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Dinamiche interiori - dialogo dIstruzione

Teoria e dottrina.
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cielo
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Dinamiche interiori - dialogo dIstruzione

Messaggio da cielo » 30/04/2017, 14:28

Bodhananda, 16/04/2016 (inedito)

D. Vorrei chiedere qualcosa a proposito di queste dinamiche interiori che mi trovo a vivere.
Tirando le somme, pare che se anche ci si introverte (o si nasce naturalmente introvertiti), e quindi ciascuno combatte qualcosa dentro di sé, arriva il momento in cui quello stesso qualcosa bisogna combatterlo anche fuori.
In quel momento, non si tiene conto delle intenzioni o delle sensibilità dell'altro, né forse delle proprie. Non si è centrati.
Il conflitto quindi si sviluppa sia fuori (contro gli altri, contro il nemico del momento), sia dentro di sé, in quanto affiorano due personaggi interiori contrastanti. Nel mio caso, il conciliante, quello in pace, e il combattente. L'uno giudica e condanna, interiormente, l'altro.
Devo dire che dopo lotta e sfiancamento, se ne esce alleggeriti e temprati. Non so: è una crescita? Il male che ci si fa, è un male necessario, inevitabile?

R. Non giunge mai il momento di combattere fuori. Il fuori è il dentro e il dentro è fuori.

L'azione esteriore sostiene il flusso causale senza distacco dai frutti delle azioni.

La mancata azione interiore sostiene il flusso causale comunque.

Chi ha una maggiore percettività esteriore può usarla come specchio interiore: ciò che è visto fuori, è visto perché esiste interiormente.

L'altro va "usato" come specchio, il fuscello nell'occhio altrui indica la trave nel nostro occhio.

Combattere i fuscelli esteriori non ha senso, vanno trovate e combattute le travi interiori.


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