Pochi minuti fa ho avuto l'incrollabile convinzione interiore di aver espresso e di poter testimoniare un moto del cuore sincero che mi ha lasciato una nuvoletta di gioia attorno che mi sto ancora godendo, insieme al vento che entra in casa e fa quasi sbattere le porte, con mia somma contentezza.
Sahara Città, il corpo si deve abituare. Si esce comunque, tipo astronauta sulla luna, non completamente sicuro dell'equipaggiamento anche per via delle ghiacciaie in cui a volte si deve accedere, ma di notte l'onda di fuoco caldo non si abbassa di molto, però.
Ed è incredibile contemplare quanto si suda, il sudore scorre dalla testa e dalla nuca continuamente.
Scorre sul corpo, Madre Ganga.
E già che io sono al "nord", penso a quelli che sono al sud e nel vero sahara, magari a traversarlo per arrivare alle coste. Oibò. L'alone di gioia si increspa.
Quando mi sono accorta che si stava alzando il vento mentre stavo svolgendo alcune incombenze domestiche con l'acqua che allevia un po', chi ce l'ha ancora, la morsa del caldo, ho proprio sentito l'impulso profondo di ringraziare la Natura, pietosa dalle mie parti in quel momento.
Poi la mente ha fatto una capriola e ha creato l'apparenza di trovarsi sui campi di Gaza. Tipo cronista inter-apparenze: qui e altrove.
Caldo pure là, ma anche polvere rossa, blindati, collinette all'orizzonte con qualche pastore, jeep...
Per gente che non ha più niente da perdere, non solo a parole?
E poi una contemplazione di vaste distese desertiche. Il cuore si apre a dismisura nel deserto.
Omaggi a Madre Ganga che scivola ancora su questa Terra con la febbre alta!
E' piacevole farsela scorrere sui polsi quando torni dalla passeggiata, è una bella sensazione di freschezza dopo i 45° segnalati da un termometro al sole.
Se io cammino al sole (inevitabile a volte) vado a quella temperatura. Interessante.
Mentre scorre l'acqua sui polsi, pare che il sangue si mischi con l'acqua e anche di comprendere che occorre equilibrare.
Se non c'è più niente da perdere, c'è sempre qualcosa da ricevere, osservando con attenzione e tenendo il cuore aperto, senza confini.
D'altra parte nel duale ci siamo, "anima e core".
E' l'eterno gioco degli opposti.
PS:
accompagamento musicale per la sadhana di autoincoraggiamento