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NowHere
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Eureka!

Messaggio da NowHere » 27/02/2017, 6:32

Siccome giorni fa si parlava del risveglio della consapevolezza alla realtà di se stessa come un "Eureka!", ho ritrovato questo bellissimo passo che a mio avviso esprime questa auto-scoperta.

La propria coscienza è una limpidezza priva di movimenti. La chiara luce della consapevolezza di sé è vuota, [perciò] è il corpo della realtà: come il sole che sorge nel cielo privo di nubi e terso, essa conosce ogni cosa in modo chiaro, ma senza alcun concetto. Gran differenza passa tra il comprenderla e il non comprenderla.
Incredibile! Questa chiara luce, non nata sin dal principio e naturale, è la consapevolezza, il giovane bimbo senza padre né madre. Non prodotta da nessuno, è il sentire spontaneo. Senza aver sperimentato la nascita, non ha da morire. Incredibile! Benché risplenda direttamente, non c’è l’osservatore. Benché si vaghi nella trasmigrazione, essa non diventa una cosa cattiva. Benché si ottenga l’illuminazione, essa non diventa una cosa buona. Incredibile! Benché esista dappertutto, non la si comprende. [Sebbene sia] la meta, la si tralascia sperando in un’ altra. Benché sia noi stessi, la si ricerca altrove. Meraviglioso! Questa consapevolezza dell’ attimo presente, indeterminabile e chiara, è proprio l’estrema sommità di tutti i modi di vedere.
Senza un’immagine come supporto, onnipresente, svincolata dalla mente, è proprio l’estrema sommità di tutte le meditazioni.
Questa condizione inalterata di rilassamento senza alcun attaccamento è proprio l’estrema sommità di tutte le condotte.
Questo stato naturale, realizzato sin dal principio e per nulla ricercato, è proprio l’estrema sommità di tutte le mete.


Tratto da Padmasambhava, Rigpa, a cura di Giuseppe Baroetto, in http://www.sangye.it/altro/?p=4757

Buona giornata e Namasté a tutti

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