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Pensiero del Giorno

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cielo
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cielo » 21/07/2019, 8:06

Il segreto

Qualcuno potrebbe supporre che esistano delle conoscenze segrete che una volta conosciute rendano la vita più semplice, diano grande potere e, infine, diano la realizzazione.

Ci sono persone alla continua ricerca di queste conoscenze, esplorano libri, esplorano luoghi, esplorano la storia, esplorano il respiro, esplorano il corpo, esplorano la loro mente, ma non esplorano sé stesse.

Se si esplorassero praticando il Vedānta o qualsiasi altra filosofia realizzativa equivalente, scoprirebbero il segreto fondamentale del cammino spirituale, che potremmo sintetizzare in tre parole: “Praticare quanto realizzato”.

Ecco il segreto su cui si basa tutta la pratica.

Il “Sii ciò che sei” che implica e comprende il “Conosci te stesso”.

(Forum pitagorico - Note Interne)

cielo
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cielo » 06/09/2019, 10:45

I migliori sono come acqua,

portano ristoro a tutti senza competere con alcuno,

scelgono ciò che gli altri evitano.

E cosi sono simili al Tao,

dimorano nella terra,

profondi nel pensare,

generosi nell'aiutare,

sinceri nel parlare,

pacifici nel governare,

abili nell'operare,

si muovono con il tempo e poiché non competono non trovano ostilità.

(TAO-TE-CHING)

latriplice
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da latriplice » 09/09/2019, 17:41

Pensare a se stessi come ad una persona è un grosso problema. Infatti è l'unico problema.

James Swartz

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Pensiero del Giorno

Messaggio da cannaminor » 20/09/2019, 8:17

"Fare la meditazione (zazen) non serve a niente. E finchè non si impara a fare la meditazione che non serve a niente, non serve a niente fare la meditazione".

Kodo Sawaki (1880-1965)

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 06/11/2019, 11:34

"Cominci a presagire la totalità quando abbracci il tuo principio opposto, poiché la totalità poggia su due principi opposti che crescono da un'unica radice.
Il giorno non esiste di per sé, e neppure la notte esiste di per sé.
La realtà, che esiste di per sé, è insieme giorno e notte. Dunque la realtà è insieme senso e controsenso.
Tutto confluisce insieme, il sacro e il peccaminoso, il caldo e il freddo.
La pazzia e la ragione vogliono convolare a nozze.
Tutto è si e no.
Gli opposti si abbracciano, si guardano con aria di intesa e si scambiano l'uno con l'altro."


(Carl Gustav Jung, "Mysterium coniuctionis")

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 11/11/2019, 18:41

"L'epoca attuale dove l'essenza della filosofia si è perduta sotto forme d'umanesimo di ragionamento e di riflessione moralizzante senza nessuna prospettiva metafisica, fa talvolta sorgere delle nozioni di sforzo, di lasciar andare e di lavoro su di sé. Queste immagini, ereditate da una riflessione mentale, sono basate sull'immaginario di una persona indipendente, che potrebbe lasciar andare o fare uno sforzo. Noi non siamo separati dal cosmo e incondizionati, per pretendere di avere una qualsiasi autonomia. Questo concetto presuppone anche uno scopo da perseguire. Il famoso lavoro su di sé, soprattutto di moda in ambito pseudospirituale, è egualmente basato su questi concetti tipici del nostro mondo in decadenza: disprezzo moralistico delle proprie debolezze in un primo tempo, poi, autosoddisfazione, quando l'individuo ha assorbito le idee dalla sua 'scuola spirituale'. Questo 'lavoro' si esprime in modo esplicito nella fantasia del superuomo, di diventare qualcuno, o di avvicinarsi al divino. (…) Ogni prospettiva personale non può che essere una caricatura che sfocia politicamente in una società dittatoriale e in modo metafisico alle aberrazioni che incontriamo ai nostri giorni: guru realizzati, risvegliati che si credono direttamente l'incarnazione della verità, che parlano in prima persona nel nome di 'Io Sono'. (…) Quanti esseri umani, pensando di elevarsi spiritualmente, si sono distrutti, castrati, martirizzati per tentare di non più tentare. Anche lo yoga, arte suprema, intrinsecamente libera da compimento, dove il concetto di sforzo e di lasciar andare non trovano alcun posto, è stata resa caricaturale da queste fantasie; gli insegnamenti degenerati attuali, presentati come tradizionali sotto la tutela di guru senza riconoscimento e di altre federazioni nazionali mondiali o cosmiche, veicolano queste concettualizzazioni, al punto che per molti 'professori di yoga' questa arte si riduce, nel migliore dei casi, a un equilibrio tra sforzo e lasciar andare. La tradizione yoga non riconosce alcuna entità personale, alcun divenire, alcun posto né per uno sforzo, né per un lasciar andare. (…) Tutte queste nozioni di sforzo, d'intenzione, sono le tristi caricature del nostro mondo moderno. E' verosimile che nei decenni a venire, per delle ragioni di mercato, questo movimento che mette l'uomo al centro della vita e non la vita al centro dell'uomo, come insegna la scienza sacra, sarà sempre più sviluppato attraverso la medicina, la biologia, la psicologia e le altre espressioni del mondo capitalista. Più una società rende stupidi i suoi membri più afferma di esaltare la libertà personale."

Eric Baret, dal web

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 22/11/2019, 19:20

(1695)

There is a solitude of space
A solitude of sea
A solitude of death, but these
Society shall be
Compared with that profounder site
That polar privacy
A soul admitted to itself --
Finite infinity.

.

Vi è una solitudine dello spazio,
una solitudine del mare,
una solitudine della morte, ma queste
saranno una folla
a confronto di quel luogo più profondo
quella polare segretezza,
un'anima ammessa alla propria presenza --
finita infinità.

Emily Dickinson

da Poesie, Mondadori editore (1995 - Trad. Massimo Bacigalupo)

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 28/11/2019, 21:20

COME RAGGIUNGERE L’ILLUMINAZIONE
Un discepolo chiese al suo maestro:
- Maestro, come posso raggiungere l'illuminazione?
- E' molto semplice - rispose il maestro. - Per raggiungerla devi fare esattamente quello che fai ogni mattina per far sorgere il sole.

Perplesso, il discepolo si grattò il capo chiedendosi che cosa potesse far lui per far sorgere il sole.
Dopo lunga riflessione, arrivò alla conclusione che in fondo, non faceva assolutamente nulla.
- Ma allora, a che scopo studiare la calligrafia, il karate, il kendo, il tiro con l'arco, l'ikebana, la preparazione dei bonsai e tutto il resto? - chiese al maestro. - A che serve tutto ciò?

- Affinché, quando il sole sorge, tu abbia realmente gli occhi ben aperti.

Racconto Zen.

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 19/12/2019, 5:20

…durante i nostri incontri ascoltare il corpo è un modo di parlare, poiché ciò che chiamiamo il corpo non è che una proiezione. Il sentire profondo brucia la nozione di corpo. Non si può sentire e pensare nello stesso tempo. Quando si sente il proprio corpo non c’è più il corpo, c’è il sentire…
Lo scopo dello yoga è di farvi capire, sperimentandolo, che il corpo è in voi, voi non siete nel corpo. La sensazione è in voi, voi non siete la sensazione. Questi concetti, all’inizio saranno un’idea filosofica, poi diverranno la vostra esperienza diretta. Essere senza richieste, ecco lo yoga.

Eric Baret (da un seminario)

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Buon Natale

Messaggio da Fedro » 24/12/2019, 20:50

“E io Giuseppe stavo camminando, ed ecco non camminavo più.
Guardai per aria e vidi che l’aria stava come attonita, guardai la volta del cielo e la vidi immobile, e gli uccelli del cielo erano fermi. Guardai a terra e vidi posata una scodella e alcuni operai sdraiati intorno, con le mani nella scodella: e quelli che stavano masticando non masticavano più, e quelli che stavano prendendo del cibo non lo prendevano più, e quelli che stavano portandolo alla bocca non lo portavano più, ma i visi di tutti erano rivolti in alto.
Ed ecco alcune pecore erano condotte al pascolo, e non camminavano, ma stavano ferme; e il pastore alzava la mano per percuoterle con il bastone, e la sua mano restava per aria.
Guardai alla corrente del fiume e vidi che i capretti tenevano il muso appoggiato e non bevevano… e insomma tutte le cose, in un momento, furono distratte dal loro corso” (Protovangelo di Giacomo).

“Un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo rapido corso” (Libro della Sapienza).

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 30/12/2019, 1:06

Invero [solo] in questo modo (recarsi presso un Saggio versato nei Veda e realmente stabilito in Brahman allo scopo di realizzare egli stesso la conoscenza di Quello) può essere ammessa, per colui che ha operato il distacco, la [acquisizione della] qualificazione per ascoltare, riflettere e meditare sulla conoscenza dell’intimo ātman e non altrimenti mentre, da tale realizzazione del Brah­man come intimo ātman, l’ignoranza, che è il seme del divenire ciclico e colei che produce l’insorgenza del desiderio e della [conseguente] attività, si estingue in maniera incondizionata».

Shankara, Kena Upaniṣad, Introduzione. Āśram Vidyā.

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Pensiero del Giorno

Messaggio da cannaminor » 01/01/2020, 23:34

"Il Fuoco si genera e si nutre col Fuoco ed è figlio del Fuoco, per questo occorre che ritorni al Fuoco, sì che non tema il Fuoco" (Nicolas Flamel).

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 11/01/2020, 16:32

La «grande guerra santa» è la lotta dell’uomo contro i nemici che egli porta in sé, ovverosia contro tutti gli elementi che, in lui, sono contrari all’ordine e all’unità. Né si tratta, tali elementi, di annientarli, poiché essi pure hanno, come tutto ciò che esiste, la loro ragion d’essere e la loro collocazione nell’insieme; ciò che si tratta invece di fare, come dicevamo poco fa, è di «trasformarli» riconducendoli all’unità, in certo qual modo riassorbendoli in essa. L’uomo deve, prima di ogni altra cosa e costantemente, tendere a realizzare l’unità in se stesso, in tutto ciò che lo costituisce, secondo tutte le modalità della sua manifestazione umana: unità nel pensiero, unità nell’azione, e pure, che è forse la cosa più difficile, unità tra il pensiero e l’azione. È però importante osservare che, per quanto riguarda l’azione, ciò che conta essenzialmente è l’intenzione (niyyah), giacché è questo il solo elemento che dipenda interamente dall’uomo, senza che sia influenzato o modificato dalle contingenze esteriori, come sempre sono i risultati dell’azione. L’unità nell’intenzione e la costante tendenza verso il centro invariabile e immutabile sono simbolicamente rappresentate dall’orientamento rituale (qiblah), poiché i centri spirituali terrestri sono in qualche modo le immagini visibili del vero e unico centro di tutta la manifestazione, centro che d’altronde ha, come da noi spiegato, il suo riflesso diretto in tutti i mondi, nel punto centrale di ciascuno di essi, e parimenti in tutti gli esseri, nei quali tale punto centrale è figurativamente indicato come se fosse il cuore, a motivo dell’effettiva corrispondenza che esso ha con quest’ultimo nell’organismo corporeo.


Il simbolismo della croce
cap.VIII, La guerra e la pace
Renè Guenon
edizioni Luni

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 12/01/2020, 12:58

D - Leggendo dei libri sullo yoga si incontrano parole come repressione, soppressione, disciplina e controllo. Che cosa ne pensa di queste espressioni?

JK - Se si pratica lo yoga con l’idea di raggiungere qualcosa, ci si allontana dal proprio centro verso la periferia. Certo lo yoga può produrre uno stato relativamente più rilassato, una mente meno agitata , ma qui è in agguato il rischio di venire ancora più coinvolti nella relazione soggetto-oggetto. Indubbiamente potete sperimentare uno stato di pacifico rilassamento, ma questa pace è ancora uno stato nel quale si entra e dal quale si esce. E’ ancora un oggetto della percezione. E quando ci ci trova di fronte ad un oggetto così sottilmente attraente è molto difficile arrivare alla consapevolezza senza oggetto.

Potremmo dire che lo yoga serve in teoria ma non in pratica, perché se l’aspirante si fissa sull’oggetto e viene completamente sedotto dalla sua dolcezza questa è in un certo senso una cosa tragica. Ed è ciò che accade sempre quando si segue un cammino per realizzare uno scopo. Lo yoga, come ogni altra tecnica, dovrebbe essere esercitato soltanto avendo ben chiaro che non vi è nulla da raggiungere. Il cercatore è ciò che egli cerca, e l’idea di raggiungere qualcosa è soltanto una fuga.

Jean Klein

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 19/01/2020, 11:47

Ti prego, ti prego, non preoccuparti,
quante volte devo dirtelo:
non hai altra scelta,
se non quella di essere chi sei e dove sei.

Ikkyū Sōjun

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 21/01/2020, 22:09

"Il dolore, il male, l’errore […] non stanno tuttavia semplicemente accanto alla gioia: già da sempre e per sempre la gioia della verità li contiene in sé stessa come oltrepassati. Come la felicità oltrepassa il passato infelice che essa conserva nella sua memoria. Nel sottosuolo più profondo della nostra esistenza noi siamo la Gioia della verità”.

"Poiché tutto è eterno, il variare è il farsi innanzi via via degli eterni".

"Chi disprezza un pelo della barba disprezza il Tutto".

Emanuele Severino R.I.P.

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 24/01/2020, 16:10

"È chiamato predisposizione (vāsanā) l'accettare una cosa, senza indagare cause ed effetti, in seguito a una sua insistita evocazione.
O Rāma, rapidamente si diventa, completamente dimentichi di ogni altra cosa, quello che con grande intensità si è evocato.
Ciò che un tale uomo, schiavo delle predisposizioni, vede, egli s'illude sia reale.
Per il potere impetuoso dele predisposizioni ogni cosa perde il suo vero aspetto ed egli, che ha la vista annebbiata come fosse ebbro, le vede tutte in modo falsato1".


Un esempio generale di ciò è costituito dall'attaccamento (abhiniveśa) degli esseri viventi per il proprio paese, i propri costumi, la propria famiglia, la propria religione (dharma), la propria lingua, certe espressioni corrette o scorrette in essa presenti, ecc.

La liberazione in vita, Jīvanmuktiviveka
Vidyāraṇya
a cura di Roberto Donatoni
edizioni Adelphi



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1. Laguyogavāsiṣṭha, V, 10, 48-51
II edizione riveduta, Nirṇaya Sāgar Press, Bombay 1937

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cannaminor » 27/01/2020, 17:58

«E troverai alla sinistra delle case di Ade una fonte, e accanto ad essa un bianco cipresso dritto: a questa fonte non accostarti neanche nelle vicinanze. Ne scorgerai un'altra, fredda acqua che zampilla dalla fonte di Mnemosine; però davanti ad essa stanno i custodi. Parla loro: Sono figlio di Cielo stellante e di Terra, la mia stirpe è Celeste e ciò sapete anche voi. Ho sete e muoio, datemi subito la fredda acqua che scorre dalla fonte di Mnemosine. Essi ti lasceranno bere dalla fonte divina, e in seguito tu vivrai con gli altri eroi.»
(Laminetta di Petelia).

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da ortica » 04/02/2020, 14:52

Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?

Lc 24, 32.

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cielo » 12/02/2020, 9:37

«Occorre molta attenzione per schivare quegli eruditi che, pieni di sapienza mal digerita, si propongono come guide senza avere ancora affrontato se stessi. Costoro saranno sempre pronti a dire come ci si deve comportare, sempre pronti a condannare o ad assolvere secondo il proprio intendimento morale.
Difficile vedere un Maestro che condanni o che non accetti ognuno come evento nella manifestazione.
E spesso, quella che dall'esterno vediamo come condanna nei confronti del discepolo, non è altro che un momento dell'istruzione; per questo è preferibile evitare di valutare qualcuno dal modo in cui il Maestro gli si rivolge.
Perchè giudicare un confratello dal trattamento del Maestro? Chi può sapere di cosa necessiti un individuo sulla strada del Sè? Potrebbe essere un assassino, ma verrà visto come parte dell'Essere e trattato con amore. Potrebbe essere eccelso, ma bisognoso di scendere nella considerazione di sè oppure di sviluppare l'umiltà o chissà cos'altro. In ogni caso non è certo compito del discepolo emulare le azioni del Maestro, quanto piuttosto praticare il suo insegnamento. Se il Maestro dovesse mai punire qualcuno o evitarlo, non è certo compito del discepolo aumentarne la pena, quanto piuttosto cercare di aiutarlo, rasserenarlo, considerato anche che, prima o poi, potrebbe trovarsi nelle medesime condizioni.»

(...)

«Quando non si segue la via dell'autoconoscenza, si crede che il compito del Maestro consista nel proibire determinate esperienze, imponendo quindi rigide regole o difficili esercizi. In realtà l'istruzione diretta è commisurata allo stato coscienziale del singolo. Le sue azioni sono sotto il controllo delle "qualità" (guna) che ne determinano le istanze e il comportamento, pertanto l'istruzione non serve a impedire la manifestazione di queste qualità ma piuttosto porta alla loro rettificazione, conducendo all'equilibrio attraverso un processo di integrazione. Purtroppo il vero discepolo è raro quanto il vero Maestro. Spesso si confonde la fiducia nel Maestro con la mancanza di discriminazione. E' importante distinguere l'insegnamento dalla meta a cui esso conduce. Accade che l'aspirante cerchi di uniformarsi all'istruzione, piuttosto che considerarla un semplice mezzo per conseguire la meta. Ecco che allora nascono comportamenti irrazionali, spesso causati dall'interpretazione personale dell'insegnamento.
Vediamo allora come alcuni ritengano più importante l'alimentazione piuttosto che la retta azione, l'erudizione invece della comprensione, la postura in luogo della meditazione, la teoria superiore alla pratica.»

Satya Sai Baba e il Vedanta Advaita di Prema Dharma - Edizioni I Pitagorici

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