La sua versione è considerata "puro zen" e va oltre le versioni precedenti che si fermano con il nulla dell'ottavo disegno.
Il toro rappresenta il principio eterno della vita e i dieci tori le tappe successive della realizzazione della propria natura essenziale.
Per approfondimenti rimando alla chiara introduzione del testo Fai di te stesso il cammino. Le dieci immagini del toro zen. di Federico Chiales, Marco Viretti.
Ripropongo anche un seme di meditazione sul secondo toro, tratto dal forum pitagorico (da sky » 11/12/2012)
Il secondo toro:
2. Scoprire le orme
Lungo la riva del fiume sotto gli alberi, io scorgo le orme! Anche sotto l'erba fragrante vedo le sue orme. Le trovi nel più profondo di remote montagne. Queste tracce spiccano ben visibili come il tuo naso rivolto verso il cielo. Nel capire l'insegnamento vedo le orme del toro. Allora imparo che come molti utensili sono fatti di un solo metallo, così molte miriadi di entità sono fatte del tessuto dell'io.
Se non faccio una discriminazione, come potrò distinguere il vero dal falso?
Prima ancora di aver superato la soglia, ho scorto il sentiero.
"Nei molteplici livelli in cui mi manifesto al mondo, io mi vedo
io mi vedo in me stesso
io mi vedo ove non sono
perché non c'è posto dove non sono.
Orme, tracce, mie, sue, non c'è posto dove io-noi non sia-siamo stati
con forma, senza forma, persona impersonale
in ogni acqua, in ogni divenire, in ogni immobilità, sulle rive e sugli alberi sono io io io io io
sono anche nel piccolo io e nel grande io, io che amo dileggiarmi nella discriminazione
sono nel vero e sono nel falso
sono nella soglia e sono nel pensiero
sono io
ma certamente io non sono certo io,
io sono quel silenzio che mi sottende.
un sorriso
Bodhananda
(Brano tratto da "Manoscritto trovato in una valigia a Porta Portese")
io mi vedo in me stesso
io mi vedo ove non sono
perché non c'è posto dove non sono.
Orme, tracce, mie, sue, non c'è posto dove io-noi non sia-siamo stati
con forma, senza forma, persona impersonale
in ogni acqua, in ogni divenire, in ogni immobilità, sulle rive e sugli alberi sono io io io io io
sono anche nel piccolo io e nel grande io, io che amo dileggiarmi nella discriminazione
sono nel vero e sono nel falso
sono nella soglia e sono nel pensiero
sono io
ma certamente io non sono certo io,
io sono quel silenzio che mi sottende.
un sorriso
Bodhananda
(Brano tratto da "Manoscritto trovato in una valigia a Porta Portese")