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Grazie

Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione - riflessioni

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latriplice
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Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione - riflessioni

Messaggio da latriplice » 15/09/2017, 14:36

Bo ha scritto:
Solo non può essere "creduta". È vera, ma non la puoi credere vera. Il credere è un inferire, una concettualizzazione.
«Ahaṁ brahmāsmi: Io sono Brahman» (Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad, 1, IV, 10), può essere meditato, ascoltato risuonare interiormente, ma non lo puoi pensare. Dirti: "sono Dio" significa evocare il Divino, ma senza concettualizzarlo, senza immaginarlo, senza figurarlo. Non ricordo chi lo disse: "Se lo pensi non è il Tao!".
"....ma non lo puoi pensare. Dirti: "sono Dio" significa evocare il Divino, ma senza concettualizzarlo, senza immaginarlo, senza figurarlo..."

Evidente il riferimento al nivirkalpa samadhi.

L'idea che il nirvikalpa-samadhi, uno stato in cui non sorgano pensieri nella mente, possa essere utilizzato come sadhana, pratica spirituale, suggerisce un fondamentale equivoco sulla natura della mente. L'apparizione delle forme pensiero, costituenti essenziali della mente, non è sotto il controllo del jiva, l'apparente persona individuale. I pensieri sono la prole di impressioni latenti (vasane) in uno stato dormiente all'interno del corpo causale, che entrano nel corpo sottile senza preavviso a causa della legge inviolabile del karma. Per questo motivo, nirvikalpa-samadhi non è un'esperienza che può essere controllata e quindi utilizzata come pratica ripetibile.

Certamente, il nirvikalpa-samadhi è una esperienza altamente venerata o, forse più accuratamente - non esperienza - nel mondo spirituale. Non soltanto è indice di aver coltivato una mente sufficientemente pura (sattvica), ma consente l'esaurimento spontaneo delle vasana. Poiché tutta l'esperienza è naturalmente limitata (cioè, ha un inizio e una fine), l'esperienza stessa non può offrire una pace e una felicità permanente che è la finalità ricercata in tutte le attività spirituali.

Il valore dell'esperienza, dunque, non è la qualità dell'esperienza stessa, ma la conoscenza che viene trattenuta o acquisita da essa.

A questo proposito, però, il nirvikalpa-samadhi è utile quanto lo stato del sonno profondo perché l'intelletto non funziona mentre si trova in quello stato di totale oblio. Possiamo dire che lo stato coscienziale che si raggiunge nel nirvikalpa-samadhi è un riflesso accurato della immodificata natura illimitata del Sé, ma purtroppo l'intelletto stesso si trova in una condizione dormiente nel corpo causale e pertanto non è disponibile a elaborare l'esperienza (o non-esperienza) e acquisire la conoscenza che riguarda la natura essenziale non duale della realtà e la propria vera identità come consapevolezza illimitata.

L'esperienza del nirvikalpa-samadhi, ovviamente, può essere molto preziosa in termini di sadhana se viene "usata" correttamente. In altre parole, la successiva contemplazione dell'esperienza del nirvikalpa-samadhi, l'esperienza cioè della temporanea assenza dell'apparire di qualsiasi forma di pensiero nella mente, può dare frutti se si è in grado di "vedere" (cioè, capire) attraverso un'analisi sottile, che l'esperienza in questione è semplicemente un riflesso della illimitatezza che è la propria natura essenziale e che in quanto tale è lo "sfondo" o lo "schermo" sempre presente di una consapevolezza pura su cui vengono proiettate tutte le forme pensiero.
Bo ha scritto:
Qualunque cosa possa essere oggetto di pensiero, non è la meta in sé. Essa è proprio oltre la mente, è ciò che illumina la mente.
È un risveglio, così come al mattino ci si sveglia perché il sonno termina, così terminato il flusso causale ci si risveglia oppure, con la via diretta, si bypassa, si cortocircuita anche il flusso causale, è il libero arbitrio dell'Essere, risvegliarsi alla propria consapevolezza.
"....Essa è proprio oltre la mente, è ciò che illumina la mente...."

Esattamente.

Il nocciolo della questione è che il nirvikalpa-samadhi è la nostra vera natura. Siamo pura consapevolezza. Il complesso mente-corpo-sensi con il quale ci identifichiamo erroneamente come noi stessi, non è altro che un meccanismo inerte che svolge spontaneamente una varietà di funzioni, vale a dire pensare, sentire e fare quando è illuminato dalla consapevolezza (cioè noi). Gli oggetti sottili o forme pensiero (vritti), che emergono nell'ambito della mente non sono nostri. Sono proiezioni di Isvara. Noi, la coscienza onnipervasiva, siamo per definizione incapace di eseguire azioni, e quindi noi, la consapevolezza, non pensiamo i pensieri. Noi, la consapevolezza, siamo sempre totalmente senza pensieri.

Pertanto la nozione di libero arbitrio non si applica a noi.

Quando noi, per mezzo del meccanismo dell'intelletto, siamo in grado di distinguere chiaramente tra noi stessi e gli oggetti / pensieri che appaiono nell'ambito del nostro essere, allora potremmo riconoscerci come l'essere senza pensieri che siamo già. E infine, quando abbiamo pienamente assimilato la conoscenza della nostra natura fondamentale priva di pensieri nonostante la presenza o l'assenza di oggetti / pensieri, con una convinzione incrollabile nella nostra vera identità come pura consapevolezza illimitata, potremmo "raggiungere" la libertà che già abbiamo.

 In questo modo, "vedremo" che semplicemente in virtù del fatto che è la nostra natura essenziale, noi da sempre "sperimentiamo" il nirvikalpa-samadhi.

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Fedro » 15/09/2017, 14:54

Quando lo smetti di cercare di fare il maestrino?
Che ci azzeca il nirvikalpa?
Lo hai forse dedotto?
Quando forse saprai della dimora nel quarto stato, allora potrai testimoniarne a ragion veduta ed eventualmente disquisirne ed opporti ad altre "vedute". Anzi a quel punto non ne avresti alcun motivo

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da latriplice » 15/09/2017, 15:15

Fedro ha scritto:
15/09/2017, 14:54
Quando lo smetti di cercare di fare il maestrino?
Che ci azzeca il nirvikalpa?
Lo hai forse dedotto?
Quando forse saprai della dimora nel quarto stato, allora potrai testimoniarne a ragion veduta ed eventualmente disquisirne ed opporti ad altre "vedute". Anzi a quel punto non ne avresti alcun motivo
"...Quando forse saprai della dimora nel quarto stato, allora potrai testimoniarne a ragion veduta ed eventualmente disquisirne ed opporti ad altre "vedute". Anzi a quel punto non ne avresti alcun motivo.."


E tu che ne sai cosa farei se dimorassi nel quarto stato? Da come parli convintamente sembra che la tua non sia mera deduzione, ma che tu ti ci trovi già nel quarto stato da poter esprimere codesta valutazione nei miei confronti, maestrino.

E' evidente che ho dedotto che Bo si riferisse al nivirkalpa samadhi in quanto vetta finale dell'ascesi spirituale nel contesto della frase: "Ahaṁ brahmāsmi: Io sono Brahman» (Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad, 1, IV, 10), può essere meditato, ascoltato risuonare interiormente, ma non lo puoi pensare. Dirti: "sono Dio" significa evocare il Divino, ma senza concettualizzarlo, senza immaginarlo, senza figurarlo. Non ricordo chi lo disse: "Se lo pensi non è il Tao!".

Purtroppo lui non c'è più per smentire.

Ah dimenticavo, quel dialogo comparso su "I pitagorici" era tra Bo ed il sottoscritto, quindi mi sono preso la libertà di "presumere" cosa intendesse.

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Fedro » 15/09/2017, 15:19

Infatti hai dedotto.. in quanto la vetta l'hai immaginata così, evidentemente.
Non mi pare che espliciti di nirvikalpa, e non vedo cosa c'entri difatti

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Fedro » 15/09/2017, 15:45

latriplice ha scritto:
15/09/2017, 15:15


Purtroppo lui non c'è più per smentire.
Appunto.
Te ne stai ricordando solo adesso che t'interessa farlo notare...?
Trovo scorretto se non ignobile contraddire delle parole interpretandole senza averne capito il senso, quando l'interlocutore non c'è più a chiarirne il senso

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da latriplice » 15/09/2017, 16:59

Vada per lo scorretto, ma ignobile?

Ti sei bevuto il cervello?

Mauro
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Mauro » 15/09/2017, 17:14

latriplice ha scritto:
15/09/2017, 16:59
Vada per lo scorretto, ma ignobile?

Ti sei bevuto il cervello?
Quindi ammetti di avere avuto perlomeno un comportamento scorretto.
Bene, rettificalo, allora.

latriplice
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da latriplice » 15/09/2017, 17:31

Mauro ha scritto:
15/09/2017, 17:14
latriplice ha scritto:
15/09/2017, 16:59
Vada per lo scorretto, ma ignobile?

Ti sei bevuto il cervello?
Quindi ammetti di avere avuto perlomeno un comportamento scorretto.
Bene, rettificalo, allora.
Pensandoci bene, neanche, mi dispiace.
Magari il riferimento al nivirkalpa samadhi era implicito, chi lo sa. Ho solo dedotto che lo fosse, avendo interloquito personalmente a suo tempo nel dialogo postato.

E anche se il riferimento non fosse attinente, non vedo sinceramente quale sia il problema. Chi può dire cosa intendesse veramente? L'ho estrapolato da questa frase: "Ahaṁ brahmāsmi: Io sono Brahman», può essere meditato, ascoltato risuonare interiormente, ma non lo puoi pensare. Dirti: "sono Dio" significa evocare il Divino, ma senza concettualizzarlo, senza immaginarlo, senza figurarlo" e mi sembrava evidente il riferimento al nivirkalpa samadhi come fine ultimo dell'ascesi spirituale in quanto realizzazione del Brahman come contesto della frase.

Ho dedotto male? Pazienza.

In ogni caso prendetevela con chi ha postato il brano che ha lasciato spazio ad una eventuale replica, se non si vogliono disturbare i morti.

cielo
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da cielo » 15/09/2017, 18:04

latriplice ha scritto:
15/09/2017, 17:31
Mauro ha scritto:
15/09/2017, 17:14
latriplice ha scritto:
15/09/2017, 16:59
Vada per lo scorretto, ma ignobile?

Ti sei bevuto il cervello?
Quindi ammetti di avere avuto perlomeno un comportamento scorretto.
Bene, rettificalo, allora.
Pensandoci bene, neanche, mi dispiace.
Magari il riferimento al nivirkalpa samadhi era implicito, chi lo sa. Ho solo dedotto che lo fosse, avendo interloquito personalmente a suo tempo nel dialogo postato.

E anche se il riferimento non fosse attinente, non vedo sinceramente quale sia il problema. Chi può dire cosa intendesse veramente? L'ho estrapolato da questa frase: "Ahaṁ brahmāsmi: Io sono Brahman», può essere meditato, ascoltato risuonare interiormente, ma non lo puoi pensare. Dirti: "sono Dio" significa evocare il Divino, ma senza concettualizzarlo, senza immaginarlo, senza figurarlo" e mi sembrava evidente il riferimento al nivirkalpa samadhi come fine ultimo dell'ascesi spirituale in quanto realizzazione del Brahman come contesto della frase.

Ho dedotto male? Pazienza.

In ogni caso prendetevela con chi ha postato il brano che ha lasciato spazio ad una eventuale replica, se non si vogliono disturbare i morti.
Forse è meglio non prendersela con nessuno.
Le riflessioni su un dialogo sarebbero in ogni caso da mettere in apposito 3d, sarebbe più ordinato.
Inoltre, sui pitagorici non si dialogava con Bodhananda, che non ha mai usato questo nome sui forum, ma bensì con Premadharma o Teano, o meglio ancora, lasciare D. e R. come da scelta editoriale. Qualcuno ha domandato, qualcuno ha risposto: liberamente donato, liberamente ricevuto. Senza tanti "io" da mostrare e affermare.
Ricordo che Bodhananda è colui che raggiunge l'ananda della conoscenza attraverso la conoscenza diretta (via), Premadharma è la via dharmica della devozione. come da precisazione stessa di colui che indossava i nomi.

Sei stato l'unico, finora, a voler rivendicare la paternità delle domande poste , nonchè a decidere il nome da dare a chi rispondeva.
Eppure ho postato domande anonime di varie persone e relativi dialoghi.

latriplice
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da latriplice » 15/09/2017, 18:11

cielo ha scritto:
15/09/2017, 18:04
latriplice ha scritto:
15/09/2017, 17:31
Mauro ha scritto:
15/09/2017, 17:14
latriplice ha scritto:
15/09/2017, 16:59
Vada per lo scorretto, ma ignobile?

Ti sei bevuto il cervello?
Quindi ammetti di avere avuto perlomeno un comportamento scorretto.
Bene, rettificalo, allora.
Pensandoci bene, neanche, mi dispiace.
Magari il riferimento al nivirkalpa samadhi era implicito, chi lo sa. Ho solo dedotto che lo fosse, avendo interloquito personalmente a suo tempo nel dialogo postato.

E anche se il riferimento non fosse attinente, non vedo sinceramente quale sia il problema. Chi può dire cosa intendesse veramente? L'ho estrapolato da questa frase: "Ahaṁ brahmāsmi: Io sono Brahman», può essere meditato, ascoltato risuonare interiormente, ma non lo puoi pensare. Dirti: "sono Dio" significa evocare il Divino, ma senza concettualizzarlo, senza immaginarlo, senza figurarlo" e mi sembrava evidente il riferimento al nivirkalpa samadhi come fine ultimo dell'ascesi spirituale in quanto realizzazione del Brahman come contesto della frase.

Ho dedotto male? Pazienza.

In ogni caso prendetevela con chi ha postato il brano che ha lasciato spazio ad una eventuale replica, se non si vogliono disturbare i morti.
Forse è meglio non prendersela con nessuno.
Le riflessioni su un dialogo sarebbero in ogni caso da mettere in apposito 3d, sarebbe più ordinato.
Inoltre, sui pitagorici non si dialogava con Bodhananda, che non ha mai usato questo nome sui forum, ma bensì con Premadharma o Teano, o meglio ancora, lasciare D. e R. come da scelta editoriale. Qualcuno ha domandato, qualcuno ha risposto: liberamente donato, liberamente ricevuto. Senza tanti "io" da mostrare e affermare.
Ricordo che Bodhananda è colui che raggiunge l'ananda della conoscenza attraverso la conoscenza diretta (via), Premadharma è la via dharmica della devozione. come da precisazione stessa di colui che indossava i nomi.

Sei stato l'unico, finora, a voler rivendicare la paternità delle domande poste , nonchè a decidere il nome da dare a chi rispondeva.
Eppure ho postato domande anonime di varie persone e relativi dialoghi.
?

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Fedro » 15/09/2017, 18:28

Non è chiaro il messaggio la triplice?
Perché il simbolo interrogatorio?

Mauro
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Mauro » 15/09/2017, 18:33

In ogni caso prendetevela con chi ha postato il brano che ha lasciato spazio ad una eventuale replica, se non si vogliono disturbare i morti.
Ammetto che questa è una giusta obiezione.

Infatti se non si potesse dire come la si pensa su una qualunque visione di chi non c'è più, non potremmo neanche parlare di Shankara o Sai Baba.

Se c'è un problema però è quello di voler interpretare il pensiero altrui, forzandolo a dire ciò che si ritiene più consono alla propria visione.

Un passaggio molto stretto che talvolta porta ad un vicolo cieco.

Mauro
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Mauro » 15/09/2017, 18:36

Fedro ha scritto:
15/09/2017, 18:28
Non è chiaro il messaggio la triplice?
Perché il simbolo interrogatorio?
È vero che le domande e risposte sono anonime, ma è altresì noto che il "dialogo dIstruzione" avviene con Bo.
Oltretutto leggo che latriplice scrive:
Ho solo dedotto che lo fosse, avendo interloquito personalmente a suo tempo nel dialogo postato.
Quindi conosce il suo interlocutore.

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Fedro » 15/09/2017, 18:59

Mauro ha scritto:
15/09/2017, 18:36
Fedro ha scritto:
15/09/2017, 18:28
Non è chiaro il messaggio la triplice?
Perché il simbolo interrogatorio?
È vero che le domande e risposte sono anonime, ma è altresì noto che il "dialogo dIstruzione" avviene con Bo.
Oltretutto leggo che latriplice scrive:
Ho solo dedotto che lo fosse, avendo interloquito personalmente a suo tempo nel dialogo postato.
Quindi conosce il suo interlocutore.
Non è assolutamente vero: mai utilizzato quel nome nei dialoghi e ci sarà un motivo.
Sinora i dialoghi pubblicati sono posti in modo anonimo, inoltre.
Sembra sempre presente questo bisogno di protagonismo, invece, addirittura dibattendo tramite inferenze con chi non può più rispondere

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Mauro » 15/09/2017, 19:13

Cosa non è vero?
Quanto affermato da latriplice che dice che egli era uno degli interlocutori del dialogo e l'altro Bo, o il fatto che si sapeva che nei Dialoghi dIstruzione chi rispondeva fosse Bo?

Sul fatto che si dibatta con le proprie inferenze concordo con te: è singolare l'utilizzo di ogni mezzo per poter riproporre in salse diverse, la propria versione delle cose, una volta rifacendosi ad estratti della B. Gita, un'altra a frasi di Raphael, o- come in questo caso- ad affermazioni di Bo.

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Fedro » 15/09/2017, 19:33

Mauro ha scritto:
15/09/2017, 19:13
Cosa non è vero?
Quanto affermato da latriplice che dice che egli era uno degli interlocutori del dialogo e l'altro Bo, o il fatto che si sapeva che nei Dialoghi dIstruzione chi rispondeva fosse Bo?
Veramente lo ha spiegato cielo che non c'era nessuna firma a nome Bo in nessun dialogo del forum, ma ancora non sembra chiaro
sul fatto che si dibatta con le proprie inferenze concordo con te: è singolare l'utilizzo di ogni mezzo per poter riproporre in salse diverse, la propria versione delle cose, una volta rifacendosi ad estratti della B. Gita, un'altra a frasi di Raphael, o- come in questo caso- ad affermazioni di Bo.

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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da Mauro » 15/09/2017, 19:57

Difatti non ho scritto che ci fosse la firma di Bo, e latriplice ha fatto male a mettercela, ma era altresì a tutti noto che fosse Bo in quei dialoghi.
Ora ti è più chiaro?

cielo
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione

Messaggio da cielo » 15/09/2017, 20:13

Mauro ha scritto:
15/09/2017, 18:36
Fedro ha scritto:
15/09/2017, 18:28
Non è chiaro il messaggio la triplice?
Perché il simbolo interrogatorio?
È vero che le domande e risposte sono anonime, ma è altresì noto che il "dialogo dIstruzione" avviene con Bo.
Oltretutto leggo che latriplice scrive:
Ho solo dedotto che lo fosse, avendo interloquito personalmente a suo tempo nel dialogo postato.
Quindi conosce il suo interlocutore.
No, Dialoghi dIstruzione è un libro dell'editrice i Pitagorici a firma Premadharma, non Bodhananda.
Nel vecchio forum, il nome Bodhananda compare solo come quello dell'autore di alcuni brani e dialoghi dei tempi della ml che autorizzò a traslocare, dopo la sua revisione. Non ha mai usato questo id per dialoghi nel forum, con nessuno degli iscritti.

Mauro
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione - riflessioni

Messaggio da Mauro » 16/09/2017, 4:16

Mi sono spiegato male.
Premesso che latriplice ha sbagliato a mettere Bo come interlocutore in quanto mai ha firmato in questo senso nel forum, quello che volevo dire è che la persona che risponde alle domande nei "Dialoghi dIstruzione" è risaputo che sia Bo. No, è pd? Poco cambia. La persona che indossava quelle maschere era la stessa.
Lo sa anche latriplice e ha fatto 1+1=2.
Ha sbagliato, ripeto.
Ma negare chi sia l'autore dei "Dialoghi" è altrettanto obsoleto.

cielo
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Re: Esiste qualcosa che ha il libero arbitrio? - dialogo dIstruzione - riflessioni

Messaggio da cielo » 16/09/2017, 8:17

Mauro ha scritto:
16/09/2017, 4:16
Mi sono spiegato male.
Premesso che latriplice ha sbagliato a mettere Bo come interlocutore in quanto mai ha firmato in questo senso nel forum, quello che volevo dire è che la persona che risponde alle domande nei "Dialoghi dIstruzione" è risaputo che sia Bo. No, è pd? Poco cambia. La persona che indossava quelle maschere era la stessa.
Lo sa anche latriplice e ha fatto 1+1=2.
Ha sbagliato, ripeto.
Ma negare chi sia l'autore dei "Dialoghi" è altrettanto obsoleto.
Non è la persona che risponde, ma la funzione - nome che indossa in quel momento e in quel contesto che evidenzia il "tipo" (per usare una parola "larga") di istruzione donata. Non c'è un io con nome proprio, solo una Consapevolezza che si mostra e indossa una modalità espressiva per interloquire su un forum o per scrivere un libro, modalità che a mio avviso è opportuno rispettare e non stravolgere con la propria necessità di chiamare quell'unica Realtà con un nome. Che poi si tratti di una sfumatura di grande sottigliezza, ma contemporaneamente un seme di riflessione da sviluppare interiormente, concordo.

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