Ho pensato a questo stanotte quando mi sono svegliato per il freddo.
I cani fuori non ne sembrano preoccupati.
Lakshmi, incrocio border collie-maremmano, dorme addirittura all'addiaccio, pur avendo comoda cuccia in veranda.
Il freddo. Temperature piuttosto rigide in questi giorni.
Lo so che altrove fa anche più freddo, ma io parlo della mia esperienza. La mia è una casetta di campagna, esposta alla furia degli elementi a 360 gradi. Il vento di questi giorni sferzava sibilando su muri e finestre, penetrando subdolamente come piccole lame gelide da spifferi dispettosi.
Non ho riscaldamento. Ho una stufetta a gas e un camino.
Il camino puoi tenerlo acceso tutto il giorno ma riscalda solo se ci stai vicino: al massimo un paio di gradi.
La stufetta a gas è più efficace ma non la si può tenere accesa sempre per ovvie ragioni.
Morale: la notte si crepa dal freddo.
Ho tre pigiami e tre coperte addosso.
E un cappelletto di lana.
Eppure ho ancora freddo.
Mi vengono in mente quei barboni infagottati che dormono in stazione. Sento di capirli, anche se loro stanno peggio di me.
Quando vedo quei post su facebook che sognano tanta neve "sennò non è inverno", vorrei che nella neve ci stessero tre giorni e tre notti, come Re Enrico al cospetto di Papa Gregorio a Canossa.
L'inverno non è quello che si vede dietro le finestre!
Mi domando come facciano le piante e gli alberi a resistere a tale gelo. Il freddo brucia.
Ed il bello è che d'estate, tormentato da insetti e vipere, sogno l'inverno.
Non sono mai contento!
