cielo ha scritto: ↑14/12/2019, 20:55
Mauro ha scritto: ↑14/12/2019, 20:17
Io sono l'ospite in questo forum che è soprattutto vostro, avendolo voi costruito con PD.
Questo è un diario, è un piccolo diario interrotto come succede quando si va alla guerra e non si riescono più a mettere le cose in fila.
Non vorrei più augurare "Buon Natale"; per me una festa stanca, esangue, che ha perduto ogni significato.
Ma poi ho pensato che c'è chi invece al Natale un significato ancora lo dà: a costoro lo auguro di tutto cuore.
Questa sera ho letto alcuni brani di Sai Baba che mi hanno fatto rabbrividire.
Nel 1979, parlando agli studenti, descriveva una società che stava maturando verso il conflitto, la volontà di guerra mascherata dalle buone intenzioni, la corruzione, il disfacimento morale, l'ingiustizia sociale, il danno ambientale. Un'umanità sempre più confusa e intrappolata nella sfera materiale. Infelice e spaventata.
E invogliava l'essere umano a ritrovare quella scintilla di saggezza che potesse fare da specchio consapevole all'imperitura luce dell'Atma, auto riplendente, senza tempo, immutabile.
Trattenendo i sensi e rivolgendo l'osservazione all'interno.
Decriveva l'immensità dell'universo, marcando che è talmente immenso che la luce di tante stelle ancora non ha raggiunto la terra, tanto sono lontane.
Un universo senza limiti in continua trasformazione, che ognuno di noi crea e forma nella propria coscienza individuale.
Cittākaśa.
Il conflitto, ahimè, è in noi.
Inutile cercare cause esterne, volere vedere un inizio o una fine.
Non c'è.
Solo l'Essere nella sua multiforme apparenza. Se lo specchio è pulito, la luce splende libera.
C'è un seme che nella terra si nutre e poi nasce piantina e mette bacche rosse di gioia, come a Natale.
Lo splendore dell'ātma rivela e illumina tutte le cose; ma l'ātma rivela, manifesta sé stesso ed è auto risplendente: splende ovunque, in tutte le cose.
Nonostante i numerosi cambiamenti, l'individuo permane sempre: nell'infanzia, nella gioventù, nella mezza età e nella vecchiaia.
Allo stesso modo è il cidākaśa [l'ātma] che si manifesta nel cittākaśa [la coscienza individuale] e infine si rivela nel Bhūtākaśa, il mondo oggettivo.
Sai Baba 28.09.1979
Buongiorno a tutti i passanti di qui.
Come me.
Osservando me stessa vedo da un lato un intimo, tremolante sgomento ogni volta che ho l'impulso a entrare in questo luogo. Tutto tace...che silenzio...
Come entrare nella casa di un ospite generoso e accogliente, è la Derga dello Sheikh, che ti accoglie con un sorriso, ti nutre, prega con te, riesce a trovare perfino attimi per sussurrarti qualche parola, nel trambusto degli ospiti adoranti. Qui è il silenzio oramai, da oltre cinque anni.
Lo Sheikh dal verde turbante ornato di fiori che quanto esci dalla sua Derga e torni a casa tua ti riempie le mani di arance e limoni. Fai buon viaggio, sono contento di avervi incontrato, frequentate buone compagnie e vivete in pace e fratellanza...bei ricordi..
Questa casa non è mia e non è di nessuno, c'è.
Il web la consente viva e aggiornata grazie ai meccanismi del web e all'impegno di qualcuno. Semplice e lapallissiano direbbe mio padre.
E poi, peggio mi sento, sono ormai quasi l'unica a scrivere qui, se non fosse per il compassionevole Fedro, sarei praticamente sola. Ahimè!
In questa casa almeno chi arriva dopo un po' e chiede di nuovo ospitalità, come me, sente che le regole sono semplici:
togliersi le scarpe (lasciare perdere di scrivere opinioni personali e indugiare troppo nella descrizione di come sto io e come mi sento e come intenderei aiutare a salvare il mondo che non gliene frega più niente a nessuno oramai, e di tempo se ne spreca anche troppo, come l'acqua, senza rispetto).
Ti lavi l'essenziale del corpo: faccia, mani, piedi, dietro le orecchie che magari riesci a sentire meglio il prossimo e non solo l'eco di te stessa e il suono di ritorno delle tue parole.
E ti ravvii barba e capelli o ti aggiusti l'acconciatura (cerchi di scrivere capendo almeno tu, in rilettura, quello che cercavi di dire, nella speranza, mai morta, che più o meno "sei capita". Non che sia importante a qualche fine essere "capiti", ma almeno rafforza la sicurezza di non aver fatto danni usando parole o espressioni "non pacifiche")
Parentesi quadra: La non violenza, per me, è il valore umano su cui ho cercato di ruotare come un raggio intorno al perno della ruota.
Ho la piena consapevolezza di essere una principiante e di non esserne ancora capace, la non violenza è il fuoco che brucia tutti gli attaccamenti, i desideri e le preferenze, i ricordi del passato che si aggregano per sognare frammenti di futuro.
Il futuro non esiste, solo sogni.
La non violenza, per me, è nella presenza che consuma tutto ciò che non serve a far vibrare l'armonia, una sintonia di vita interiore che è ancora stonata. Soccombere sotto i frammenti di un puzzle e non riuscire ad andare avanti a costruire l'intero. Mi arrendo, sono quello che sono, continuo a osservare quello che c'è.
Imparare invece a cogliere le parti di noi stessi non ancora nate, quelle che ci fanno sentire in pace anche se siamo in una situazione difficile, facile da immaginare di questi tempi. Mettere insieme pezzi sapendo però che è solo un gioco e che il puzzle è il nostro sogno preferito dell'adesso. Lasciarlo andare prima o poi ci toccherà.
La violenza pare l'Idra dalle cento teste: una ne tagli e cento ne riscrescono.
Mai perdersi d'animo però! Diceva il vecchio Rishi Agastya alla moglie Lopamudra che non ce la faceva più, ai tempi dei tempi quando si combatteva contro i draghi alati e i mostri alieni...Qualche decina di migliaia di anni fa, indietro di 50.000 o chissà, 300.000.000 anni fa...Seguo con zelo la datazione dell'essere umano sul pianeta dai tempi delle medie, ma pare che gli scienziati non abbiano ancora trovato la quadra condivisa.
Dall'altro lato, quando vengo qui al forum, ogni tanto ormai, prima azione da compiere è capire dove andarmi a piazzare nel forum, in quale 3Ḍ Qual'è il palcoscenico di scena adeguato a quanto intendo proporre al forum, è chiaro che non so mai dove vado a capitare e non ricordo che si disse prima.
Sono pronta e curiosa ad incontri casuali con il postato di anni prima.
Qui, tornata da una breve vacanza al mare, senza fardelli da capo famiglia, volevo condividere qualcosa: il 3D Diario di viaggio mi pare perfetto come ambiente arredato "giusto". Oramai mi sono dimenticata cosa volevo esternare, essendo stata trascinata dal filo.
Il filo mi porta al 2019, all'ultimo messaggio di questa stanza, che mi fa saltare sulla sedia: interessante!
Leggo con gratitudine. Un regalo inaspettato. Qualcosa da rileggere perchè "sembra facile" da capire, ma da praticare con costanza un po' meno.
Il messaggio del 2019 ha un prologo di chi la stanza diario di viaggio la aprì ai tempi che furono, su cui richiamo l'attenzione perchè conferma lo spirito che dovrebbe ispirare chi si accosta qui: ospiti, seduti su cuscini intorno a una tavola rotonda su cui c'è ancora cibo e acqua per nutrirsi e raccontare una storia, e fare due parole, anche tra sconosciuti, giusto il tempo di una tazza di tisana o caffè, se la Madre vuole, anche qualche biscotto, e poi ognuno torna ai propri compiti.
Pertanto ora vi saluto per non esagerare con le parole, il mio nome da forumista mi invita a progredire nel silenzio, a dissolvere in me stessa ogni upadhi o sovrapposizione velante perchè il cielo non esite è fatto solo dei colori che si accendono e si spengono sullo schermo infinito dello spazio.
Non esiste perchè i colori sono solo negli occhi di chi guarda il cielo in quel momento, nel "suo" presente. Perciò consumo a poco a poco il desiderio-bisogno di scrivere sul web.
Quando vengo qui ho la fortuna di poterlo ancora fare, di scrivere qualcosa, e ringrazio, anche chi, passando di qui, ha avuto voglia di leggere una traccia per caso lasciata.
Il potere di immaginazione della mente è senza fine.
Dagli una pagina bianca e inizia a colorare, come un bambino.
La mente è un jet supersonico, più potente e fulminante dei missili sofisticati dei nostri tempi.
Una volta puntata, va. Perciò chiedo scusa per l'esternazione mattutina.
Buon giovedì, e che Zeus ci risparmi dai suoi fulmini mentre cerchiamo di costruirci il super parafulmine ultrasonico contro ogni evenienza ambientale!