presentazione
Inviato: 27/05/2018, 22:47
Prima di tutto: grazie per aver accettato la domanda di iscrizione.
Mi chiamo Viviana, ho 45 anni, sono riapprodata a questo forum mentre cercavo un centro/asram/monastero/eremo in cui potessi meditare in silenzio per un mese.
Vi avevo scoperto anni fa ma, dopo meno di 24 ore, sono partita per un anno di servizio in un centro di meditazione dove l'uso del pc è consentito solo per comunicazioni.
Da allora sono passati 3 anni ed eccomi qui nuovamente, purtroppo la sintesi non è fra le mie doti.
Ho l'impressione che vi conosciate da tempo e che sia necessario darvi più di qualche accenno, se così non fosse, saltate pure "il pippone" e sappiate che sono una neofita, che non mi offendo facilmente e "apprezzo la comunicazione diretta".
Inizio del "pippone"
Ho vissuto in molti posti sia in Italia che all'estero, ho fatto diversi lavori, ora vivo in un minuscolo paesino sulle Alpi piemontesi.
La passione/necessità per la lettura/studio è nata prima ancora di apprendere a leggere, sfogliavo per ore libri di "fiabe e leggende del mondo", ascoltando quei fantastici 33 giri che ne raccontavano le immagini.
Dalle fiabe e leggende sono passata ai miti, poi alla religione cattolica, alla psicologia, successivamente alla storia delle religioni e storia della filosofia, poi all'etnologia, quindi alla filosofia (prevalentemente antica con aggiunta di un'adolescenziale passione per Nietzsche e Schopenhauer), poi l'esoterismo, con l'antropologia è rinato l'interesse per le religioni ma focalizzato su civiltà preletterate e/o studi sul matriarcato, contemporaneamente ho approfondito l'interesse per l'arte dove grazie ad Heinrich Zimmer e il suo "miti e simboli dell'India" ho beneficiato di un primo stimolo verso la scoperta della tradizione orientale e dell'arte da un punto di vista più evocativo e metafisico.
Ho utilizzato asana e studiato le basi dello yoga ma si trattava per lo più di kundalini yoga e hatha yoga, mi sono quindi interessata al tantrismo per arrivare a quello shivaita kashmiro ma non avevo le basi e la maturità per comprenderne il substrato metafisico, la mia povera facoltà di discernimento e la pochezza di mezzi, fortunatamente, avevano limitato il mio campo d'indagine. I riferimenti dell'epoca erano: Johann Jakob Bachofen, Mircea Eliade, Arthur Avalon/John Woodroffe, Julius Evola...
Con l'accesso all'università ho avuto l'opportunità di scoprire fonti accademiche come Roberto Gnoli e le sue traduzioni e studi (ad es. i Tantraloka di Abhinavagupta), René Guénon, Joseph Campbell...
Tutti quegli anni sono stati accompagnati da una forte tensione verso la natura e la naturale contemplazione che questa evoca quando ne sei immerso. Ero solita a periodici ritiri in tenda nei posti più scomodi, isolati e meno accessibili per beneficiare del verde, del silenzio e della possibilità di "immergermi" in solitudine.
Poi nel verde, quello selvaggio, ci sono andata a vivere. La mia percezione è completamente cambiata, la mia mente è cambiata, così come i miei bisogni: ho smesso di studiare e di cercare, quella realtà mi constringeva a vivere focalizzando la mia attenzione e le mie energie nel presente, ho riscoperto il corpo e le sue potenzialità percettive, ho riscoperto "l'istinto" e l'interdipendenza di corpo/mente/emozioni del corpo grossolano.
Ritornata nella nostra civiltà, dopo "un lungo oscuro periodo di riadattamento" ho ritrovato l'interesse/la necessità per lo studio/la ricerca, focalizzandomi d'apprima sulla riflessologia per poi arrivare alle tecniche manuali della medicina tradizionale cinese ed infine dell'ayurveda. Dopo l'esperienza nel verde ero interessata a capire come stimolare risposte fisiologiche/emotive/mentali attraverso la manipolazione del corpo.
Come forse ben saprete, per studiare e praticare seriamente queste discipline, è necessaria una base metafisica dei sistemi di riferimento ma non avevo trovato le fonti adatte o più probabilmente non ero pronta ad accoglierle: i testi e gli insegnanti attraverso cui mi stavo formando in quegli anni erano infatti "focalizzati sul lato tecnico più grossolano", i testi tradizionali rimanevano in parte oscuri e non accessibili nella loro interezza.
In quegli anni ho appreso la tecnica di meditazione vipassana/anapana/metta (tradizione Goenka) e fatto diversi ritiri in Italia.
Successivamente, cercando di apprendere le tecniche tradizionali manipolatorie dell'Ayurveda, ho scoperto la Siddha da cui l'Ayurveda, in parte, deriva. E proprio in quegli ospedali e università mediche tradizionali indiane, sono stata introdotta alla "metafisica tradizionale".
Tornata in Italia ho riniziato dalle basi, gli Yogasutra di Patanjali ma soprattutto le Upanisad commentate da Raphael hanno definitivamente scardinato la vecchia forma mentis portando luce e chiarezza.
Grazie al potere evocativo delle Upanisad la sensiblità è inverosimilmente cresciuta, purtroppo non accompagnata da un'altrettanto straordinaria crescita di equanimità e umiltà.
Questo mi ha portato a servire per un anno in un centro di meditazione vipassana focalizzandomi unicamente sul servizio, la meditazione e lo studio nell'ambito del buddhismo theravada (l'unico studio consentito al centro).
Finito l'anno di servizio ho abbandonato le tecniche manuali e ripreso gli studi focalizzandomi sulla metafisica grazie principalmente ad autori e commentatori quali Sankara, Gaupada, Raphael...
Grazie all'anno di servizio e meditazione, l'equanimità è un pochino cresciuta anche se non abbastanza, fortunatamente però la sensibilità è notevolmente scemata,
l'umiltà e la capacità di sciogliere i nodi del cuore rimangono delle mete a cui mi auguro di continuare a tendere e magari un giorno, raggiungere.
Fine del "pippone"
Egoisticamente mi auguro che questo forum possa aiutarmi a focalizzare ulteriormente l'attenzione, traendone stimoli che possano supportarmi nel cammino e per quanto mi è possibile, cercherò di contribuire.
Ogni bene a tutti noi
Mi chiamo Viviana, ho 45 anni, sono riapprodata a questo forum mentre cercavo un centro/asram/monastero/eremo in cui potessi meditare in silenzio per un mese.
Vi avevo scoperto anni fa ma, dopo meno di 24 ore, sono partita per un anno di servizio in un centro di meditazione dove l'uso del pc è consentito solo per comunicazioni.
Da allora sono passati 3 anni ed eccomi qui nuovamente, purtroppo la sintesi non è fra le mie doti.
Ho l'impressione che vi conosciate da tempo e che sia necessario darvi più di qualche accenno, se così non fosse, saltate pure "il pippone" e sappiate che sono una neofita, che non mi offendo facilmente e "apprezzo la comunicazione diretta".
Inizio del "pippone"
Ho vissuto in molti posti sia in Italia che all'estero, ho fatto diversi lavori, ora vivo in un minuscolo paesino sulle Alpi piemontesi.
La passione/necessità per la lettura/studio è nata prima ancora di apprendere a leggere, sfogliavo per ore libri di "fiabe e leggende del mondo", ascoltando quei fantastici 33 giri che ne raccontavano le immagini.
Dalle fiabe e leggende sono passata ai miti, poi alla religione cattolica, alla psicologia, successivamente alla storia delle religioni e storia della filosofia, poi all'etnologia, quindi alla filosofia (prevalentemente antica con aggiunta di un'adolescenziale passione per Nietzsche e Schopenhauer), poi l'esoterismo, con l'antropologia è rinato l'interesse per le religioni ma focalizzato su civiltà preletterate e/o studi sul matriarcato, contemporaneamente ho approfondito l'interesse per l'arte dove grazie ad Heinrich Zimmer e il suo "miti e simboli dell'India" ho beneficiato di un primo stimolo verso la scoperta della tradizione orientale e dell'arte da un punto di vista più evocativo e metafisico.
Ho utilizzato asana e studiato le basi dello yoga ma si trattava per lo più di kundalini yoga e hatha yoga, mi sono quindi interessata al tantrismo per arrivare a quello shivaita kashmiro ma non avevo le basi e la maturità per comprenderne il substrato metafisico, la mia povera facoltà di discernimento e la pochezza di mezzi, fortunatamente, avevano limitato il mio campo d'indagine. I riferimenti dell'epoca erano: Johann Jakob Bachofen, Mircea Eliade, Arthur Avalon/John Woodroffe, Julius Evola...
Con l'accesso all'università ho avuto l'opportunità di scoprire fonti accademiche come Roberto Gnoli e le sue traduzioni e studi (ad es. i Tantraloka di Abhinavagupta), René Guénon, Joseph Campbell...
Tutti quegli anni sono stati accompagnati da una forte tensione verso la natura e la naturale contemplazione che questa evoca quando ne sei immerso. Ero solita a periodici ritiri in tenda nei posti più scomodi, isolati e meno accessibili per beneficiare del verde, del silenzio e della possibilità di "immergermi" in solitudine.
Poi nel verde, quello selvaggio, ci sono andata a vivere. La mia percezione è completamente cambiata, la mia mente è cambiata, così come i miei bisogni: ho smesso di studiare e di cercare, quella realtà mi constringeva a vivere focalizzando la mia attenzione e le mie energie nel presente, ho riscoperto il corpo e le sue potenzialità percettive, ho riscoperto "l'istinto" e l'interdipendenza di corpo/mente/emozioni del corpo grossolano.
Ritornata nella nostra civiltà, dopo "un lungo oscuro periodo di riadattamento" ho ritrovato l'interesse/la necessità per lo studio/la ricerca, focalizzandomi d'apprima sulla riflessologia per poi arrivare alle tecniche manuali della medicina tradizionale cinese ed infine dell'ayurveda. Dopo l'esperienza nel verde ero interessata a capire come stimolare risposte fisiologiche/emotive/mentali attraverso la manipolazione del corpo.
Come forse ben saprete, per studiare e praticare seriamente queste discipline, è necessaria una base metafisica dei sistemi di riferimento ma non avevo trovato le fonti adatte o più probabilmente non ero pronta ad accoglierle: i testi e gli insegnanti attraverso cui mi stavo formando in quegli anni erano infatti "focalizzati sul lato tecnico più grossolano", i testi tradizionali rimanevano in parte oscuri e non accessibili nella loro interezza.
In quegli anni ho appreso la tecnica di meditazione vipassana/anapana/metta (tradizione Goenka) e fatto diversi ritiri in Italia.
Successivamente, cercando di apprendere le tecniche tradizionali manipolatorie dell'Ayurveda, ho scoperto la Siddha da cui l'Ayurveda, in parte, deriva. E proprio in quegli ospedali e università mediche tradizionali indiane, sono stata introdotta alla "metafisica tradizionale".
Tornata in Italia ho riniziato dalle basi, gli Yogasutra di Patanjali ma soprattutto le Upanisad commentate da Raphael hanno definitivamente scardinato la vecchia forma mentis portando luce e chiarezza.
Grazie al potere evocativo delle Upanisad la sensiblità è inverosimilmente cresciuta, purtroppo non accompagnata da un'altrettanto straordinaria crescita di equanimità e umiltà.
Questo mi ha portato a servire per un anno in un centro di meditazione vipassana focalizzandomi unicamente sul servizio, la meditazione e lo studio nell'ambito del buddhismo theravada (l'unico studio consentito al centro).
Finito l'anno di servizio ho abbandonato le tecniche manuali e ripreso gli studi focalizzandomi sulla metafisica grazie principalmente ad autori e commentatori quali Sankara, Gaupada, Raphael...
Grazie all'anno di servizio e meditazione, l'equanimità è un pochino cresciuta anche se non abbastanza, fortunatamente però la sensibilità è notevolmente scemata,
l'umiltà e la capacità di sciogliere i nodi del cuore rimangono delle mete a cui mi auguro di continuare a tendere e magari un giorno, raggiungere.
Fine del "pippone"
Egoisticamente mi auguro che questo forum possa aiutarmi a focalizzare ulteriormente l'attenzione, traendone stimoli che possano supportarmi nel cammino e per quanto mi è possibile, cercherò di contribuire.
Ogni bene a tutti noi