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I giochi dell'io (im)personale e il Sè

Inviato: 20/06/2021, 10:15
da Fedro
Durante il cammino di autoconoscenza, arretrando il punto di osservazione o virtualmente spostandolo verso uno sfondo/spazio più ampio nel quale l'ambito cosiddetto personale non è più evidente, prominente, aderente, accade che l'attenzione si sposti in una visione cosiddetta «impersonale».
Questo graduale ritiro dell'attenzione dall'io personale e al ciò che si pensa di essere, comporta come conseguenza naturale, una mente più calma e rilassata (coincidente con una una forma di appagamento interiore) .
La contraddizione che però ne trae la mente, avviene nel suo aggrapparsi concettualmente a questa nuova polarità che essa stessa può crearsi, tra il sentirsi ancora,essenzialmente, un individuo, quindi asservito all'io-mente (ovvero un ente, separato da altrettanti enti) e questo nuovo spazio impersonale creato;
per cui diviene impossibile stabilizzarsi da qualche parte, se non vi è un centro catalizzatore, sconosciuto, silente, ma sempre presente.
Ci accorgiamo così, che questo è l'ennesimo tentativo della mente per accampare una sua realtà, un suo territorio fittizio, per sfuggire alla sofferenza a cui è sempre destinata, e non perdere il controllo di quello stesso territorio proiettato. .
In pratica, la mente immagina che deve guadagnare territorio nell'ambito della nuova prospettiva impersonale, intraprendendo un nuovo gioco, trucco, illusione, che considererà la sua «pratica spirituale».
Deve invece rimanere chiaro, oltre queste oscillazioni che danzano nella mente, che non siamo mai ciò che crediamo di essere, e che siamo oltre ogni sua fluttuazione e identificazione, ora nello stato personale, ora in quello nuovo, impersonale, nel frattempo eretto come nuova frontiera da raggiungere.
Ma, sin quando siamo soggiogati da questo sogno personale della liberazione, e pratica per realizzarlo, ne rimarremo invischiati.
Scoperto il trucco, lo è anche l'inganno: la mente impersonale è un nuovo rifugio della mente stessa ove giocare a nascondersi, annientarsi, o usato per stemperare la propria sofferenza qualora si presenti
Sopratutto siamo anteriori a qualsiasi gioco mentale che ci inventiamo, per credere di diventare ciò che siamo.
Ciò che sei non è minimamente preoccupato di divenire, o di ciò che pensi di essere.
Si è ciò che si pensa, ma non siamo ciò che pensiamo, qui si gioca il grande Mistero.

Re: I giochi dell'io (im)personale e il Sè

Inviato: 20/06/2021, 18:38
da latriplice
Samsara = Nirvana, illusione e illuminazione si fondono nell'Uno. Quando si dissolve l'io, tutto è il Sè, anche il mondo illusorio.