma yoga viene chiamato la via dell'azione perché non esiste per un essere umano la possibilità di vivere su questo piano se non c'è lo svolgimento di un'azione. Tutto il nostro comportamento, tutto il nostro essere, tutto il nostro muoverci è un'azione ed è conseguenza di altre azioni. Ed il lavoro che viene fatto nell'ambito del karma yoga è cercare di portare questa azione in un determinato ordine.
Per fare questo dobbiamo comprendere innanzitutto chi siamo. Chi si approccia ad un cammino spirituale, quindi ad un cammino con sé stesso, deve capire fondamentalmente chi è: chi è il soggetto che deve fare e che vuole fare questo cammino..

"...Per fare questo dobbiamo comprendere innanzitutto chi siamo..."

Se comprendessimo veramente chi siamo non ci sarebbe la necessità di agire con l'attitudine del karma yoga, cioè di accogliere e far propria l'idea di essere degli strumenti nelle mani di Dio e di abbandonare a Dio i risultati delle nostre azioni. Il karma yoga è per coloro che si concepiscono come agenti, gli artefici personali delle azioni (jiva), e assolve lo scopo di pacificare la mente e creare un ambiente interiore favorevole all'auto-indagine che culmina nell'auto-conoscenza (jnana) "Io sono la consapevolezza non nata, non duale e non agente.

5. Né alcuno, anche per un istante, può rimanere senza agire, perché inevitabilmente è sospinto alle azioni dalle qualità (guna) di prakrti.

27. Tutte le azioni sono impulsate dai guna, ma chi è sottomesso al suo io (empirico) pensa: "Sono io che agisco".

Cap. terzo Bhagavadgita

29. Colui che comprende che tutte le azioni sono prodotte solo dalla prakrti e altresì comprende che l'atman rimane non-agente, quello veramente vede.

Cap. 13 Bhagavadgita

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 14:34

Intendi dire, latriplice, che il karma yoga è prodromico allo jnana yoga?

latriplice
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da latriplice » 20/02/2017, 14:54

Mauro ha scritto:
20/02/2017, 14:34
Intendi dire, latriplice, che il karma yoga è prodromico allo jnana yoga?

E' quello che ho compreso dalla lettura assidua della Bhagavad Gita. Siccome Arjuna non ci azzeccava una mazza con lo jnana-yoga, Krishna spossato gli propose il karma yoga e di assumere l'identità di uno yoghi. Poi in un secondo tempo, trascorsi i tumulti della battaglia, sarebbe stato pronto per jnana, l'auto-conoscenza.

E' una mia riflessione pertanto non sta scritto da nessuna parte.

Inoltre, siccome il karma yoga compendia l'azione, e nella B. G. si fa riferimento a due yoga (jnana-karma), e nella vita abbiamo la dualità conoscenza-esperienza che calzano a pennello, possiamo tranquillamente far rientrare gli altri tipi di yoga sotto la denominazione di karma yoga.

Quando svolgo atti devozionali tipici della Bakhti yoga come accendere un bastoncino di incenso o cantare un mantra, non sto svolgendo un'azione (karma)?

Tranquilli, è una mia riflessione pertanto non sta scritto da nessuna parte.

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 16:55

E' una mia riflessione pertanto non sta scritto da nessuna parte.
Hai fatto bene a chiarirlo a scanso di equivoci ;)

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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Fedro » 20/02/2017, 17:35

La triplice:
Se comprendessimo veramente chi siamo non ci sarebbe la necessità di agire con l'attitudine del karma yoga, cioè di accogliere e far propria l'idea di essere degli strumenti nelle mani di Dio e di abbandonare a Dio i risultati delle nostre azioni. Il karma yoga è per coloro che si concepiscono come agenti, gli artefici personali delle azioni (jiva), e assolve lo scopo di pacificare la mente e creare un ambiente interiore favorevole all'auto-indagine che culmina nell'auto-conoscenza (jnana) "Io sono la consapevolezza non nata, non duale e non agente.
scusa, ma se siamo strumenti di Dio, come saremmo nel contempo agenti?
Probabilmente hai letto male tu..ovvero che ti risulti che nel karma yoga ci si consideri artefici personali delle azioni.
Eppure è molto semplice nelle parole di Bodhananda:

l'essere nel nostro presente è lo scopo di tutto il karma yoga. E' un lavoro fatto per essere presenti nell'azione.

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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da cielo » 20/02/2017, 17:56

latriplice ha scritto:
20/02/2017, 14:16
Cielo ha scritto:

Karma yoga viene chiamato la via dell'azione perché non esiste per un essere umano la possibilità di vivere su questo piano se non c'è lo svolgimento di un'azione. Tutto il nostro comportamento, tutto il nostro essere, tutto il nostro muoverci è un'azione ed è conseguenza di altre azioni. Ed il lavoro che viene fatto nell'ambito del karma yoga è cercare di portare questa azione in un determinato ordine.
Per fare questo dobbiamo comprendere innanzitutto chi siamo. Chi si approccia ad un cammino spirituale, quindi ad un cammino con sé stesso, deve capire fondamentalmente chi è: chi è il soggetto che deve fare e che vuole fare questo cammino..

"...Per fare questo dobbiamo comprendere innanzitutto chi siamo..."

Se comprendessimo veramente chi siamo non ci sarebbe la necessità di agire con l'attitudine del karma yoga, cioè di accogliere e far propria l'idea di essere degli strumenti nelle mani di Dio e di abbandonare a Dio i risultati delle nostre azioni. Il karma yoga è per coloro che si concepiscono come agenti, gli artefici personali delle azioni (jiva), e assolve lo scopo di pacificare la mente e creare un ambiente interiore favorevole all'auto-indagine che culmina nell'auto-conoscenza (jnana) "Io sono la consapevolezza non nata, non duale e non agente.

5. Né alcuno, anche per un istante, può rimanere senza agire, perché inevitabilmente è sospinto alle azioni dalle qualità (guna) di prakrti.

27. Tutte le azioni sono impulsate dai guna, ma chi è sottomesso al suo io (empirico) pensa: "Sono io che agisco".

Cap. terzo Bhagavadgita

29. Colui che comprende che tutte le azioni sono prodotte solo dalla prakrti e altresì comprende che l'atman rimane non-agente, quello veramente vede.

Cap. 13 Bhagavadgita

Giusto, ma con una piccola precisazione: il Paramatma è non agente, immoto, incausato...., ma l'atma che per sfiga o vasane (tendenze) giunte in emergenza, ha indossato il veicolo grossolano, agisce, calato nel divenire e nell'incarnazione che, visto che c'è e indietro non si torna, deve essere gestita, e possibilmente col minor impatto di danni a sè e al prossimo.
L'aria fuori dai vasi è immota, ma l'aria nel singolo vaso viene "respirata tutta" (dal primo all'ultimo respiro esalato) durante la permanenza del vaso sulla mensola del mondo.
Poi una volta rotto, l'aria torna nell'Aria, rotto il sottile e fragile strato di argilla che la teneva inglobata nel suo bel vasetto con etichetta (nama - rupa).
Mi sovvengono ricordi biblici...dell'asilo...Dio per vedere sè stesso (da solo si annoiava e voleva qualcuno da amare, diceva la suora) plasmò l'argilla per fare una forma che animò soffiando il suo divino effluvio per animarla. A sua immagine e somiglianza la creò.

Fu l'inizio della catena, e ogni parte pretese per sè la vera Vita,e anche la Via e la Verità, ma contemporaneamente temendo di tornare a quell'Immanifesto Immoto da cui era scaturita per riempire un singolo vaso. Non se ne ricorda più. Si affeziona alla forma che indossa, al vaso che contiene l'aria. Peccato originale? Cacciata dal Paradiso terrestre? Simboli, più sofisticati di quanto appaia.

L'Immanifesto manifestandosi crea il Manifesto, pur restando immutato e intatto, ma il manifesto ha il suo livello relativo di realtà ed è in azione, volente o nolente. Come lavarsene le mani?
Che poi il cercatore che percepisca l'istanza di "vedere" (l'aria fuori dal vaso?) possa imparare, soprattutto attraverso la sofferenza e le durezze della vita, a liberarsi dall'idea di essere l'artefice dei risultati delle azioni (che sono mero frutto di semi che germogliano) è altra faccenda. Strappare l'etichetta e togliere il tappino del vaso non è per niente facile, visto che ci siamo così affezionati.

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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 18:03

Non ho capito, cielo

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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da cielo » 20/02/2017, 18:07

Mauro ha scritto:
20/02/2017, 18:03
Non ho capito, cielo

dai, rileggi. Lo sai che sono matta come una cavalla matta. :D
Magari Latriplice capisce le mie metafore concatenate, lui ha una mente bella contorta, tipo la mia.

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 18:08

scusa, ma se siamo strumenti di Dio, come saremmo nel contempo agenti?
Fedro, latriplice ha parlato di coloro che si concepiscono come agenti, cioè credono di esserlo, non lo sono effettivamente.

Mauro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 18:10

cielo ha scritto:
20/02/2017, 18:07
Mauro ha scritto:
20/02/2017, 18:03
Non ho capito, cielo
dai, rileggi. Lo sai che sono matta come una cavalla matta. :D
Cioè ho capito che o di riffa o di raffa, in mezzo al karma yoga ci stiamo sempre.

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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da cielo » 20/02/2017, 18:15

Mauro ha scritto:
20/02/2017, 18:10
cielo ha scritto:
20/02/2017, 18:07
Mauro ha scritto:
20/02/2017, 18:03
Non ho capito, cielo
dai, rileggi. Lo sai che sono matta come una cavalla matta. :D
Cioè ho capito che o di riffa o di raffa, in mezzo al karma yoga ci stiamo sempre.

Crudelio.
Era per dire che inutile menarsela col piano Assoluto, intuito e impensabile, visto che siamo calati nel relativo e quella che sperimentiamo è pura relatività, di cui ci crediamo agenti, mentre la subiamo, finchè le attribuiamo un grado di realtà permanente che non ha.
E nella realtà relativa si agisce. Stando nel presente si sperimenta anche l'Immoto, pare.
Avevo aggiunto che forse Latriplice capisce le mie metafore concatenate, lui ha una mente bella contorta, tipo la mia.

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Fedro
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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Fedro » 20/02/2017, 18:15

Mauro ha scritto:
20/02/2017, 18:08
scusa, ma se siamo strumenti di Dio, come saremmo nel contempo agenti?
Fedro, latriplice ha parlato di coloro che si concepiscono come agenti, cioè credono di esserlo, non lo sono effettivamente.
ah ecco, dunque basta concepirsi (pensarsi) questo piuttosto che quello. e il gioco è fatto.
E' che ogni tanto dimentico i giochini mentali neoadvaita

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Re: Cos'è il karma yoga?

Messaggio da Mauro » 20/02/2017, 18:25

Non ci vedo niente di neoadvaita in quella frase di latriplice. D'altronde tu stesso additavi a latriplice di affermare che "siamo agenti", dicendo che sbagliava (essendo noi strumenti di Ishvara), quando lui ha scritto proprio che noi "crediamo di essere agenti" (mentre siamo, appunto, strumenti di Ishvara).
Credere di essere l'agente delle proprie azioni quando non lo siamo (così come afferma latriplice), vuol dire che non esiste libero arbitrio, che è poi quello che afferma tutta la tradizione vedanta e non solo.
Quindi niente neoadvaita in questo caso.
Non capisco dove vuoi andare a parare, Fedro.

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