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Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 11:17
da cielo
A volte le grandi sentenze vediche: le mahāvākya vengono usate a fini consolatori, oppure didattici, quasi si dovesse mostrare al mondo la profondità e consapevolezza di una visione che, ahimè, non può essere veicolata dalle parole, ma soltanto esperita, nella propria realtà interiore, a fronte di un faticoso lavoro di autoconoscenza, di indagine sull'io.

Ci si immagina Quello, ma si continua a fluire come essente che indossa ruoli, o maschere, per recitare i vari film in visione sui multischermi della mente e che ne partecipa "anima e cuore".

Ritrovarsi quell'ātman onnipervadente, che contempla tutte le cose nel Sè e il Sè in tutte le cose, è un viaggio senza meta, svanita l'illusione mondana, avvincente e imprigionante per l'individuo che le soggiaccia alimentando desideri senza fine e in costante mutamento, ma anche opprimente per chi ne sia estenuato e cerchi rimedi al suo vagare. Si cerca il fuoco per bruciare le stoppie.

A seguire un paio di stralci di Premadharma sulle insidie insite nel percorso dell'aspirante alla visione non duale. Pensare o discorrere della Realtà unica non la rende presente rispetto a un passato in cui non c'era.
Si tratta pur sempre di visioni personali, irreali e transitorie.
Come descrivere quall'etere in cui può trovarsi o non-trovarsi qualunque vaso, sempre e comunque presente e reale?
Necessita un duro lavoro di conoscenza-consapevolezza del vaso e successiva frantumazione (e riciclaggio delle scorie).
Necessita la definitiva rimozione e dissoluzione dell'identificazione col vaso in modo che lo spazio racchiuso in esso si riveli identico a quello esterno e totale. E purtroppo raccontarsi le fiabe non aiuta granchè, come anche il prendere a martellate il vaso.


Immagine

Premadharma

"Si afferma: "Questa è una realtà non duale".

Sì, se la si è realizzata. Altrimenti è una credenza. E l'opinione è data come mezzo di conoscenza se, e solo se, essa viene applicata nella propria sadhana, purché pronti a lasciarla cadere.

Nel momento stesso in cui usiamo tale affermazione fuori dalla sadhana, è semplicemente una inferenza, una credenza come tante, non diversa dal credere questo mondo reale, il Divino esistente, etc.

Tat tvam asi.
È di grande potenza sino a che è la nostra via. O quando un realizzato qualificato all'insegnamento ce la propone, sino ad allora è solo una chiacchiera come le tante contenute nelle scritture sacre del mondo, sino a quando un aspirante non le pratica, non le vive.

Sino a quel momento, ci è dato solo di testimoniare il nostro cammino, con le nostre parole, o forse con quelle sacre di un realizzato, attenti a non farle nostre, attenti a non usarle da ramazza in casa altrui.

Raccontare che i serpenti sono corde, va bene per colui che tende alla trascendenza, forse un po' meno per tutti coloro che hanno quattro o più bocche da sfamare; e ancor meno a bimbi che vivono in un mondo popolato di vipere.

È bene offrire una scala, spiegarne gli scalini e narrare cosa c'è in cima, se si è arrivati in cima. Altrimenti offriamo
la nostra testimonianza, intera, a chi chiede o cerca".

(...)
arcaico ha scritto:Lo stesso Samkara disse chiaramente:

"Brahma satyam, jagan mithya. Jivo brahmaiva naparah."

Che tradotto significa: Il Brahman è reale, il mondo è apparentemente reale (incluso l'individuo). Il jiva (pertanto) non è nient'altro che Brahman.

In altre parole lo è anche quando non sa di esserlo.

Ma è una verità difficile da accettare perché non corrisponde allo stato d'animo ricorrente (perché uno "onestamente" non se lo sente), allora ecco che la metafora del girino che perde la coda e diventa rana giunge propizia. [La rana si mostra quando il girino perde la coda].

Ed è giusto che sia così.


"Accettare quella realtà è come credere di essere un ingegnere e progettare un ponte... credere di essere un medico e aprire un ventre o un torace:

Un ingegnere o un medico non sono tali solo perché hanno studiato determinate materie, quelle si dimenticano... viene insegnato un metodo, un insieme di conoscenze che poi, nel tirocinio e nella pratica sotto altri ingegneri e medici che hanno ai loro tempi praticato sotto altri, permette di divenire realmente ingegneri e medici qualificati.

È veramente difficile "accettare", senza esserne influenzati. Anni fa, si era un gruppo di giovani presi dall'ardore per la Realtà Assoluta. Poi crescendo i più si sono sposati, alcuni hanno fatto figli... solo alcuni sono rimasti fermi sul cammino, pur con tutte le difficoltà del mondo. Oggi sono consapevoli che proprio perché questa apparenza è in realtà l'Assoluto stesso, essa va vissuta per come è, e [per come] si mostra.

Ogni tanto scappa la voglia di dire che tutto è apparenza e che i serpenti sono corde.
Poi ci si ricorda che anche noi sembriamo serpenti, viviamo da serpenti e dire ad altri serpenti che siamo corde, forse non aiuta.

Ma dirlo a noi stessi in quel momento, ci aiuta a tacere. Non sempre però.

Un sorriso".

Premadharma

[Brani tratti dal forum pitagorico]

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 17:37
da latriplice
Un piccolo cucciolo di leone abbandonato dalla madre, fu accolto calorosamente da un gregge di pecore e visse insieme a loro nei pressi di un bellissimo lago. Crescendo cominciò a credere che lui fosse una pecora. Raggiunta l'età adulta, e divenuto un enorme leone, iniziò a comportarsi come un ovino qualunque.

Un giorno arrivò un altro leone adulto. Aveva molta fame e si avventò sulle pecore, ma rimase stupito dal fatto che l'altro leone, molto più grosso di lui, era fuggito assieme alle pecore, saltellando e belando, proprio come avevano fatto tutti gli altri membri del branco.

Dopo molti sforzi riuscì a raggiungerlo. Invano cercò di spiegargli che non doveva fuggire poiché anche lui era un possente leone. Infine, con gran fatica riuscì a convincerlo ad avvicinarsi al lago che era lì vicino, e lo costrinse a guardare la sua immagine riflessa nello specchio dell'acqua.

Quando il leone vide il suo viso, il corpo e la criniera che si riflettevano chiaramente sulla superficie del lago, sentì dentro di sé come un brivido proveniente dal profondo del cuore, che scatenò in lui una straordinaria emozione. Si drizzò in piedi ed emise un ruggito che riecheggiò giù nelle valli e su per i monti, così vigoroso e potente come non si era mai udito fino ad allora.


C'è da chiedersi se quel leone belante una volta riconosciutosi nell'immagine riflessa sulla superficie del lago, abbia dovuto in seguito sottoporsi ad un estenuante e faticoso percorso per recuperare la sua facoltà innata di ruggire. Ma evidentemente non fu così, dato che ruggire per un leone è una consuetudine naturale.

Questa storiella carina, purtroppo, rappresenta più l'eccezione che la regola. Infatti è probabile, anzi certo, che in presenza della sentenza "Tu sei un leone", il leone che crede di essere una pecora in questione colga il messaggio con le orecchie da pecora ed lo reinterpreti in "come diventare un leone". Ovviamente. Questo è l'unico modo in cui la verità limpida e cristallina che il messaggio reca in se possa venire stravolta: udire ed intendere ciò che sei, da ciò che non sei.

Come da consuetudine. Ecco perché non funziona, non ha mai funzionato e mai funzionerà. Questo forum è la testimonianza vivente di questo fallimento.

La sentenza "Tu sei Quello" va colto nella sua vera essenza univoca advaita (non duale), che non ammette fraintendimenti, divagazioni, obbiettivi e dubbi.

Ma questo si sa, dipende dalla Grazia divina, non certo da costui che crede di essere l'artefice del proprio destino.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 19:37
da Fedro
Scusa triplice, ma che ci azzecca la responsabilità di questo forum, in quanto semplice strumento di comunicazione?
Stai cioè dicendo che il suo fallimento, dipende dai contenuti ivi trasmessi?
Oppure è un semplice fraintendimento di chi legge...(e allora che avvenga qui o in altra veste-satsang?-non cambia, mi pare...)?
In tal caso il fallimento è comunque di chi interpretra o legge.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 19:46
da cielo
latriplice ha scritto:
28/04/2019, 17:37
Un piccolo cucciolo di leone abbandonato dalla madre, fu accolto calorosamente da un gregge di pecore e visse insieme a loro nei pressi di un bellissimo lago. Crescendo cominciò a credere che lui fosse una pecora. Raggiunta l'età adulta, e divenuto un enorme leone, iniziò a comportarsi come un ovino qualunque.

Un giorno arrivò un altro leone adulto. Aveva molta fame e si avventò sulle pecore, ma rimase stupito dal fatto che l'altro leone, molto più grosso di lui, era fuggito assieme alle pecore, saltellando e belando, proprio come avevano fatto tutti gli altri membri del branco.

Dopo molti sforzi riuscì a raggiungerlo. Invano cercò di spiegargli che non doveva fuggire poiché anche lui era un possente leone. Infine, con gran fatica riuscì a convincerlo ad avvicinarsi al lago che era lì vicino, e lo costrinse a guardare la sua immagine riflessa nello specchio dell'acqua.

Quando il leone vide il suo viso, il corpo e la criniera che si riflettevano chiaramente sulla superficie del lago, sentì dentro di sé come un brivido proveniente dal profondo del cuore, che scatenò in lui una straordinaria emozione. Si drizzò in piedi ed emise un ruggito che riecheggiò giù nelle valli e su per i monti, così vigoroso e potente come non si era mai udito fino ad allora.


C'è da chiedersi se quel leone belante una volta riconosciutosi nell'immagine riflessa sulla superficie del lago, abbia dovuto in seguito sottoporsi ad un estenuante e faticoso percorso per recuperare la sua facoltà innata di ruggire. Ma evidentemente non fu così, dato che ruggire per un leone è una consuetudine naturale.

Questa storiella carina, purtroppo, rappresenta più l'eccezione che la regola. Infatti è probabile, anzi certo, che in presenza della sentenza "Tu sei un leone", il leone che crede di essere una pecora in questione colga il messaggio con le orecchie da pecora ed lo reinterpreti in "come diventare un leone". Ovviamente. Questo è l'unico modo in cui la verità limpida e cristallina che il messaggio reca in se possa venire stravolta: udire ed intendere ciò che sei, da ciò che non sei.

Come da consuetudine. Ecco perché non funziona, non ha mai funzionato e mai funzionerà. Questo forum è la testimonianza vivente di questo fallimento.

La sentenza "Tu sei Quello" va colto nella sua vera essenza univoca advaita (non duale), che non ammette fraintendimenti, divagazioni, obbiettivi e dubbi.

Ma questo si sa, dipende dalla Grazia divina, non certo da costui che crede di essere l'artefice del proprio destino.
Hai detto bene: "se quel leone belante una volta riconosciutosi nell'immagine riflessa sulla superficie del lago, abbia dovuto in seguito sottoporsi ad un estenuante e faticoso percorso per recuperare la sua facoltà innata di ruggire. Ma evidentemente non fu così, dato che ruggire per un leone è una consuetudine naturale."

Se si è riconosciuto, visto. Si realizza ciò che si conosce del proprio cuore, l'essenza pura, ciò che si è oltre le limitazioni (apparenti) dell'io. Irreale fantasma, belante.

Per comprendere la natura (transeunte e relativa) della manifestazione, dobbiamo prima conoscere il manifestarsi nel nostro stesso essere di questa relatività e di quella assolutezza.
Se si riconosce.
Vedersi leone, è essere leone. Non pensarsi tale, o sperare che un altro leone ci porti in riva al lago per mostrarci come-cosa siamo "realmente".

E concordo nuovamente: "Ma questo (riconoscimento) si sa, dipende dalla Grazia divina, non certo da costui che crede di essere l'artefice del proprio destino."

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 20:38
da latriplice
"Vedersi leone, è essere leone. Non pensarsi tale, o sperare che un altro leone ci porti in riva al lago per mostrarci come-cosa siamo "realmente".
Si diventa ciò che si pensa, questo è l'eterno mistero.

(Maitry Upanishad, VI,34)

Non si tratta di mettere in discussione il fatto di essere un leone, ma credere di essere una pecora. Negata la natura surrogata della pecora, il leone in noi si palesa da se.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 21:00
da cielo
latriplice ha scritto:
28/04/2019, 20:38
"Vedersi leone, è essere leone. Non pensarsi tale, o sperare che un altro leone ci porti in riva al lago per mostrarci come-cosa siamo "realmente".
Si diventa ciò che si pensa, questo è l'eterno mistero.

(Maitry Upanishad, VI,34)

Non si tratta di mettere in discussione il fatto di essere un leone, ma credere di essere una pecora. Negata la natura surrogata della pecora, il leone in noi si palesa da se.
E speriamo che il re della foresta non decida di appisolarsi sotto un baobab per ancora qualche eone, invece che palesarsi allo svanire della povera pecora, illusa e servente di un fantasma.
Sia quella finta (il leone diventato pecora per emulazione e necessità) , che quella vera, ossia quella che, pur pecora nel dna è determinata a impegnarsi per finalmente vedersi leone. Due in Uno.
Sempre la solita storia. 8-)

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 28/04/2019, 21:02
da Fedro
latriplice ha scritto:
28/04/2019, 20:38
"Vedersi leone, è essere leone. Non pensarsi tale, o sperare che un altro leone ci porti in riva al lago per mostrarci come-cosa siamo "realmente".
Si diventa ciò che si pensa, questo è l'eterno mistero.

(Maitry Upanishad, VI,34)

Non si tratta di mettere in discussione il fatto di essere un leone, ma credere di essere una pecora. Negata la natura surrogata della pecora, il leone in noi si palesa da se.
Quindi nego di essere una pecora e così mi riconosco leone.
Magari invece, è proprio colui che si illude di negare che va visto, invece..

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 29/04/2019, 13:18
da ortica
Come da consuetudine. Ecco perché non funziona, non ha mai funzionato e mai funzionerà. Questo forum è la testimonianza vivente di questo fallimento.
Sono anni che ripeti sempre le stesse cose, triplice, sembri un disco rotto.
Che ne pensi, è arrivato il momento di evitare d'ora in poi questo luogo di fallimento e andartene a pontificare altrove?

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 29/04/2019, 18:34
da ortica
Sarà il caso che mi spieghi meglio.
Qui non si cerca la quantità degli utenti, bensì la qualità.
Qui non si aspira a scalare le classifiche dei forum più visitati.
Qui non si fa pubblicità né proselitismo.
Qui non si vendono corsi, né stage, né maestri.
Qui si lavora.

Siamo elitari? L'elitarismo è negli occhi di chi guarda.

Utenti che testimoniano se stessi sono benvenuti, sarebbe anche auspicabile che si rispettino quelle minime regole di buona creanza richieste quando si entra in casa altrui.

In questo thread cielo ha postato alcuni brani del nostro riferimento tratti da dialoghi svoltisi altrove e li ha fatti precedere da alcune considerazioni personali.
Se si sente di condividere una testimonianza o se sorge una domanda in relazione a quei brani o alle considerazioni di cielo, ben venga, altrimenti si rifletta in silenzio in merito a quanto offerto in condivisione.
Le chiacchiere neoadvaita non sono pertinenti.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 05/05/2019, 11:44
da cielo
Avevo aperto questo 3d ponendo come domanda un'affermazione che possiamo considerare "vera" a prescindere, se abbiamo fede e intuizione dell'essenza sapienziale degli shastra, delle mahavakya vediche.

Questa apparenza che viviamo nel samsara è una Realtà non duale, assoluta, che possiamo solo realizzare in noi stessi, non concettualizzare e tradurre in pensieri e parole, tanto meno farne azione di divulgazione ad altri.

Questo punto interrogativo proprio per mettere in evidenza, a me stessa in primis, quanto sia difficile liberarsi dalla visione personale-duale e tentare, nel satsanga, una visione mediana, l'unica che consenta una qualche forma di condivisione, qui tra noi, su questo forum.

Che dovrebbe essere un forum di "aspiranti alla conoscenza", alla vidya, e conseguentemente "aspiranti alla liberazione dall'ignoranza (avidya)", dunque tesi a coniugare la visione "personale" per cercare la quadra, la forma geometrica che unisca i diversi punti di vista, farne un "mandala", una forma aperta che coniughi i diversi raggi verso un centro attrattivo comune, che riassorba le scintille.

Auguriamoci di riuscirci prima o poi, ognuno teso a sopportare il proprio fardello.

Condivido un pensiero di Sai Baba molto stuzzicante sui nemici interiori, argomento di mio interesse, in quanto sempre armata di tutto punto per combatterli. E resta sempre quel benedetto guardiano della soglia, il regista e coreografo dei ladri della mia pace interiore.


Dentro questa stanza chiamata Corpo, custodita in quella scatola robusta che si chiama Cuore, si trova la preziosa Gemma della Saggezza (Jnana).

Quattro ladri furbissimi - la lussuria, la rabbia, l'avidità e l'invidia - stanno in agguato, pronti a rubarla.

Svegliatevi e diventate consapevoli del pericolo, prima che sia troppo tardi;

rinforzate voi stessi con l'aiuto del Guardiano universale, il Signore Isvara, e mantenete la Gemma intatta.

Questo vi renderà ricchi d'amore (prema) e di pace (shanti).

Sai Baba, Divine Discourse, November 23, 1966)

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 05/05/2019, 13:38
da latriplice
Che dovrebbe essere un forum di "aspiranti alla conoscenza", alla vidya, e conseguentemente "aspiranti alla liberazione dall'ignoranza (avidya)", dunque tesi a coniugare la visione "personale" per cercare la quadra, la forma geometrica che unisca i diversi punti di vista, farne un "mandala", una forma aperta che coniughi i diversi raggi verso un centro attrattivo comune, che riassorba le scintille.
Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 05/05/2019, 13:51
da Fedro
latriplice ha scritto:
05/05/2019, 13:38


Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia.
Ammesso che esista/non esista un forum cosi (questo o altri) già di per sé idealizzato... bisogna poi vedere cosa ciascuno si è costruito nella testa come idea di aspirante, perfetta o corretta da seguire, di conoscenza perfetta o corretta da in-seguire, e liberazione vera, perfetta o corretta da compiere.
Ergo, forse da chiedersi: qual è la convinzione perfetta che si sta inseguendo?

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 05/05/2019, 21:03
da cielo
Fedro ha scritto:
05/05/2019, 13:51
latriplice ha scritto:
05/05/2019, 13:38


Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia.
Ammesso che esista/non esista un forum cosi (questo o altri) già di per sé idealizzato... bisogna poi vedere cosa ciascuno si è costruito nella testa come idea di aspirante, perfetta o corretta da seguire, di conoscenza perfetta o corretta da in-seguire, e liberazione vera, perfetta o corretta da compiere.
Ergo, forse da chiedersi: qual è la convinzione perfetta che si sta inseguendo?
mi piace la definizione 1.del vocabolario treccani per la voce "aspirante" (le altre non le incollo).

aspirante agg. e s. m. e f. [part. pres. di aspirare]. – 1. agg. Che aspira: pompa a., pompa che solleva l’acqua, per semplice aspirazione, e la scarica al livello al quale essa è installata.

Interessante: si aspira acqua, secondo la propria capacità di pompaggio e successivamente la si scarica dal livello (coscienziale) nel quale ci si trova. Pronti per aspirare altra acqua.

Consapevoli di questo movimento dell'acqua, accetteremmo di nuotare in un mondo acquatico dove contemporaneamente varie pompe aspiranti si scaricano e contribuiscono alla funzionalità dell'impianto dai diversi circuiti che lo compongono.
Una pompa d'acqua fa il suo lavoro senza porsi ideali di perfezione. Sta dov'è, dove è installata.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 05/05/2019, 21:37
da Fedro
cielo ha scritto:
05/05/2019, 21:03
Fedro ha scritto:
05/05/2019, 13:51
latriplice ha scritto:
05/05/2019, 13:38


Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia.
Ammesso che esista/non esista un forum cosi (questo o altri) già di per sé idealizzato... bisogna poi vedere cosa ciascuno si è costruito nella testa come idea di aspirante, perfetta o corretta da seguire, di conoscenza perfetta o corretta da in-seguire, e liberazione vera, perfetta o corretta da compiere.
Ergo, forse da chiedersi: qual è la convinzione perfetta che si sta inseguendo?
mi piace la definizione 1.del vocabolario treccani per la voce "aspirante" (le altre non le incollo).

aspirante agg. e s. m. e f. [part. pres. di aspirare]. – 1. agg. Che aspira: pompa a., pompa che solleva l’acqua, per semplice aspirazione, e la scarica al livello al quale essa è installata.

Interessante: si aspira acqua, secondo la propria capacità di pompaggio e successivamente la si scarica dal livello (coscienziale) nel quale ci si trova. Pronti per aspirare altra acqua.

Consapevoli di questo movimento dell'acqua, accetteremmo di nuotare in un mondo acquatico dove contemporaneamente varie pompe aspiranti si scaricano e contribuiscono alla funzionalità dell'impianto dai diversi circuiti che lo compongono.
Una pompa d'acqua fa il suo lavoro senza porsi ideali di perfezione. Sta dov'è, dove è installata.
Lideale di perfezione s'instaura nel momento in cui credi di saper distinguere un vero aspirante da uno falso:
sicuri di saperli distinguere?
Per il resto: il termine aspirante si riferisce (almeno in questo forum) ad un soggetto che aspira, nel senso che desidera divenire altro da ciò che si ritiene di essere :D

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 06/05/2019, 8:54
da cielo
Fedro ha scritto:
05/05/2019, 21:37
cielo ha scritto:
05/05/2019, 21:03
Fedro ha scritto:
05/05/2019, 13:51
latriplice ha scritto:
05/05/2019, 13:38


Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia.
Ammesso che esista/non esista un forum cosi (questo o altri) già di per sé idealizzato... bisogna poi vedere cosa ciascuno si è costruito nella testa come idea di aspirante, perfetta o corretta da seguire, di conoscenza perfetta o corretta da in-seguire, e liberazione vera, perfetta o corretta da compiere.
Ergo, forse da chiedersi: qual è la convinzione perfetta che si sta inseguendo?
mi piace la definizione 1.del vocabolario treccani per la voce "aspirante" (le altre non le incollo).

aspirante agg. e s. m. e f. [part. pres. di aspirare]. – 1. agg. Che aspira: pompa a., pompa che solleva l’acqua, per semplice aspirazione, e la scarica al livello al quale essa è installata.

Interessante: si aspira acqua, secondo la propria capacità di pompaggio e successivamente la si scarica dal livello (coscienziale) nel quale ci si trova. Pronti per aspirare altra acqua.

Consapevoli di questo movimento dell'acqua, accetteremmo di nuotare in un mondo acquatico dove contemporaneamente varie pompe aspiranti si scaricano e contribuiscono alla funzionalità dell'impianto dai diversi circuiti che lo compongono.
Una pompa d'acqua fa il suo lavoro senza porsi ideali di perfezione. Sta dov'è, dove è installata.
L'ideale di perfezione s'instaura nel momento in cui credi di saper distinguere un vero aspirante da uno falso:
sicuri di saperli distinguere?
Per il resto: il termine aspirante si riferisce (almeno in questo forum) ad un soggetto che aspira, nel senso che desidera divenire altro da ciò che si ritiene di essere :D
Direi che è una tua inferenza (senza offesa, mi raccomando) che ci sia stato qualcuno che ha affermato di saper distinguere tra veri o falsi aspiranti.

Io ho cercato di definire la mia visione di "aspiranti alla conoscenza", alla vidya, partecipanti a questo forum, tenuto conto che la mission del forum è quella di indirizzare alla visione di Shankara, testimone della Conoscenza sacra per dare la possibilità, a chi ne sente aspirazione, a esprimere la propria visione personale, in raccordo o meno con quella di Shankara. Con la raccomandazione di evitare conflittualità e oscurità di ogni genere

E LaTriplice ha confermato la definizione:
"Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia".

Non si è parlato di distinguere o classificare gli aspiranti introducendo parametri di giudizio o di orientamento, anzi, la metafora della pompa d'acqua mi è piaciuta proprio perchè invita alla consapevolezza che ognuno funziona aspirando e scaricando acqua, dove per acqua possiamo intendere il flusso della vita in cui ci troviamo, lo stato in cui siamo, l'esperienza che abbiamo.

Hai introdotto tu per primo il concetto di perfezione, qui:

"Bisogna poi vedere cosa ciascuno si è costruito nella testa come idea di aspirante, perfetta o corretta da seguire, di conoscenza perfetta o corretta da in-seguire, e liberazione vera, perfetta o corretta da compiere."

E' vero, è nostro il compito e l'impegno nel conoscere ciò che siamo, accettarci con i nostri limiti e affidarci al nostro Isthadevata, se si crede che possa fare qualcosa per noi, aiutandoci e sostenendoci in questo autoriconoscimento di ciò che siamo.
Il riflesso nella scheggia di specchio che prima o poi rifletterà l'intero, il Sole, ha bisogno di sentire e di unirsi a quella fonte costante di luce, di tornare alla sorgente unica.

E hai proposto anche una domanda:
"Ergo, forse da chiedersi: qual è la convinzione perfetta che si sta inseguendo?"

Perchè presumi che altri lo stiano facendo? Che si stia inseguendo una convinzione perfetta? Tu lo fai? Conosci l'esperienza di cercare (inutilmente) la condizione perfetta e per compassione ci metti in guardia?

Personalmente ti risponderei che il soggetto che sta inseguendo la convinzione perfetta è ancora travolto dall'estroversione della mente, del manas, che cerca di conoscere il mondo (anche quello delle idee) con una disposizione avida, impulsata ancora dalla credenza che esista qualcosa di risolutivo per risolvere l'imperfezione interiore (propria o altrui). E si esaurisce, in questo divenire.

Si cerca una sedia, ma ci si è sedui sopra. Ciò che siamo è perfetto così com'è, e non dobbiamo rendere conto a nessuno di ciò che siamo, fintanto che non turbiamo l'ordine del mondo che condividiamo con altri, su questo piano di realtà.
Nel caso che l'ordine venga turbato e si facciano dei danni ad altri, provocando loro sofferenza, confusione e smarrimento, pare opportuna una rettificazione dell'azione o dell'idea, in quanto per l'appunto, nessuno è perfetto.
Non vedo però il pericolo che evidenzi.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 06/05/2019, 9:10
da Fedro
Ho risposto ad un post di latriplice che si sovrapponeva ad un tuo in cui si diceva sul come dovrebbe essere (esattamente così è stato detto) un forum di aspiranti:
dici che sia tutto una mia inferenza?
Ho riletto...non mi pare.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 06/05/2019, 9:15
da cielo
Fedro ha scritto:
06/05/2019, 9:10
Ho risposto ad un post di latriplice che si sovrapponeva ad un tuo in cui si diceva sul come dovrebbe essere (esattamente così è stato detto) un forum di aspiranti:
dici che sia tutto una mia inferenza?
Ho riletto...non mi pare.
Intendi questo:
"Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia".

Conferma il fatto che i partecipanti a questo forum sono tutti "aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia". E difatti ci ho scritto sopra evidenziando la mission: indirizzare alla visione di Shankara..
Non è forse così?
Partecipare a questo forum è forse come essere nella propria casa privata su fb o sul proprio blog o pagina web o sito dedicato gestiti in proprio?
In un forum pubblico c'è la possibilità di condivisione delle idee, e per fortuna non c'è da mettere like o non like a quelle altrui, possibili fonti di turbamento in questo turbinoso divenire.
C'è la possibilità di confrontarsi, pur non essendo facile.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 06/05/2019, 9:31
da Fedro
cielo ha scritto:
06/05/2019, 9:15
Fedro ha scritto:
06/05/2019, 9:10
Ho risposto ad un post di latriplice che si sovrapponeva ad un tuo in cui si diceva sul come dovrebbe essere (esattamente così è stato detto) un forum di aspiranti:
dici che sia tutto una mia inferenza?
Ho riletto...non mi pare.
Intendi questo:
"Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia".

Conferma il fatto che i partecipanti a questo forum sono tutti "aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia". E difatti ci ho scritto sopra evidenziando la mission: indirizzare alla visione di Shankara..
Non è forse così?
Partecipare a questo forum è forse come essere nella propria casa privata su fb o sul proprio blog o pagina web o sito dedicato gestiti in proprio?
In un forum pubblico c'è la possibilità di condivisione delle idee, e per fortuna non c'è da mettere like o non like a quelle altrui, possibili fonti di turbamento in questo turbinoso divenire.
La risposta di Triplice (e da cui la mia)nasce da questa tua riflessione:
Questo punto interrogativo proprio per mettere in evidenza, a me stessa in primis, quanto sia difficile liberarsi dalla visione personale-duale e tentare, nel satsanga, una visione mediana, l'unica che consenta una qualche forma di condivisione, qui tra noi, su questo forum.

Che dovrebbe essere un forum di "aspiranti alla conoscenza", alla vidya, e conseguentemente "aspiranti alla liberazione dall'ignoranza (avidya)", dunque tesi a coniugare la visione "personale" per cercare la quadra, la forma geometrica che unisca i diversi punti di vista, farne un "mandala", una forma aperta che coniughi i diversi raggi verso un centro attrattivo comune, che riassorba le scintille.
Al che ho posto le mie perplessità sul riconoscere un vero aspirante/conoscenza/liberazione e di conseguenza le modalità corrette di ricoscimento, in un forum che li contempli.
Che però ci voglia un certo ordine e criterio, in un luogo virtuale pubblico, atto alla condivisione di punti di vista diversi, che (si immagina) convergano (allo stesso argomento, ideale?).. certo che sì, è una questione di scelta pratica, altrimenti parleremmo qui di cucina, politica, sport...

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 06/05/2019, 10:45
da cielo
Fedro ha scritto:
06/05/2019, 9:31
cielo ha scritto:
06/05/2019, 9:15
Fedro ha scritto:
06/05/2019, 9:10
Ho risposto ad un post di latriplice che si sovrapponeva ad un tuo in cui si diceva sul come dovrebbe essere (esattamente così è stato detto) un forum di aspiranti:
dici che sia tutto una mia inferenza?
Ho riletto...non mi pare.
Intendi questo:
"Esattamente, un forum di aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia".

Conferma il fatto che i partecipanti a questo forum sono tutti "aspiranti, alla conoscenza o liberazione che sia". E difatti ci ho scritto sopra evidenziando la mission: indirizzare alla visione di Shankara..
Non è forse così?
Partecipare a questo forum è forse come essere nella propria casa privata su fb o sul proprio blog o pagina web o sito dedicato gestiti in proprio?
In un forum pubblico c'è la possibilità di condivisione delle idee, e per fortuna non c'è da mettere like o non like a quelle altrui, possibili fonti di turbamento in questo turbinoso divenire.
La risposta di Triplice (e da cui la mia) nasce da questa tua riflessione:
Questo punto interrogativo proprio per mettere in evidenza, a me stessa in primis, quanto sia difficile liberarsi dalla visione personale-duale e tentare, nel satsanga, una visione mediana, l'unica che consenta una qualche forma di condivisione, qui tra noi, su questo forum.

Che dovrebbe essere un forum di "aspiranti alla conoscenza", alla vidya, e conseguentemente "aspiranti alla liberazione dall'ignoranza (avidya)", dunque tesi a coniugare la visione "personale" per cercare la quadra, la forma geometrica che unisca i diversi punti di vista, farne un "mandala", una forma aperta che coniughi i diversi raggi verso un centro attrattivo comune, che riassorba le scintille.
Al che ho posto le mie perplessità sul riconoscere un vero aspirante/conoscenza/liberazione e di conseguenza le modalità corrette di ricoscimento, in un forum che li contempli.
Che però ci voglia un certo ordine e criterio, in un luogo virtuale pubblico, atto alla condivisione di punti di vista diversi, che (si immagina) convergano (allo stesso argomento, ideale?).. certo che sì, è una questione di scelta pratica, altrimenti parleremmo qui di cucina, politica, sport...
Ok, utilizzare le categorie "vero o falso" per riconoscere un aspirante non è nostro compito, secondo me, perchè ci baseremmo su valutazioni personali connesse ad una visione altrettanto personale, mentre, probabilmente, rientra nei nostri compiti (come fruitori e partecipanti di un forum) tentare, nel satsanga, di arrivare a una visione mediana, l'unica che consenta una qualche forma di condivisione tra aspiranti e dunque tra noi quattro gatti.

Re: Questa è una Realtà non duale?

Inviato: 06/05/2019, 11:17
da cannaminor
cielo ha scritto:
06/05/2019, 10:45
Ok, utilizzare le categorie "vero o falso" per riconoscere un aspirante non è nostro compito, secondo me, perchè ci baseremmo su valutazioni personali connesse ad una visione altrettanto personale, mentre, probabilmente, rientra nei nostri compiti (come fruitori e partecipanti di un forum) tentare, nel satsanga, di arrivare a una visione mediana, l'unica che consenta una qualche forma di condivisione tra aspiranti e dunque tra noi quattro gatti.
Cos'è una "visione mediana" (...l'unica che consenta una qualche forma di condivisione tra aspiranti) ?