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Seva e xuto, considerazioni.

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cannaminor
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Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da cannaminor » 09/05/2017, 15:38

Seva e xuto sono nickname di servizio, che, senza identificare alcuno, vengono indossati dai membri del gruppo Editrice per svolgere tutte le diverse le funzioni di gestione del forum, ivi compresa quella di portare all'attenzione le parole dei riferimenti riconosciuti in questo luogo, quali semi di riflessione.
Semi di riflessione che ognuno riflette per sè (e dio per tutti), o che potrebbero e forse dovrebbero, anche, trovare una condivisione tra fratelli e sorelle che però, a tutt'oggi, fatico a vedere esternare e praticare? Domanda aperta (e senza alcun fine provocatorio, a scanso di equivoci e malintesi).

Mauro
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 11/05/2017, 10:54

cannaminor ha scritto:
09/05/2017, 15:38

Semi di riflessione che ognuno riflette per sè (e dio per tutti), o che potrebbero e forse dovrebbero, anche, trovare una condivisione tra fratelli e sorelle che però, a tutt'oggi, fatico a vedere esternare e praticare? Domanda aperta (e senza alcun fine provocatorio, a scanso di equivoci e malintesi).
La mancanza di risposta a questa tua domanda è essa stessa una risposta.

scriba
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 12/05/2017, 7:35

Mauro ha scritto:
11/05/2017, 10:54

La mancanza di risposta a questa tua domanda è essa stessa una risposta.
Ma è quella sbajata.

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Mauro
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 12/05/2017, 8:13

Semi di riflessione che ognuno riflette per sè (e dio per tutti), o che potrebbero e forse dovrebbero, anche, trovare una condivisione tra fratelli e sorelle che però, a tutt'oggi, fatico a vedere esternare e praticare?
Meglio essere figli unici, cannaminor.

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cannaminor
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da cannaminor » 13/05/2017, 7:34

scriba ha scritto:
12/05/2017, 7:35
Mauro ha scritto:
11/05/2017, 10:54

La mancanza di risposta a questa tua domanda è essa stessa una risposta.
Ma è quella sbajata.
E invece quella giusta qual'è?

scriba
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 13/05/2017, 9:05

cannaminor ha scritto:
13/05/2017, 7:34
scriba ha scritto:
12/05/2017, 7:35
Mauro ha scritto:
11/05/2017, 10:54

La mancanza di risposta a questa tua domanda è essa stessa una risposta.
Ma è quella sbajata.
E invece quella giusta qual'è?

Per quella degli altri non so.
Per me, se fai fatica a vedermi praticare ed esternare è perché sto lavorando. Devo lavorare per la famiglia, e voglio studiare.
E devo trovare momenti il più possibile lunghi di silenzio. Il silenzio comprende il silenzio dai mezzi informatici: internet è rumore. Ho bisogno di trovare momenti di presenza, di non avere la mente ingombra di notizie o di discorsi. Hanno un effetto centrifugo che al momento cerco di evitare: mi allontanano da quello che mi importa davvero, dalla mia priorità.
Chiederai qual è la mia priorità: non lo so, ma è nel silenzio, non è nei discorsi. E' in ogni processo che mi permette un'attenzione stabile e costante, senza movimenti bruschi e dispendi inutili di energia. Per esempio leggere un libro, stare mezz'ora con la mente solo su quello, questa è un'attività che preferisco rispetto al movimento di un forum, dove vieni tirato di qua e di là a seconda della piega che prende il discorso.
Abbiate pazienza, non ho la maturità necessaria per riuscire a mantenermi sempre stabile anche nei movimenti agitati di un forum.

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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 13/05/2017, 9:27

Nella mia esperienza ho imparato questo: che il vero silenzio è interiore.
Se si sta in silenzio ma dentro c'è un tumulto (e chi non ha questo tumulto, soprattutto coloro che partecipano a forum come questo, che dovrebbe porre al centro la radice del malessere esistenziale?), non si è risolto nulla.
Meglio farlo sgorgare all'esterno e scoprire che il medesimo tumulto è condiviso da altri.
Non credo che qui si cerchi "stabilità" se non c'è.
Qui si dovrebbe offrire ciò che si ha (dentro, non fuori).
Altrimenti è solo infingimento. Un inganno a sè stessi, soprattutto, al netto di tutti i "semi di riflessione" che ci si può ostinare di postare.

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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 13/05/2017, 9:53

Mauro ha scritto:
13/05/2017, 9:27
Nella mia esperienza ho imparato questo: che il vero silenzio è interiore.
Se si sta in silenzio ma dentro c'è un tumulto (e chi non ha questo tumulto, soprattutto coloro che partecipano a forum come questo, che dovrebbe porre al centro la radice del malessere esistenziale?), non si è risolto nulla.
Meglio farlo sgorgare all'esterno e scoprire che il medesimo tumulto è condiviso da altri.
Non credo che qui si cerchi "stabilità" se non c'è.
Qui si dovrebbe offrire ciò che si ha (dentro, non fuori).
Altrimenti è solo infingimento. Un inganno a sè stessi, soprattutto, al netto di tutti i "semi di riflessione" che ci si può ostinare di postare.
Dipende.
In piena sincerità, non sento di avere un tumulto, tutt'altro. Forse per questo non sento il bisogno di farlo sgorgare. Il tumulto c'è stato quando ero più giovane e credo di averlo espresso in molte maniere. Quello che sento e vedo adesso è diverso, sono assenze, vuoti, che ho bisogno di esplorare, conoscere, digerire, ecc.
Praticamente, non ho niente da dire.

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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 13/05/2017, 10:00

Praticamente, non ho niente da dire
Ok, cos'è allora che ti ha impulsato di postare la battuta di "Quelo"?

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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 13/05/2017, 10:04

Mauro ha scritto:
13/05/2017, 10:00
Praticamente, non ho niente da dire
Ok, cos'è allora che ti ha impulsato di postare la battuta di "Quelo"?
Rettificare un'inferenza errata. Anche perché sembrava che quell'inferenza procurasse dispiacere.

Mauro
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 13/05/2017, 10:16

scriba ha scritto:
13/05/2017, 10:04
Mauro ha scritto:
13/05/2017, 10:00
Praticamente, non ho niente da dire
Ok, cos'è allora che ti ha impulsato di postare la battuta di "Quelo"?
Rettificare un'inferenza errata. Anche perché sembrava che quell'inferenza procurasse dispiacere.
"Rettificare" una "inferenza errata" con un'altra inferenza? Interessante. Forse la migliore "rettifica" alla mia inferenza sarebbe stata rispondere semplicemente alle domande poste da cannaminor.

scriba
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 13/05/2017, 10:39

cannaminor ha scritto:
09/05/2017, 15:38
Seva e xuto sono nickname di servizio, che, senza identificare alcuno, vengono indossati dai membri del gruppo Editrice per svolgere tutte le diverse le funzioni di gestione del forum, ivi compresa quella di portare all'attenzione le parole dei riferimenti riconosciuti in questo luogo, quali semi di riflessione.
Semi di riflessione che ognuno riflette per sè (e dio per tutti), o che potrebbero e forse dovrebbero, anche, trovare una condivisione tra fratelli e sorelle che però, a tutt'oggi, fatico a vedere esternare e praticare? Domanda aperta (e senza alcun fine provocatorio, a scanso di equivoci e malintesi).
Mauro ha scritto:
13/05/2017, 10:16
scriba ha scritto:
13/05/2017, 10:04
Mauro ha scritto:
13/05/2017, 10:00
Praticamente, non ho niente da dire
Ok, cos'è allora che ti ha impulsato di postare la battuta di "Quelo"?
Rettificare un'inferenza errata. Anche perché sembrava che quell'inferenza procurasse dispiacere.
"Rettificare" una "inferenza errata" con un'altra inferenza? Interessante.
Non era un'altra inferenza, dato che riguardava le mie ragioni, non quelle di altri.
Forse la migliore "rettifica" alla mia inferenza sarebbe stata rispondere semplicemente alle domande poste da cannaminor.
Scusa, dimenticavo che prima di dire qualsiasi cosa bisognerebbe sempre chiedere a te cosa e come dirlo.

Mauro
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 13/05/2017, 10:54

Il mio era un suggerimento.
Invece tu puoi "rettificare" liberamente le "inferenze errate" altrui?
Ancora più interessante.

scriba
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 13/05/2017, 12:27

Mauro ha scritto:
13/05/2017, 10:54
Il mio era un suggerimento.
Invece tu puoi "rettificare" liberamente le "inferenze errate" altrui?
Ancora più interessante.
Ripeto: ho rettificato un'inferenza che riguardava il mio agire o non agire.
Se qualcuno, senza conoscere te e il tuo stile di vita, pensasse che scrivi in un forum perché sei un nullafacente sedentario, non ti sembrerebbe giusto chiarire che non è così?

Mauro
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 13/05/2017, 13:39

Qualcuno ha fatto forse affermazioni sul tuo specifico, perché tu sentissi l'esigenza di "rettificare" con la battuta di Quelo?

scriba
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da scriba » 13/05/2017, 18:42

Mauro ha scritto:
13/05/2017, 13:39
Qualcuno ha fatto forse affermazioni sul tuo specifico, perché tu sentissi l'esigenza di "rettificare" con la battuta di Quelo?
Forse non nel mio specifico, ma nel mio generico sì:
Semi di riflessione che ognuno riflette per sè (e dio per tutti), o che potrebbero e forse dovrebbero, anche, trovare una condivisione tra fratelli e sorelle
Non sono anche io tra quei fratelli e sorelle?

La battuta mi è scappata per stupidera, in risposta a te che so che hai anche senso dell'umorismo, ma nella sostanza diceva quello che ho poi chiarito a Namarupa, che ha fatto bene a chiedere visto che non si capiva.

Che il mio errore sia spesso la troppa sintesi lo so.

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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 13/05/2017, 19:29

Ti ho sollecitata per farti tirare fuori quello che poi hai detto.
Non è vero che non hai niente da dire, secondo me.
Si, la battuta di Quero era simpatica ma poteva avere diverse interpretazioni, per quello ti avevo chiesto.

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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da cannaminor » 14/05/2017, 9:05

cannaminor ha scritto: Semi di riflessione che ognuno riflette per sè (e dio per tutti), o che potrebbero e forse dovrebbero, anche, trovare una condivisione tra fratelli e sorelle che però, a tutt'oggi, fatico a vedere esternare e praticare? Domanda aperta (e senza alcun fine provocatorio, a scanso di equivoci e malintesi).
scriba ha scritto: Per quella degli altri non so.
Per me, se fai fatica a vedermi praticare ed esternare è perché sto lavorando. Devo lavorare per la famiglia, e voglio studiare.
E devo trovare momenti il più possibile lunghi di silenzio. Il silenzio comprende il silenzio dai mezzi informatici: internet è rumore. Ho bisogno di trovare momenti di presenza, di non avere la mente ingombra di notizie o di discorsi. Hanno un effetto centrifugo che al momento cerco di evitare: mi allontanano da quello che mi importa davvero, dalla mia priorità.
Chiederai qual è la mia priorità: non lo so, ma è nel silenzio, non è nei discorsi. E' in ogni processo che mi permette un'attenzione stabile e costante, senza movimenti bruschi e dispendi inutili di energia.
Ho parlato di condivisione, di esternare e praticare una condivisione - una condivisione che trova il suo contenuto sulle riflessioni scaturenti dai semi di riflessione benevolmente postati sul forum - di questo parlavo in merito a condivisione e condividere tra fratelli e sorelle qui su questo forum.

Certo che se questo forum deve essere vissuto e praticato solo come rumore e polemica e contrapposizione, perde di ogni senso e significato spirituale. Non credo sia questo il senso originale che si era voluto per questo forum. Secondo mio pensiero il senso di questo forum doveva essere quello di un luogo di condivisione tra aspiranti. Un luogo in cui si potesse dialogare (ed uso il termine dialogare nella sua accezione originaria del termine) tra spiranti in cammino. La scelta e la differenza tra l'essere quanto appena detto ed invece un luogo di rumore, polemica, contrapposizione manasica dipende solo ed unicamente (è responsabilità ) dei singoli utenti che ne praticano e partecipano. Di nessun'altro.
scriba ha scritto: Per esempio leggere un libro, stare mezz'ora con la mente solo su quello, questa è un'attività che preferisco rispetto al movimento di un forum, dove vieni tirato di qua e di là a seconda della piega che prende il discorso.
Abbiate pazienza, non ho la maturità necessaria per riuscire a mantenermi sempre stabile anche nei movimenti agitati di un forum.
Tornando all'esempio di partenza di questo tread, se si postano dei "semi di riflessione" su un forum, quindi in ovvia ed evidente intenzione di lettura per gli altri utenti del forum, penso o almeno a me viene da pensare che le riflessioni che quei semi dovrebbero germogliare, sarebbe bello ed auspicabile che fossero condivise (condivise in clima di dialogo, di apertura di cuore) tra gli utenti stessi del forum che le leggono, e non che rimanessero cosa privata e personale (seppur perfettamente legittima) come nella lettura di un libro a casa propria come porti di esempio.

Voglio dire scriba, che a leggere un libro, un testo sacro, o le parole di un maestro su cui riflettere e meditare nella privacy della nostra stanza, siamo sempre in tempo e nessuno ci può mai togliere e venir meno di questa possibilità.

Ma se si mette su un forum, quindi un luogo, peraltro pubblico e di pubblico accesso, in cui e di cui partecipano più persone, auspicabilmente dei supposti aspiranti, forse sarebbe utile e sensato condividere su questo forum qualcosa di sè, le proprie riflessioni, i propri pensieri, la propria anima. Condividere, ovvero porgere all'altrui lettura ed attenzione se stessi, la propria interiorità e esseità, le proprie riflessioni e pensieri, e quindi darsi una reciproca opportunità di comprensione di sè.

Non mi pare che stia dicendo nulla di strano nè di nuovo, quindi quei famosi semi di riflessione che così benevolmente vengono postati, visto che siamo su un forum e non su un sito di sola lettura, forse sarebbe utile che venissero condivisi nelle loro germoglianti riflessioni su di essi. Altrimenti invece di un forum si faceva un sito (che peraltro c'è) dove postare tutti i semi di riflessione che si volevano con nessuna aspettativa di replica e risposta (leggasi condivisione). Questo forum nasce proprio, tra l'altro in gemellaggio col sito vedanta, proprio per questo, per dare voce agli utenti in lettura del sito (e del forum), di poter dialogare-condividere tra di loro. Altrimenti viene meno la sua stessa funzione, senso e scopo. Allora ci tenevamo solo il sito, su cui postare di tutto e di più, e nessun forum su cui condividere e dialogare quanto postato sul sito.

Mauro
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da Mauro » 14/05/2017, 10:05

Quando ho scritto che "nessuna risposta è di per sè una risposta", e quanto scritto da scriba lo ha, secondo me, confermato, è che lo stare in silenzio in questo forum non corrisponde al raggiungimento della "pax profunda".
Un forum come questo è per tirare fuori e confrontare gli elementi che noi tutti abbiamo, fuori o dentro di noi, che ci impediscono di godere di questa "pax profunda".

Quindi il silenzio su questo forum non è vero silenzio. È un ritrarsi dalla possibilità di confronto per paura (come afferma scriba) della conflittualità, di essere strattonato da una parte o dall'altra.
Ma, a mio avviso, è soprattutto paura di specchiarsi nella propria immondizia, cosa che avviene nel confronto.

Allora è più agevole e comodo postare "semi" altrui e rimanere in silenzio, crogiolandosi nelle belle frasi ad effetto dei maestri antichi e moderni, evitando di scontrarcisi, come avviene quasi sempre quando ci scontriamo, nella vita di tutti i giorni, tra buone intenzioni e realtà dei fatti.

cielo
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Re: Seva e xuto, considerazioni.

Messaggio da cielo » 14/05/2017, 15:22

Mauro ha scritto:
14/05/2017, 10:05
Quando ho scritto che "nessuna risposta è di per sè una risposta", e quanto scritto da scriba lo ha, secondo me, confermato, è che lo stare in silenzio in questo forum non corrisponde al raggiungimento della "pax profunda".
Un forum come questo è per tirare fuori e confrontare gli elementi che noi tutti abbiamo, fuori o dentro di noi, che ci impediscono di godere di questa "pax profunda".

Quindi il silenzio su questo forum non è vero silenzio. È un ritrarsi dalla possibilità di confronto per paura (come afferma scriba) della conflittualità, di essere strattonato da una parte o dall'altra.
Ma, a mio avviso, è soprattutto paura di specchiarsi nella propria immondizia, cosa che avviene nel confronto.

Allora è più agevole e comodo postare "semi" altrui e rimanere in silenzio, crogiolandosi nelle belle frasi ad effetto dei maestri antichi e moderni, evitando di scontrarcisi, come avviene quasi sempre quando ci scontriamo, nella vita di tutti i giorni, tra buone intenzioni e realtà dei fatti.
Non mi è chiaro cosa intendi con "paura di specchiarsi nella propria immondizia, cosa che avviene nel confronto".
Ci sono anche confronti che arricchiscono, fanno pensare, stimolano la curiosità e la voglia di imparare e approfondire qualcosa che l'altro ha tratteggiato, come esperienza e idea personale.
Certo, concordo che confrontarsi non è facile, bisogna almeno avere qualche punto comune da cui partire. Delle esperienze condivise.
Un forum di vedanta presuppone che il frequentatore sia avvezzo a conoscere almeno il significato, se non proprio l'esperienza, dell'auto indagine, del ritiro dei sensi per scoprire nell'interiore quella forza che spesso, se non sempre, cerchiamo all'esterno da noi, sotto forma di parole di Verità, istruttori, esercizi, formule, rimedi, murti da adorare.
Indubbiamente incontrarsi non è facile, richiede spietatezza verso sè stessi. In questo concordo con te.
Ma data la spietatezza, il dvesha, che respinge l'immondizia, diamo anche il raga, che fa scoprire la similitudine, attrae nell'armonia per accordatura degli strumenti. Ognuno il proprio.

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