Om
Sahana vavatu
sahanau bhunaktu
Saha viryam kara va vahai
Tejasvinava dhi tamastu ma
vidvisha vahai
Om Shanti, Shanti, Shantihi
Qual è il suo vero significato?
"Muoviamoci tutti insieme;
siamo felici insieme;
agiamo insieme all'unisono;
Viviamo in armonia ed in comunione reciproca..."
In questi giorni ho ricevuto da tre persone delle riflessioni sul fatto che:
- questo forum è morto e si potrebbe fargli un funerale ufficiale,
- o ci si mette la faccia ed il cuore nel rispondere, oppure davvero è meglio lasciar perdere, perchè oramai la gente, ma come del resto sempre è stato, non gliene frega niente di letteratura e frasi riportate, vuole parlare con delle persone vere che parlano in prima persona per loro esperienza e testimonianza e non ripetendo a pappagallo le esperienze e autorità altrui
- ogni giorno il forum viene aperto nella speranza e attesa che qualcuno scriva qualcosa.
Così, a fronte di queste "coincidenze significative" (il tre è un numero "perfetto") provo a fare uno sforzo e scrivere qualcosa, anche se il silenzio a cui mi riferisco nel titolo è pervasivo, nel senso che non c'è comunicazione in senso lato in questo periodo, non ci sono spazi riservati in cui si scambia. Il silenzio è oggettivo, pesante, evidente. C'è qualche scambio a due, ogni tanto.
Non sta a certo a me scandagliare le motivazioni sottese a questo momento silenzioso e vuoto di stimoli e ispirazione a scrivere non solo per me evidentemente, ma ho colto la voce interiore che mi ha spinto ad aprire il 3d con lo shanti mantra, che viene riportato come apertura e chiusura della Taittiriya upaniṣad ed è presente anche nel Rig Veda (191, 4). Nel mantra si marca l'importanza di crescere insieme affrontando uno "studio luminoso", senza dispute.
Quello che evidentemente abbiamo fatto insieme è di "tagliare la testa al toro", ossia stando tutti zitti abbiamo trovato il modo più semplice per non lasciare che alcun conflitto o malvagità disturbi questo stare insieme.
Uno stare insieme che però evidentemente non permette di acquisire alcun vigore interiore.
Lo shanti mantra tradizionale è un mantra molto antico che viene usato solitamente per introdurre un momento collettivo, ad esempio viene usato prima di tenere una conferenza al pubblico, per creare quello stato di intima unione in cui chi apre un momento di condivisione si possa offrire in fratellanza ed umiltà e unirsi a coloro che ascoltano.
Il mantra viene tradotto in varie formule, simili alla radice ma un po' diverse nell'impostazione. In alcune si fa riferimento a "noi due" e in altre si introduce il concetto di "insieme". E' logico che l'insieme parte sempre da "un noi due" che poi diventa noi 3, noi quattro eccetera.
Possa [Quello] proteggerci entrambi!
Possa nutrirci entrambi!
Che noi due si possa acquisire insieme il vigore [spirituale]!
Che lo studio da parte di noi due sia luminoso!
Che tra noi due non si debba mai disputare!
Om! Śantiḥ Śantiḥ Śantiḥ!
(Mantra di chiusura della Taittirīya Upaniṣad con il commento di Śaṇkara (Traduzione dal sanscrito, presentazione e note a cura del Gruppo Kelala, edizioni Aram Vidya, ora Parmenides)
Sai Baba ha più volte aperto i suoi discorsi con lo shanti mantra e l'ha così tradotto e commentato:
“Muoviamoci insieme, cresciamo insieme, promuoviamo insieme la conoscenza che abbiamo acquisito.
Non lasciamo che alcun conflitto o malvagità disturbi questo stare insieme.
Pace, pace, pace."
(..)
Che grande mantra! e quale nobiltà di sentimenti in esso! Ma anche un mantra di idee così ampie è stato interpretato successivamente in senso limitato.
Così non si riesce a raggiungere nemmeno un millesimo del senso di uguaglianza e di amicizia condiviso nei tempi antichi.
Il significato della parola "Veda" è connesso con quello di "pienezza", che, come insegnano i Veda, raggiunge ogni cosa. Se ci sono equivoci è perché l'umanità non ha capito e non ha sentimenti umani nel senso proprio del termine.
(...)
Perché [pace] Shanti viene ripetuta tre volte?
La prima è per il piano del corpo fisico, la seconda per quello mentale e la terza per quello dell’anima.
Bisognerebbe essere in pace su tutti e tre i piani, quello fisico, quello mentale e quello spirituale.
[Sai Baba, Discorso 23.11.1995 tratto da Mother Sai Edizione speciale 6° Conferenza mondiale, anno VII N.7 e discorso del 3 ottobre 1989 (sul web)]
Concluderei queste prime riflessioni dal silenzio evidenziando che personalmente, nella mia esperienza, ho trascorso molti anni in cui sentivo forte l'esigenza di condivisione e dunque scrivevo e scrivevo sugli spazi web che Qualcuno aveva aperto e sostenuto con costante impegno e propria testimonianza anche per me, pellegrina tra altri pellegrini. L'interazione mi ha aiutato a crescere, a studiare, a capire e imparare e forse è per questo che anche io ho la speranza di poter leggere e scambiare anxcora qui.
Ora però quell'esigenza di condivisione la sento molto meno, è quasi azzerata. Condivido volentieri se altri manifestano il desiderio di farlo, di mio sento poche istanze.
Comunque oggi ci ho provato.
Vi saluto, spero che riusciremo a muoverci insieme da qualche parte.