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Sul concetto di dignità

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cielo
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Sul concetto di dignità

Messaggio da cielo » 22/10/2016, 20:25

Domanda: In questo brano di Raphael, ci leggo una sorta di invito al distacco dalla quotidianità, dalle cose che riteniamo importanti o che, meglio, ritiene importanti la società. Sbaglio? Ogni volta che mi accosto alle filosofie indiane ci leggo sempre un messaggio pro-ascetismo...sicuramente ciò è dovuto ad una mia semplificazione/incomprensione...

Risposta: Quanto chiamiamo in Occidente "Filosofie Indiane" sono spesso testi che provengono da lignaggi ascetici o monastici o comunque riferiti a persone che abbiano già ampiamente vissuto e realizzato i primi scopi della vita (dharma artha), ossia il raggiungimento del benessere attraverso la pratica del dharma, e che, pertanto, poiché entrati nella fase finale della vita ossia nell'anacoresi o nella rinuncia, si dedicano alla desiderio della realizzazione (kama moksha).
Pertanto è normale che leggendo testi per monaci o asceti, questi mostrino le diverse pratiche dell'ascetismo.
Esistono altri testi per i laici, con altre prescrizioni, ma la filosofia è pratica per i filosofi, non certo per ginnasti o esteti o per chi, comunque abbia altre priorità.
Esistono poi percorsi nel Vedanta, come in qualsiasi altra tradizione che permettono una preparazione durante la vita secolare, per poi una pratica dopo il ritiro dalla mondanità.

Premadharma, Tratto da forum pitagorico 3/5/2014

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