Nostalgia? No, non è lontano. Nel qui ed ora c'è l'istante, e nell'istante il Tutto.
[non credetemi, sono più le volte che non ci riesco a non cadere nella malinconia disfattista di quelle in cui ci riesco. E' solo una finta per farmi coraggio da sola]
PS: Salvatore Mannuzzu è strepitoso, al mio sentire.
I legami che ci trattengono.Proseguo lo studio del Vedanta perché mi sta indicando il sentiero della Conoscenza attraverso l'introspezione e l’accettazione di ciò che sono, qui e ora. Avere dei riferimenti qualificati nella testimonianza dei capisaldi della Tradizione metafisica universale e unica, e dei compagni di viaggio per confrontarsi e condividere, è un sostegno di cui ancora necessito e pure una grande fortuna di cui sono costantemente grata.
Sto imparando che solo attraverso l'eliminazione del senso dell'io e del mio si può tendere verso una conoscenza superiore (spirituale), l’unica che ci possa liberare dai legami che ci trattengono impedendoci di sperimentare la piena felicità dell’Essere, Quello che è e non diviene.
tratto da presentazione di cielo
Sono trascorsi un anno, cinque mesi e più o meno cinque giorni dall'Evento, e quell'evento, quella Morte, che è solo mancanza, ma non perdita, è diventato il fulcro della ruota, il luogo a cui fare ritorno, diceva Sri Ramana, la luce in fondo al cuore, pulsante, che non cessa quando viene deposto l'involucro e che se la cerco la trovo, in questa oscurità, a rischiarare i passi sul cammino. E' come il respiro, è sempre con me. E quando morirò sarà il pulsare ritmico dell'Essere che mi accoglie e si riprende il ritmo del sogno nel sonno. Essendo nella veglia col corpo grossolano ne ho scarsa consapevolezza, inchiodata alla Croce, quasi sempre. La mente è sempre assai vorace e ama desiderare, nel suo obnubilamento altalenante. Ma se tace...è' così bello dormire...riposarsi nel nulla. Su un petalo di loto in un mare di latte...
Una Luce incausata, che non scalda e non raffredda. Imperitura.
Ci si inchina ai Piedi del Guru, e si pone la fronte sulla terra, perchè la sua luce è sfolgorante, e potrebbe bruciare i neuroni per corto circuito, inceneriti dal piede di Shiva che danza sulla nostra testa.
E se sbagliamo il passo la sofferenza è travolgente: Shiva è il Distruttore.
Mahakala che sfila i fiori dalla Ghirlanda.
E le sue dita anche se delicate sono fatte di fuoco e affilate come il ghiaccio.
Contare i giorni è come contare le pecore, serve a poco, stordirsi e dormire per far smettere la scimmia che salta in modo sconclusionato e sgraziato.
Quanta pochezza, ahimè, mostra la luce in fondo al cuore.
Quanta polvere, ragnatele...scarafaggi...
Meglio recidere i fili della memoria con una lama affilata e iniziare a srotolare il bozzolo di seta e liberare quel povero bruco che pensa sempre di aver mangiato la foglia e invece è imprigionato nel suo bozzolo.
Come diceva un fratello di per-corso, l'incontro con la Tradizione, è l'inizio della fine, oppure, mi domando ora io, la fine dell'inizio (che non è male, pare un koan, lascia perplessi), o la coincidenza tra i due...nè fine nè inizio: in talquando...chissà, mi pare più adeguata e rispondente al contesto che immagino quando provo a creare un aldiquà e un aldilà.
Una coincidenza per risonanza, pura, come una fiammella nella notte. Chi la accende? Questa è sempre una bella domanda.
Infine per grazia o altro, il “conosci te stesso” ha portato ad incontrare la Tradizione, e con essa e per essa lo Sthitaprajna, e così l’inizio della fine.
lo Sthitaprajna è sempre in talquando, noi persi nei nostri sogni, viaggiando carichi di bagagli, sempre troppi.
Rendo omaggio all'Auriga, con tutto il cuore, e la fronte sul pavimento.
Seva, in questo forum, salutando un amico che aveva lasciato il corpo:
Sono orgoglioso di avere avuto la grazia di affiancarci per un tratto del cammino; di questo posso solo che essere grato. lo immagino già all'opera dall'altra parte novello auriga, intento ad accompagnare chi necessita di ausilio.
Shanti
Kkienn
PS: per un po' tornerò a contare le pecore e a filare il filo di seta. Buona estate a tutti gli amici qui presenti, in lettura e scrittura.
He Tu: la Mappa del Fiume Giallo