latriplice ha scritto: ↑27/12/2019, 13:34ortica ha scritto: ↑26/12/2019, 16:46è una definizione del termine 'yoga' che mi è nuova.
potresti per cortesia precisarla?
"Quando avviene che l'uomo sperimenta il puro Sè divino?
Durante il quarto stadio della consapevolezza, turīya, avendo egli superato gli stadi di veglia, sogno e sonno profondo.
E' questa la condizione in cui si viene a contatto con la supermente, la mente superiore, e l'uomo diventa uno con il Divino".
Sai Baba, estratto dal discorso a Brindavan, Sai Ramesh Mandap. Maggio 1993. Da: Sanathana Sarathi, agosto 1993.
La definizione di yoga in quanto "la credenza della non-dualità esperibile", è estremamente precisa essendo questa già una realtà non duale.
19. Quando il veggente comprende che i soli agenti sono i guna
e comprende ancora ciò che sta di là dai guna, egli entra nella mia essenza.
Capitolo 14 Bhagavad Gita
Forse ti è nuova questa definizione, ma il contenuto no.
capisco, siamo di fronte a una definizione del termine 'yoga' che esula da qualsivoglia insegnamento tradizionale e, perfino, dalla lingua sanscrita cui quel termine appartiene.
Puoi, per cortesia, informare i lettori e i partecipanti a questo forum in merito alla fonte da cui hai tratto lo scritto iniziale che hai postato e, presumibilmente, tradotto?
Mi spiace se la cosa dovesse disturbarti, ma qui si usa così.
Ti prego, quindi, di conformarti agli usi del luogo che frequenti.
Ciò è necessario sia in generale, per dare modo a chi legge di approfondire i testi citati, che nello specifico quando si postano brani pieni di imprecisioni se non di vere e proprie assurdità, come ad esempio questa:
In altre parole, dove sei andato a pescare quella roba?La realizzazione del Sé avviene in quella parte del Sé chiamata mente.
A che ti serve? perché ce la propini?
P.s. I termini akhandakara vritti non ricorrono in alcun testo tradizionale di alcuna via, né yoga né Vedanta, salvo in un verso della Ribhu Gita, parte di un Purana della scuola shivaita cui spesso Ramana Maharshi faceva riferimento.
Tuttavia il Maharshi, nella sua immensa generosità, ne offre limpida e univoca spiegazione su domanda esplicita di un devoto, nei Talks (nr.. 307).
Quando avrò modo e tempo posterò quella spiegazione, al fine di dissipare - grazie a Ramana - qualsiasi possibile fraintendimento o equivoco.
Nel frattempo, ti consiglio di andare a rileggertelo.