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Pensiero del Giorno

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seva
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Pensiero del Giorno

Messaggio da seva » 06/10/2016, 8:48

Il Pensiero del Giorno è l'argomento apposito dove riportare citazioni da proporre per una riflessione quotidiana. È opportuno usare questo argomento solo per le citazioni. Ove ci fossero delle riflessioni da condividere si apra un altro argomento, lasciando questo libero da dialoghi vari. Le citazioni necessitano non solo il nome dell'autore, ma anche il titolo dell'opera da cui è tratta la citazione e l'editore; per permettere a chi lo desideri di approfondire il tema introdotto dalla citazione.

seva
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Vedanta come indagine interiore

Messaggio da seva » 06/10/2016, 9:26

«L’aspirante discepolo nel Vedānta è chiamato all’indagine interiore ed è lì che scopre i semi del mondo esteriore, le sue cause, le motivazioni, perché nell’unicità dell’essere, trova tutti gli altri esseri individuati: "Io sono davvero tutti gli esseri, e tutti gli esseri sono in me. Questa è Conoscenza. Così niente deve essere respinto, né accettato, né distrutto" (Aṣṭāvakragıtā VI, 4)».

Romain Rolland, La vita di Vivekananda, tratto dalla Presentazione di Bodhananda pag. 13, Edizioni I PItagorici (Opera in stampa).

anam

Banalità del male

Messaggio da anam » 07/10/2016, 16:56

«Quel che ora penso veramente è che il male non è mai radicale, ma soltanto estremo, e che non possiede né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Esso sfida, come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua banalità. Solo il bene è profondo e può essere radicale».

Hannah Arendt
dalla lettera di risposta a Gershom Scholem, a seguito della pubblicazione del reportage sul processo Eichmann (poi pubblicato con il titolo La banalità del male)

in 'Ebraismo e modernità'

anam

Il dolore e il male

Messaggio da anam » 08/10/2016, 22:09

D: Perchè il Samsara è così pieno di dolore e male?

M: E' la volontà di Dio

D: Perchè Dio vuole così?

M: E' imperscrutabile. Nessuna ragione, nessun desiderio, nessuno scopo da perseguire può essere attribuito all’Essere infinito, onnisciente e onnipotente. Dio non è toccato dalle attività che avvengono in Sua presenza. Non ha senso attribuire responsabilità e intenzioni all’Uno, prima che diventasse i molti. Ma la volontà di Dio per il prescritto ordine degli eventi è una buona soluzione all’angosciosa domanda sul libero arbitrio. Se la mente è preoccupata degli eventi futuri, o su quello che abbiamo commesso o omesso, è saggio rinunciare al senso di responsabilità e al libero arbitrio, considerandoci strumento al comando dell’Onnisciente e Onnipotente, e operare e soffrire secondo il Suo volere. Allora Egli si farà carico di tutti i pesi e ci darà la pace.


Ramana Maharshi
Talks, 29

Mauro
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Mauro » 09/10/2016, 9:07

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anam

Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da anam » 16/10/2016, 15:25

"Quello che io vedo nella natura, la sua semplicità, la sua eleganza, mi avvicina all’idea di una mente intelligente ordinatrice dietro, perché la natura è bellissima e anche le leggi fondamentali della fisica sono estremamente esteticamente belle, essenziali e, come diremmo in inglese, compelling, si motivano quasi da sé".

"Non vedo nessuna contraddizione tra scienza e fede: appartengono a due sfere diverse. Saremmo troppo ambiziosi e troppo arroganti se potessimo pensare di spiegare l’origine del mondo. Quello che possiamo fare noi scienziati è andare avanti passettino dopo passettino, e accumulare conoscenza. Ma, come diceva Newton, quello che conosciamo è una gocciolina e quello che non conosciamo un oceano, quindi siamo ben lontani dal rispondere a domande di quel tipo".

Fabiola Gianotti
Direttore generale CERN Ginevra

Mauro
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Mauro » 17/10/2016, 6:30

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seva
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da seva » 19/10/2016, 5:24

«Il Saggio sa che tutte le esperienze nel mondo sono formate solo dal prarabdha e non si preoccupa per le esigenze della sua vita. Sappiate che tutti i bisogni verranno imposti ad ognuno dal prarabdha, che li si voglia o meno».

Ramana Maharshi, Guru Vachaka Kovai 150. Opera composta da Murugunar con parole di Sri Ramana e corretta e sistemata da quest'ultimo. In preparazione. Edizioni I Pitagorici.

seva
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da seva » 21/10/2016, 7:50

«Di fronte a noi vediamo erroneamente un mondo di oggetti per l’incapacità di attenzionare la Realtà, la perfetta Consapevolezza in sé. Questo fa sorgere l’apparenza di un io separato, il veggente».

Ramana Maharshi, Guru Vachaka Kovai 156. Opera composta da Murugunar con parole di Sri Ramana, corretta e sistemata da quest'ultimo. In preparazione. Edizioni I Pitagorici.

yati
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da yati » 24/10/2016, 0:21

R.: Il termine 'testimone' si può applicare quando c'è un oggetto da vedere. Allora vi è dualità. La Verità sta al di là di entrambi. Nel mantra sakshi cheta kevalo nirgunascha [*] la parola sakshi va intesa come sannidhi (presenza), senza la quale non potrebbe esserci nulla. Il sole è necessario alla vita di ogni giorno, eppure non fa parte delle azioni del mondo. Queste però non potrebbero esserci senza il sole che è il testimone di tutte le attività. Lo stesso avviene per il Sé.

(Discorsi con Sri Ramana Maharshi, Talk 466, Vol. II, p. 136.)


[* Svetasvatara Upanisad, VI, 11]

cielo
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cielo » 24/10/2016, 9:13

«Ogni vero dialogo non si svolge tra due individui, ma tra due cuori, tra due coscienze disponibili, tra due menti ricettive, tra due paia di occhi che cercano di comprendersi. Laddove c’è contrapposizione, reazione, fanatismo e superbia non può esserci dialogo e comprensione. Avere una coscienza disponibile non vuol dire trovarsi in condizione passiva o inerziale. Dialogare, nell’accezione tradizionale, significa percorrere una via, un sentiero; significa incontrarsi.
Un altro punto è questo: la verità delle cose sta nelle cose stesse, come la soluzione di un problema sta nella comprensione dello stesso problema; la verità dell’essere sta nell’essere e cercarla fuori dell’essere sarebbe come se tu volessi cercare fuori di te quel vestito che già hai indosso. Ancora: se la verità che emerge dal nostro dialogo non viene vissuta dalla tua coscienza, non potrai risolvere i tuoi problemi conflittuali»

Raphael, Tat Tvam Asi, Edizioni Asram Vidya

cielo
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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da cielo » 29/10/2016, 14:08

Janaka disse: “E' nell'infinito oceano di me stesso che l'arca del mondo naviga sospinta dal suo stesso vento. Io non ne sono turbato.

Se le onde del mondo per loro natura sorgono o scompaiono nell'infinito oceano di me stesso, non acquisto e non perdo niente da questo.

E' nell'infinito oceano di me stesso che l'immaginazione chiamata mondo ha luogo. Io sono immensamente in pace e senza forma, e come tale rimango.

La mia vera natura non consiste negli oggetti, né alcun oggetto esiste in essa, poiché è infinita e purissima. Poiché è senza attaccamenti, senza desideri e in pace, e come tale rimango.

Io sono pura consapevolezza, e il mondo è come lo spettacolo di un mago. Come potrei pensare che vi sia qualcosa da accettare o da rifiutare?”

Astavakra gita 7.1-5 - Riadattamento in italiano a cura di Govinda Das Aghori

seva
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Pensiero del Giorno

Messaggio da seva » 04/11/2016, 6:20

«Colui che, attraverso la perfetta jñāna, scopre come la vita corporea sia irreale e solo mentale, sa che prolungarla porta solo miseria senza alcun beneficio per il jīva.».

Ramana Maharshi, Guru Vachaka Kovai 235. Opera composta da Muruganar con parole di Sri Ramana e corretta e sistemata da quest'ultimo. Opera in preparazione. Edizioni I Pitagorici.

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da seva » 10/11/2016, 8:04

«vivarta: “modificazione apparente”, apparenza, mutamento formale e insostanziale, “trasformazione” fittizia e non reale. Il vivarta designa una modificazione (vrtti), o meglio una possibilità di modificazione, che non tocca l’essenza dell’ente al quale è attribuita, per cui rappresenta un tipo di “errore” conoscitivo come quando si scambia erroneamente la corda per il serpente; pertanto riguarda solo il conoscitore e non il conosciuto. Il vivarta appartiene al piano della sovrapposizione (adhyaropa, adhyasa) o della sovrastruttura mentale proiettiva (adheya, vikalpa) e non a quello del Sostrato (adhara). In altri termini, è pertinente al mondo di “nome-forma” (nama-rupa) e non alla Essenza di “Essere-Coscienza-Beatitudine” (sat-cit-ananda), al divenire-relativo-apparenza (maya) e non all’Assoluto (atman-brahman). Corr. parinama. Cfr. La filosofia indiana vol. II».

Glossario sanscrito. Edizioni Parmenides - Roma.

anam

Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da anam » 11/11/2016, 15:28

Anthem


There is a crack, a crack in everything
That's how the light gets in...



Leonard Cohen

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Blu Jiva » 11/11/2016, 21:10

33State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 34È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!
Vangelo Marco 13,33-37

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 12/11/2016, 8:50

"Ho veduto una sola volta [...] la perfezione che noi collochiamo al di sopra delle stelle, che noi allontaniamo sino alla fine del tempo, questa perfezione l'ho sentita presente. Era là, questo essere supremo, là nella sfera dell'umana natura e delle cose esistenti. Non vi domando più dove essa è: è esistita nel mondo e può tornarvi; vi è soltanto nascosta. Non domando più che cosa essa sia, l'ho veduta, l'ho conosciuta. O voi, che cercate quanto vi è di più alto e perfetto, nella profondità della sapienza, nel tumulto dell'azione, nel buio del passato, nel labirinto del futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza".

(Hölderlin, Iperione)

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Fedro » 13/11/2016, 8:11

"O caro Pan, e tutti voi altri dei che siete in questo luogo.
Concedetemi di diventare bello dentro.
E che tutte le cose che ho di fuori, siano in accordo con quelli interiori. Che possa considerare ricco il saggio.
E che possa avere una quantità di oro quanta nessun altro potrebbe nè prendere e nè portare con sè, se non il temperante."

(Platone, Fedro)

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Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da Blu Jiva » 15/11/2016, 17:23

D – Qualcuno pretende che lo stesso linguaggio sia d’impedimento alla realizzazione, però col silenzio verbale come possiamo comunicare?

R – Anche noi ci siamo espressi in tal senso. Ma, ripetiamo, non bisogna rendere assoluto qualcosa che non può essere di certo assoluto. A livello empirico, manasico, individuale, non possiamo non comunicare con il linguaggio.
Si sa che la parola Īśvara, ad esempio, contiene un preciso stato di essere, una realtà coscienziale. Se ci fermiamo alla semplice espressione verbale abbiamo memorizzato una parola, un concetto che, in verità, servono a ben poco; ma se questa parola la si concepisce come simbolo di un’autentica realtà o “esperienza” di vita, la cosa cambia. Così il linguaggio e, soprattutto, i simboli rappresentano strumenti di realizzazione.


DI LÀ DAL DUBBIO - Raphael [pag. 85 Trasformazione di coscienza e tecniche - Edizioni Åśram Vidyå 1979]

anam

Re: Pensiero del Giorno

Messaggio da anam » 17/11/2016, 19:05

"Lo studio delle scritture e dei testi sacri o di altri libri dello stesso genere, se non è accompagnato dalla volontà di metterli in pratica, dà come risultato una cattiva salute. Se si è falsi nel proprio lavoro, si perde il rispetto verso se stessi.
Per poter digerire qualcosa, occorre prima mangiarla".


Satya Sai Baba e il Vedanta Advaita. Premadharma (Sādhāna, p. 14)
edizioni I Pitagorici

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