Un sorriso
Questo il messaggio che compare al seguito dello spostamento di un blocco di 13 messaggi così come descritto sopra.
Ok, facoltà dell'owner o chi per esso operare tale spostamento e relativo commento e nota.
Intenzione di questo tread è quindi di attenzionare questo ultimo portandone alcune riflessioni, mie, personali e non di terzi e più o meno note.
Allora in sè il discorso è ineccepibile, a cominciare dalla sempre vera e attuale parabola del fuscello (non era pagliuzza?) e della trave, di evangelica memoria.
39Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? 40Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. 41Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? 42Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. (Luca 6; 39-42)
Propendo per l'atmavicara, ma queste sono scelte di cammino personali; in entrambi i casi comunque scelte Tradizionali.Un percorso spirituale, qualsiasi sia, ha una dimensione interiore che va esplorata attraverso l'atmavicara o attraverso l'abbandono ai piedi dell'Isthadevata, sia esso l'Assoluto, il Supremo o il Maestro.
Posso condividere tale affermazione, che il confronto sia strumentale all'autoconoscenza, però mi viene anche da aggiungere, bisognerà pur permettere a questo confronto di esplicarsi, di trovare il suo sviluppo, svolgimento e compimento possibilmente, prima di cassarlo e spostarlo con reprimenda da qualche altra parte, o no? Questo il primo pensiero e riflessione che mi viene.In un consesso di aspiranti possono sorgere le incomprensioni, ma deve subito sorgere la consapevolezza che in quella apparenza muoviamo i nostri passi per conoscerci, e il confronto è solo strumentale all'autoconoscenza
Secondo me (IMHO) forse serviva qualche tempo in più per vedere le travi, per vedere quanto lo specchio rimandava della trave nel nostro occhio; sfilare lo specchio di sotto il naso non aiuta molto a vedere la trave nel nostro di occhio. Fin tanto che nessuno offende, nessuno insulta, nessuno compie alcuna azione di danno diretto alla persona altrui, ma si sta come si stava nei contenuti, non ne riesco a cogliere il senso dello spostamento e della richiesta di "silenzio". Non è nel silenzio che si vedono le travi, ma nell'azione, nel confronto, se togli l'opportunità di confronto togli anche quella di specchiarsi e vedersi le travi. Sempre secondo MHO.l'altro è un semplice specchio in cui cogliamo i nostri moti interiori, quelli più dolorosi. I fuscelli che portano alle ignorate travi confitte nei nostri dolenti occhi. E se non tutti voi che qui avete scritto non cogliete le vostre travi, allora forse vi servirà un po' di silenzio come aiuto per coglierle.
Questa la mia opinione in merito, poi non so gli altri "interessati" quale ne abbiano, ma a me sembrava che in generale su un forum, se non si sfrutta appunto l'opportunità di un confronto aperto e sincero tra le parti, per poi ognuno guardarsi nello specchio che ne ha davanti a sè e vedere la fatidica trave, se sfili lo specchio di sotto il naso, nessuno vede più alcunchè, solo un'occasione persa.
Questo è quanto...ricambio il sorriso; un gesto gentile si ricambia sempre, possibilmente.