Pur consentendo che fosse la funzione-nome a rispondere e non la persona (intesa come individuo) non vedo cosa si sia stravolto nel qual caso.cielo ha scritto: ↑16/09/2017, 8:17Non è la persona che risponde, ma la funzione - nome che indossa in quel momento e in quel contesto che evidenzia il "tipo" (per usare una parola "larga") di istruzione donata. Non c'è un io con nome proprio, solo una Consapevolezza che si mostra e indossa una modalità espressiva per interloquire su un forum o per scrivere un libro, modalità che a mio avviso è opportuno rispettare e non stravolgere con la propria necessità di chiamare quell'unica Realtà con un nome. Che poi si tratti di una sfumatura di grande sottigliezza, ma contemporaneamente un seme di riflessione da sviluppare interiormente, concordo.Mauro ha scritto: ↑16/09/2017, 4:16Mi sono spiegato male.
Premesso che latriplice ha sbagliato a mettere Bo come interlocutore in quanto mai ha firmato in questo senso nel forum, quello che volevo dire è che la persona che risponde alle domande nei "Dialoghi dIstruzione" è risaputo che sia Bo. No, è pd? Poco cambia. La persona che indossava quelle maschere era la stessa.
Lo sa anche latriplice e ha fatto 1+1=2.
Ha sbagliato, ripeto.
Ma negare chi sia l'autore dei "Dialoghi" è altrettanto obsoleto.
Si può ancora commentare, riflettere, opinare su quanto questa funzione-nome è andata dicendo e affermando negli anni? Sia che si tratti di Bodhananda, Premadharma, Teano o altri\e funzioni-nomi usate negli anni.
Dal momento che di tali riflessioni di Bodhananda, Premadharma, Teano etc ce n'è in abbondanza sul web, vuoi nei siti, nei forum o in veste di libri, quaderni, fascicoli, etc, se ne può ancora parlare e discutere in merito, porgendo la propria di riflessione di rimando (pur nell'assenza su questo piano dell'interlocutore originario) oppure no ed il tutto è soggetto a qualche forma di privacy-tutela o copyright di sorta?
Io c'è una domanda che vorrei mi fosse risposto qui su questo forum che a Premadharma, Bodhanada, Teano ed anche a Raphael fa espresso riferimento. Qualcuno di voi ne ha la rispettiva verità in tasca di costoro, ovvero ne ha la precisa, perfetta, corretta interpretazione, anzi identità dovrei dire, di cosa costoro hanno detto (inteso dire), scritto (inteso scrivere) etc?
C'è qualcuno che con assoluta certezza ed autorità possa dire Bodhananda, Premadharma, Teano, Raphael, etc in quello scritto, con quelle parole, intendeva dire esprimere-comunicare-questo e quest'altro e non invece questo e quest'altro?
Lo chiedo perchè ne ricevo sempre più l'impressione che qui come altrove si stia verificando una sorta di nascita di una chiesa, di una ortodossia, di un "questa è la verità" e di conseguenza quest'altro è il falso, il falso verbo, la falsa verità, etc.
In tutta onestà non riconosco alcun copyright, ma sopratutto, più che da un punto di vista editoriale e legale, lo dico da un punto di vista di autorità spirituale, non la riconosco ad alcuno, visto che Lui stesso non l'ha lasciata ad alcuno, nè per iscitto, nè in alcuna altra forma formale e non.
Quindi le parole di Bodhananda sono e restano sue, così come quelle di Premadharma etc, un libero dono così come da lui ricevuto a sua volta, e quindi nessuno ne è in diritto, a mio vedere, di poterne porre alcuna ipoteca letteraria, culturale, eruditiva di sorta. Del resto lui ha sempre parlato liberamente, liberamente parlato, pensato, riflettuto, e quant'altro, sempre all'insegna del libero e della libertà e l'ultima cosa che vorrei è vedere usare le sue parole per fini e scopi che non erano quelli per cui erano state pronunciate, liberamente ricevuto liberamente donato.