Il gruppo che cura Vedanta.it inizia ad incontrarsi sul web a metà degli anni 90. Dopo aver dialogato su mailing list e forum per vent'anni, ha optato per questo forum semplificato e indirizzato alla visione di Shankara.
Si raccomanda di tenere il forum libero da conflittualità e oscurità di ogni genere.
Grazie

Incontrare realizzati?

Utilizzate questo forum per qualsiasi argomento non categorizzato altrove.
Rispondi
Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Incontrare realizzati?

Messaggio da Mauro » 05/01/2017, 23:24

I seguenti 13 msg sono stati tratti da "È solo un'occhiata" Erano offtopic rispetto al tema dell'argomento. Una rilettura di questi msg, uno già corretto dopo un richiamo, potrebbe indurre ad una maggior pratica di silenzio per osservare come sorgano certe reazioni in noi stessi. Spesso sono altre storie, altre radici, ingiustizie che non siamo riusciti a superare. Spesso non è facile e le continuiamo a condurre in noi lasciando che radichino nel sottosuolo a creare solide strutture pronte a dare sostegno all'ira, alla rabbia, all'acredine. Un percorso spirituale, qualsiasi sia, ha una dimensione interiore che va esplorata attraverso l'atmavicara o attraverso l'abbandono ai piedi dell'Isthadevata, sia esso l'Assoluto, il Supremo o il Maestro. In un consesso di aspiranti possono sorgere le incomprensioni, ma deve subito sorgere la consapevolezza che in quella apparenza muoviamo i nostri passi per conoscerci, e il confronto è solo strumentale all'autoconoscenza: l'altro è un semplice specchio in cui cogliamo i nostri moti interiori, quelli più dolorosi. I fuscelli che portano alle ignorate travi confitte nei nostri dolenti occhi. E se non tutti voi che qui avete scritto non cogliete le vostre travi, allora forse vi servirà un po' di silenzio come aiuto per coglierle.

Un sorriso
Non nella pienezza e profondità del suo significato ma che avverto come vero.
Tu per cogliere certi messaggi di verità hai bisogno di vedere e/o vivere TUTTO quello che i saggi testimoniano?
Se fosse così probabilmente saresti già un realizzato... :)

Avatar utente
cannaminor
Messaggi: 247
Iscritto il: 31/08/2016, 17:40

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da cannaminor » 05/01/2017, 23:25

Mauro ha scritto:Non nella pienezza e profondità del suo significato ma che avverto come vero.
Tu per cogliere certi messaggi di verità hai bisogno di vedere e/o vivere TUTTO quello che i saggi testimoniano?
Se fosse così probabilmente saresti già un realizzato... :)
Già, se fosse così probabilmente sì, ma così non è quindi non si pone il problema di "essere già realizzato".
No, certo che anch'io arranco tra barlumi e intuizioni (vaghe) come credo la maggioranza, tolte le solite eccezioni.

A proposito di realizzati (o presunti tali), tu ne hai conosciuto di "realizzati" ?
Non mi rispondere, con una citazione (dotta o meno) e nemmeno con una contro-domanda, please.
Se non realizzati almeno degli istruttori (qualificati) ?

Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da Mauro » 05/01/2017, 23:27

La tua domanda è ben strana: no, non mi sono mai imbattuto in alcuno che si proponesse come "istruttore" di una data Tradizione, nè tantomeno "realizzato"! E per fortuna! Diffiderei da chi si dichiara tale!
Ma ho incontrato alcune persone che tentano di seguire la via del Dharma.

Avatar utente
cannaminor
Messaggi: 247
Iscritto il: 31/08/2016, 17:40

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da cannaminor » 05/01/2017, 23:28

Mauro ha scritto:La tua domanda è ben strana: no, non mi sono mai imbattuto in alcuno che si proponesse come "istruttore" di una data Tradizione, nè tantomeno "realizzato"! E per fortuna! Diffiderei da chi si dichiara tale!
Ma ho incontrato alcune persone che tentano di seguire la via del Dharma.
Non volevo dire che uno ti si proponesse come tale, realizzato o meno che sia, anch'io diffiderei. Ma magari che tu l'avessi riconosciuto tale, così come riconosci quelle verità di cui parlavi prima, anche se non le vivi e le sei in tutto e per tutto.
Che poi era la domanda posta che aveva avuto come risposta la dotta citazione; hai un riferimento e nel caso ce l'hai (visto che veniva dichiarato in quel caso) ci puoi anche dire chi sia e come si chiama.

Niente di che, di solito chi ha un maestro, di cui è discepolo (o allievo almeno), non dovrebbe avere problemi a dichiararlo, a meno che non lo vogliano crocefiggere con tutti i suoi discepoli come al cristo e allora fai come pietro che rinnega per tre volte prima che canti il gallo.

Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da Mauro » 05/01/2017, 23:29

Però, scusami, a me non sembra che nowhere abbia detto di avere un riferimento in qualche persona particolare.
Altri qui invece lo hanno detto chiaramente, ma quando si è chiesto loro chi fosse, hanno eluso la domanda.
Come mai a nio non è venuta la curiosità in tal caso, come è invece avvenuto nei confronti di nowhere?

Detto cò, una cosa è dire di avere un riferimento, altro è se esso sia un "istruttore qualificato".
Io come riferimenti posso avere persone, animali o addirittura cose che risvegliano naturalmente le mie intuizioni, e che mi accompagnano nel Dharma. Ma che essi siano "istruttori qualificati" non so, nè sinceramente mi interessa.

anam

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da anam » 05/01/2017, 23:31

cannaminor ha scritto:
Mauro ha scritto:La tua domanda è ben strana: no, non mi sono mai imbattuto in alcuno che si proponesse come "istruttore" di una data Tradizione, nè tantomeno "realizzato"! E per fortuna! Diffiderei da chi si dichiara tale!
Ma ho incontrato alcune persone che tentano di seguire la via del Dharma.
Non volevo dire che uno ti si proponesse come tale, realizzato o meno che sia, anch'io diffiderei. Ma magari che tu l'avessi riconosciuto tale, così come riconosci quelle verità di cui parlavi prima, anche se non le vivi e le sei in tutto e per tutto.
Che poi era la domanda posta che aveva avuto come risposta la dotta citazione; hai un riferimento e nel caso ce l'hai (visto che veniva dichiarato in quel caso) ci puoi anche dire chi sia e come si chiama.
È un obbligo?
Si, ho avuto la grazia di riconoscere qualcuno quale riferimento.
Ne parlo e ne parlerò ancora - se ci sarà occasione - con rispetto e gratitudine.
No, non intendo dire chi è e come si chiama.
Fine della questione.

Niente di che, di solito chi ha un maestro, di cui è discepolo (o allievo almeno), non dovrebbe avere problemi a dichiararlo, a meno che non lo vogliano crocefiggere con tutti i suoi discepoli come al cristo e allora fai come pietro che rinnega per tre volte prima che canti il gallo.
Trovo la battuta assolutamente fuori contesto oltre che off topic.
Qui non si sta rinnegando alcuno.
Si mantiene semplicemente un necessario profilo di riservatezza che, indubbiamente, di questi tempi può apparire quantomeno strana.
Tale apparenza mi è del tutto indifferente.

Avatar utente
cannaminor
Messaggi: 247
Iscritto il: 31/08/2016, 17:40

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da cannaminor » 05/01/2017, 23:32

Mauro ha scritto:Però, scusami, a me non sembra che nowhere abbia detto di avere un riferimento in qualche persona particolare.
Altri qui invece lo hanno detto chiaramente, ma quando si è chiesto loro chi fosse, hanno eluso la domanda.
Infatti ci si stava riferendo agli altri (hanno anche un nome questi altri, anam) che avevano risposto con dotte citazioni alla domanda chi fosse il loro "riferimento" da loro stessi menzionato di averlo.
Mauro ha scritto: Come mai a nio non è venuta la curiosità in tal caso, come è invece avvenuto nei confronti di nowhere?
Scusa qui sono io a non capire, quale curiosità? nio ha avuto la curiosità di chiedere (così come ho fatto anch'io esplicitamente) se quella "vaga intuizione" di Nowhere a riguardo di latriplice di essere un "istruttore afferente all'asram vidya" avesse poi trovato riscontro. Nowhere gli ha risposto di non averglielo chiesto direttamente e questo è quanto. Chiedi a latriplice e ti rimanda a Mattarella...poi vedi tu cosa trarne di risposta al tutto.
A me di solito piacciono di più le domande e sopratutto le risposte dirette; quando dalla linea dritta e diretta si comincia a percorrere arabeschi vari, il mio interesse e attenzione, anzi la mia capacità di interesse e attenzione, cala proporzionalmente.
Mauro ha scritto: Detto cò, una cosa è dire di avere un riferimento, altro è se esso sia un "istruttore qualificato".
Io come riferimenti posso avere persone, animali o addirittura cose che risvegliano naturalmente le mie intuizioni, e che mi accompagnano nel Dharma. Ma che essi siano "istruttori qualificati" non so, nè sinceramente mi interessa.
si usa dire "riferimento" per stare sul generico e non incappare in parole grosse con altrettanti grossi significati già preconfezionati, quali "realizzato", "maestro", "istruttore" etc.

Personalmente parlando, qualunque cosa sia in qual modo di riferimento, di istruzione, di insegnamento, etc, lo si chiami come meglio si vuole, ha la mia attenzione. Tu hai come riferimento, persone, animali o addirittura cose, benissimo e chi dice nulla di nulla. Io non ho alcun pregiudizio verso niente e nessuno, se poi uno ha la voglia e la pazienza di spiegarmelo, di darmene visione di ciò che vede e apprende, meglio ancora.

Si usano certi termini per farsi capire per cui uno dice istruttore qualificato, si poteva dire maestro, si poteva dire guru, si poteva dire fratello maggiore, si possono usare un'infinità di termini, l'importante sarebbe riuscire a capirsi e comunicare di ciò che si vuol dire: Non credi che almeno questo possa valerne la pena di essere speso come sforzo comune? Visto che siamo su un forum e visto che si presuppone la gente su un forum voglia comunicare qualcosa di sè al suo prossimo, no?

Per cui tengo buona la tua risposta di persone, animali e cose quali insegnamento e istruzione? Oppure già i termini insegnamento e istruzione vanno stretti e vanno corretti? Chiedo, non avermene a male e non anteporre supposizioni che non ho pensato e che non penso. Se puoi magari spiegami con calma come si suol dire ad un bimbo di 57 anni la tua visione delle cose e della sadhana e magari anche di quell'oggeto strano talvolta detto "riferimento", se ne hai uno, se ne hai avuto uno, se pensi di averne e cercarne uno...

Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da Mauro » 05/01/2017, 23:33

Sinceramente non so cosa vuoi sapere. Non ti capisco.
Mi fai una domanda. Ti rispondo, mi pare onestamente e senza frasi criptiche.
Ma non ti basta, e mi rifai la stessa domanda.
Io non conosco "istruttori qualificati", poichè non conosco le "qualificazioni" che dovrebbero avere.
Se tu hai il libretto d'istruzioni fammelo avere, ma non in pdf, ché il mio smart non lo legge.
Riguardo i riferimenti ti ho detto: per me sono tutti quelli che mi insegnano (ciascuno il suo piccolo pezzo de) la via da seguire nel Dharma.
Cos'altro posso dirti senza ripetermi?
Davvero non lo so.

Avatar utente
cannaminor
Messaggi: 247
Iscritto il: 31/08/2016, 17:40

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da cannaminor » 05/01/2017, 23:34

anam ha scritto: È un obbligo?
Si, ho avuto la grazia di riconoscere qualcuno quale riferimento.
Ne parlo e ne parlerò ancora - se ci sarà occasione - con rispetto e gratitudine.
No, non intendo dire chi è e come si chiama.
Fine della questione.
E' un obbligo dirlo? certo che no, mi sembra quasi ovvio e scontato.
E' un obbligo rispondere alle domande poste? Altrettanto no, altrettanto avviamente e scontatamente, no.
Ci si poteva magari domandare del perchè del riserbo e della segretezza del dato, visto credo che una volta che uno sceglie (ed è scelto) dal riferimento, questo diventi e sia un cosa importante della propria vita, se non la più importante, in certi casi. Quindi verrebbe da chiedersi perchè uno debba mai nasconderlo e non dirlo. La domanda si pone, poi anche questa come qualsiasi domanda può essere evasa e non risposta.
anam ha scritto: Trovo la battuta assolutamente fuori contesto oltre che off topic.
Qui non si sta rinnegando alcuno.
Si mantiene semplicemente un necessario profilo di riservatezza che, indubbiamente, di questi tempi può apparire quantomeno strana.
Tale apparenza mi è del tutto indifferente.
battuta fuori contesto? non si rinnega nessuno?

A pietro fu chiesto se conosceva gesù (il nazareno), se ne era discepolo, se faceva parte del suo "gruppo", e lui negò di esserlo, di averlo mai visto e conosciuto.

Forse anche pietro stava cercando di mantenere un profilo di riservatezza? sai com'è ne andava della sua pelle oltre che dell'anima.

Nel tuo caso non rischi nessuna pelle e nemmeno l'anima quindi quale il problema di riservatezza, mi sfugge di comprendere di quale risevatezza parli.
Poi ripeto, ovviamente libera e gioconda di non rispondere, su questo non ci piove e nessuno lo mette in discussione, solamente non capisco di quale riservatezza parli, riservatezza in riferimento a cosa ? al giudizio altrui? hai il problema del giudizio altrui e delle sue conseguenze (come del resto in altra misura ce l'aveva anche pietro che per l'appunto negò di conoscerlo ed esserne discepolo) ?

Sono sempre semplici domande e come tali liberi di rispondere, non rispondere, etc. Per adesso almeno, se non altro, nessuno finisce ancora in croce, nè di fatto e nè di metafora, non rispondendo.

anam

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da anam » 05/01/2017, 23:34

A quanto già scritto, sento di aggiungere soltanto questo: la citazione dal Matnawì di Rumi non è una citazione dotta, bensì una citazione sacra.
Se non si comprende la differenza è problema che non mi riguarda.

Avatar utente
cannaminor
Messaggi: 247
Iscritto il: 31/08/2016, 17:40

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da cannaminor » 05/01/2017, 23:36

anam ha scritto:A quanto già scritto, sento di aggiungere soltanto questo: la citazione dal Matnawì di Rumi non è una citazione dotta, bensì una citazione sacra.
Se non si comprende la differenza è problema che non mi riguarda.
...la sai quella di non dare le perle ai porci vero? che fai te la pigli coi porci adesso? problema loro che non comprendono le perle sacre?

Mauro
Messaggi: 1116
Iscritto il: 02/10/2016, 15:06

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da Mauro » 05/01/2017, 23:37

anam ha scritto:A quanto già scritto, sento di aggiungere soltanto questo: la citazione dal Matnawì di Rumi non è una citazione dotta, bensì una citazione sacra.
Se non si comprende la differenza è problema che non mi riguarda.
Questo è il problema di quando si cita per autoreferenzialità e non per condivisione

Avatar utente
cannaminor
Messaggi: 247
Iscritto il: 31/08/2016, 17:40

Re: Realizzati come conoscerli

Messaggio da cannaminor » 05/01/2017, 23:38

Mauro ha scritto:Sinceramente non so cosa vuoi sapere. Non ti capisco.
Mi fai una domanda. Ti rispondo, mi pare onestamente e senza frasi criptiche.
Ma non ti basta, e mi rifai la stessa domanda.
Io non conosco "istruttori qualificati", poichè non conosco le "qualificazioni" che dovrebbero avere.
Se tu hai il libretto d'istruzioni fammelo avere, ma non in pdf, ché il mio smart non lo legge.
Riguardo i riferimenti ti ho detto: per me sono tutti quelli che mi insegnano (ciascuno il suo piccolo pezzo de) la via da seguire nel Dharma.
Cos'altro posso dirti senza ripetermi?
Davvero non lo so.
Ma non ti stavo chiedendo nulla che già non avessi risposto, e sulle qualificazioni sono d'accordo con te, ancora devo capire cosa sono quindi figurati addebitarle ad un "istruttore". Non ne ho idea nè di cosa sia un istruttore nè ancor meno qualificato.
Però siccome ne sento sempre parlare mi adeguavo al linguaggio e termini in uso. Forse anche per questo che preferisco il termine "riferimento" se non altro non ha pretese particolari pur indicando una funzione e scopo.
Libretto di istruzioni, in pdf ?
Se l'avessi avuto, fosse anche in pdf te lo convertivo volentieri in qualsiasi altro formato tu possa leggere, peccato che non ce l'abbia in alcun formato.

Quindi come vedi siamo punto a capo, navigazione a vista.

Rispondi