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Mascha Kaléko

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cielo
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Mascha Kaléko

Messaggio da cielo » 22/07/2018, 11:51

Dalla lettura di wiki emerge che Mascha Kaléko (Schidlow, 7 giugno 1907 – Zurigo, 21 gennaio 1975) non è da ricordare solo come una poetessa tedesca, ma come una filosofa dell'Essere, non del divenire. La filosofia dell'Essere attiene alla ricerca di sè stessi in sè stessi, mette in evidenza le illusioni della mente che si aggrappa al divenire e al mutevole.
Cerca la Costante, l'Immutabile nel mutevole scorrere del tempo.
Tenta di deviare l'individuo da una strada di mera acquisizione, di alienazione, di esteriorizzazione, di consumismo e sfruttamento del prossimo e di allontanamento dal proprio sè.
Addita una strada di compiutezza e beatitudine che sboccia dal più profondo alveolo del cuore umano.

Con quale Nome dovrei chiamarti?

A ventitrè anni, nel 1929, Mascha pubblicò le prime poesie nel giornale berlinese Querschnitt nelle quali descriveva spaccati di vita della gente comune e ambienti e clima della Berlino dell'epoca.
Negli anni 1933/1934 studiò presso la Reimann-Schule a Berlino, frequentando anche i corsi di scrittura pubblicitaria e promozionale.
Nel 1933 pubblicò l'opera Lyrische Stenogrammheft, della quale il filosofo Martin Heidegger, nel 1959, affermò: "[…] il suo 'Stenogrammheft' dice che lei sa tutto ciò che i mortali devono sapere."
Un riconoscimento di sostanza per una donna, a quei tempi.
A seguire una traduzione personale di una sua poesia.

Solo tu

Il cielo si porta nel cinto di nuvole
La luna ricurva

Sotto la forma di falce
Voglio riposare nella tua mano

Devo fare sempre come vuole la tempesta
Sono un mare senza riva

Ma dal momento che cerchi le mie conchiglie,
Il mio cuore risplende

Disteso sulla mia ragione
Incantato

Forse il mio cuore è il mondo
Pulsante

E si sta a cercare soltanto te
Come dovrei chiamarti?

Nur dich

Der Himmel trägt im Wolkengürtel
Den gebogenen Mond.

Unter dem Sichelbild
Will ich in deiner Hand ruhn.

Immer muß ich wie der Sturm will,
Bin ein Meer ohne Strand.

Aber seit du meine Muscheln suchst,
Leuchtet mein Herz.

Das liegt auf meinem Grund
Verzaubert.

Vielleicht ist mein Herz die Welt,
Pocht -

Und sucht nur noch dich -
Wie soll ich dich rufen?


Immagine

ortica
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Re: Mascha Kaléko

Messaggio da ortica » 22/07/2018, 13:00

Una grandissima, a me sconosciuta fino a questa mattina, quando l'ho incontrata grazie alla condivisione di Fedro.
Non sapevo dell'apprezzamento di Heidegger, che non conta poi tanto per me poichè i pomposi filosofi d'Occidente quasi mai trovano risonanza nel mio cuore.

Grazie anche a te per la condivisione di quest'altra meravigliosa opera.
La verità non ha nome, nè volto, nè tempo, nè spazio.
È incisa a fuoco nell'intimo dell'intimo di ogni essere umano, solo che è quasi sempre offuscata.
Fluisce limpida talora dal cuore del poeta e della poetessa, che ne ha avuto esperienza semplicemente vivendo.

cielo
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Re: Mascha Kaléko

Messaggio da cielo » 23/07/2018, 18:21

ortica ha scritto:
22/07/2018, 13:00
(...)
La verità non ha nome, nè volto, nè tempo, nè spazio.
È incisa a fuoco nell'intimo dell'intimo di ogni essere umano, solo che è quasi sempre offuscata.
Fluisce limpida talora dal cuore del poeta e della poetessa, che ne ha avuto esperienza semplicemente vivendo.
Il lavoro è proprio quello di pulire bene il fondo del bicchiere, in modo che possa riempirsi di acqua fresca.
Sgorgata da una testimonianza offerta senza aspettative, fluendo nella Corrente.

cielo
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Iscritto il: 01/10/2016, 20:34

Mascha Kaléko- Ricetta

Messaggio da cielo » 13/08/2018, 13:45

RICETTA

Scaccia la paura
e la paura della paura.
Per qualche anno le cose basteranno.
Il pane nel cassetto
e il vestito nell’armadio.

Non dire mio.
Hai preso le cose solo in prestito.
Vivi nel tempo e capisci
che poche cose ti servono.
Accasati.
E tieni pronta la valigia.

È vero quello che dicono:
ciò che deve succedere, succederà.
Non andare incontro alla pena.
E quando arriva,
guardala tranquillamente.
È effimera come la felicità.

Non aspettare nulla.
E abbi cura del tuo segreto.
Anche il fratello tradisce
se si tratta di te o di lui.
Prendi la tua ombra
come compagna.

Scopa bene la tua stanza.
E saluta il tuo vicino.
Aggiusta il recinto
e anche il campanello alla porta.
Tieni aperta la ferita dentro di te
sotto il tetto delle cose che passano.

Strappa i tuoi piani. Sii saggio
e credi nei miracoli.
Sono iscritti da tanto tempo
nel grande piano.
Scaccia la paura
e la paura della paura.

Mascha Kaleko

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