Il gruppo che cura Vedanta.it inizia ad incontrarsi sul web a metà degli anni 90. Dopo aver dialogato su mailing list e forum per vent'anni, ha optato per questo forum semplificato e indirizzato alla visione di Shankara.
Si raccomanda di tenere il forum libero da conflittualità e oscurità di ogni genere.
Grazie
Si raccomanda di tenere il forum libero da conflittualità e oscurità di ogni genere.
Grazie
Karma - riflessioni
Re: Karma - riflessioni
Ma di che state parlando? Più che stato di veglia io direi che state sognando
Re: Karma - riflessioni
Nella realizzazione non duale non c'è alcun soggetto a testimoniare alcunchè.NowHere ha scritto: ↑30/05/2017, 9:03"Quello" è il testimone dei 3 stati e non può essere trovato perché è il soggetto. Tutto ciò che può essere trovato, testimoniato, non è Quello perché "Tu Sei Quello", dice la Shruti.
Nello stato di veglia e in quello onirico si manifesta come io-mondo, soggetto-oggetto con tutti i relativi conflitti, divisioni e lacerazioni; nel sonno profondo si manifesta come assenza di soggetto-oggetto, ignoranza impersonale. Questa è l'esperienza innegabile che tutti viviamo. Questo senso di essere è "Quello" ed è così evidente che... "no, non può essere Quello!"...
È così alla portata di tutti che viene frainteso e quindi scartato. Anche da non-realizzato "Tu sei Quello" comunque
Re: Karma - riflessioni
Son tutte descrizioni oggettivate, semplificate, falsificate dalle categorie della mente, che non può che immaginare, quindi non poter fare a meno di un soggetto da immaginare al posto di quello da se creato, creduto,(il piccolo frammentato io) e un mondo-sogno da guardare
Re: Karma - riflessioni
Ma che ti ci metti pure tu cielo? cioè qui continuiamo a dire che dobbiamo parlare di ciò di cui noi siamo testimoni e partire dalle nostre esperienze, e poi leggo di queste affermazioni siderali
Re: Karma - riflessioni
Ciao Fedro!Fedro ha scritto: ↑30/05/2017, 9:51Quello che illustri è comunque il riporto di un soggetto nello stato identificato di veglia, che è altro dal "mostrarla" dal cosidetto quarto stato (turiya) , che ne è il sostrato cosciente di sè, senza offuscamento dell'avidya.NowHere ha scritto: ↑30/05/2017, 9:03"Quello" è il testimone dei 3 stati e non può essere trovato perché è il soggetto. Tutto ciò che può essere trovato, testimoniato, non è Quello perché "Tu Sei Quello", dice la Shruti.
Nello stato di veglia e in quello onirico si manifesta come io-mondo, soggetto-oggetto con tutti i relativi conflitti, divisioni e lacerazioni; nel sonno profondo si manifesta come assenza di soggetto-oggetto, ignoranza impersonale. Questa è l'esperienza innegabile che tutti viviamo. Questo senso di essere è "Quello" ed è così evidente che... "no, non può essere Quello!"...
È così alla portata di tutti che viene frainteso e quindi scartato. Anche da non-realizzato "Tu sei Quello" comunque
Ciao stefano!
Sono d'accordissimo, però sorge una domanda: come fai a sapere quando la descrizione sorge dal Quarto Stato e quando sorge invece da un soggetto identificato?
Lo sai soltanto perché presupponi che l'interlocutore sia o meno realizzato, però non hai modo di sapere di prima mano che l'interlocutore abbia o meno "raggiunto" il Quarto Stato.
Re: Karma - riflessioni
boh, non so cosa so o posso sapere dell'altro, ma avrei quasi la certezza di saper riconoscere un cuoco da chi si è studiato un ricettarioNowHere ha scritto: ↑30/05/2017, 10:41
Ciao Fedro!
Sono d'accordissimo, però sorge una domanda: come fai a sapere quando la descrizione sorge dal Quarto Stato e quando sorge invece da un soggetto identificato?
Lo sai soltanto perché presupponi che l'interlocutore sia o meno realizzato, però non hai modo di sapere di prima mano che l'interlocutore abbia o meno "raggiunto" il Quarto Stato.
Re: Karma - riflessioni
E' il quarto stato in te che riconosce il quarto stato nell'altroFedro ha scritto: ↑30/05/2017, 11:26boh, non so cosa so o posso sapere dell'altro, ma avrei quasi la certezza di saper riconoscere un cuoco da chi si è studiato un ricettarioNowHere ha scritto: ↑30/05/2017, 10:41
Ciao Fedro!
Sono d'accordissimo, però sorge una domanda: come fai a sapere quando la descrizione sorge dal Quarto Stato e quando sorge invece da un soggetto identificato?
Lo sai soltanto perché presupponi che l'interlocutore sia o meno realizzato, però non hai modo di sapere di prima mano che l'interlocutore abbia o meno "raggiunto" il Quarto Stato.
Per quanto mi riguarda non sono un cuoco, ed effettivamente di ricettari ne ho letti parecchi…
Tuttavia ciò che mi assorbe in questo momento è unicamente l'osservazione di come si manifesta questa coscienza e di quanto sia sempre presente attraverso i 3 stati. Quello è il 4°, lo stato "indicibile" (che parolona, fa pensare ad effetti speciali che non servono), che non cambia… e "Tu sei Quello"
Re: Karma - riflessioni
e dentro quale me potrei mai osservare, un quarto stato e per giunta diviso da questo... e quindi posto nell'altro da me?
anche nel ricettario si legge che è un trascendere gli stati, figuriamoci il trovarselo dentro un me prodotto dal sogno dello stato di veglia...
non puoi osservare quella coscienza, puoi solo esserlaPer quanto mi riguarda non sono un cuoco, ed effettivamente di ricettari ne ho letti parecchi…
Tuttavia ciò che mi assorbe in questo momento è unicamente l'osservazione di come si manifesta questa coscienza e di quanto sia sempre presente attraverso i 3 stati. Quello è il 4°, lo stato "indicibile" (che parolona, fa pensare ad effetti speciali che non servono), che non cambia… e "Tu sei Quello"
Re: Karma - riflessioni
Mi ero espresso frettolosamente, ho capito anche io che il quarto stato è uno e non ve ne sono 2
Sul serio…?! Devo tornare a studiare meglio il ricettario…Fedro ha scritto: non puoi osservare quella coscienza, puoi solo esserla
-
- Messaggi: 624
- Iscritto il: 05/12/2016, 14:19
Re: Karma - riflessioni
Quindi da"tu sei Quello" a "Io sono Codesto"?Fedro ha scritto.
non puoi osservare quella coscienza, puoi solo esserla
Immagino che per te sia in prospettiva, realizzabile nel divenire.
Re: Karma - riflessioni
Il fatto che lo sia, non significa averla realizzata.latriplice ha scritto: ↑30/05/2017, 12:11Quindi da"tu sei Quello" a "Io sono Codesto"?Fedro ha scritto.
non puoi osservare quella coscienza, puoi solo esserla
Immagino che per te sia in prospettiva, realizzabile nel divenire.
ma si è capito che per te basta pronciare quella parola magica come un mantra, e siam tutti illuminati..
Re: Karma - riflessioni
conosci altri soggetti oltre la coscienza stessa che starebbe ad osservare la stessa?
Oppure la coscienza osserva se stessa (dunque è se stessa, consapevole di essere)?
Ovviamente son tutte semplificazioni del ricettario che leggiamo dal sogno di questo piano di veglia
Re: Karma - riflessioni
Stai esprimendo con parole diverse ciò che dicevo dall'inizio: la coscienza non può essere conosciuta né osservata perché è il soggetto primo/ultimo e testimonia i 3 stati (Purusa/coscienza --> Prakriti/veicoli-guaine), e "Tu sei Quello"Fedro ha scritto: ↑30/05/2017, 12:18conosci altri soggetti oltre la coscienza stessa che starebbe ad osservare la stessa?
Oppure la coscienza osserva se stessa (dunque è se stessa, consapevole di essere)?
Ovviamente son tutte semplificazioni del ricettario che leggiamo dal sogno di questo piano di veglia
Re: Karma - riflessioni
Ragazzi tornate in voi o devo chiamare l'arcivescovo Milingo per un esorcismo?
-
- Messaggi: 624
- Iscritto il: 05/12/2016, 14:19
Re: Karma - riflessioni
" il fatto che lo sia, non significa averla realizzata."Fedro ha scritto: ↑30/05/2017, 12:16Il fatto che lo sia, non significa averla realizzata.latriplice ha scritto: ↑30/05/2017, 12:11Quindi da"tu sei Quello" a "Io sono Codesto"?Fedro ha scritto.
non puoi osservare quella coscienza, puoi solo esserla
Immagino che per te sia in prospettiva, realizzabile nel divenire.
ma si è capito che per te basta pronciare quella parola magica come un mantra, e siam tutti illuminati..
Interessante.
Fammi capire:
Non hai alcun dubbio sulla persona che appari essere (jiva) e quindi per te è un fatto, ma hai dei dubbi su ciò che sei veramente (Atman) e per te non è ancora un fatto?
E se per te non è materia di convinzione ma di realizzazione, mi chiedo come fa ciò che è apparentemente reale realizzare il reale?
In altre parole in che modo il non-essere diventa l'essere?
Re: Karma - riflessioni
Difatti l'Upanishad nega questo passaggio: l'essere deriva da se stesso e non già dal non-essere, che non è.In altre parole in che modo il non-essere diventa l'essere?
Re: Karma - riflessioni
Perché dovrei pormi dei dubbi?latriplice ha scritto: ↑30/05/2017, 14:49" il fatto che lo sia, non significa averla realizzata."Fedro ha scritto: ↑30/05/2017, 12:16Il fatto che lo sia, non significa averla realizzata.latriplice ha scritto: ↑30/05/2017, 12:11Quindi da"tu sei Quello" a "Io sono Codesto"?Fedro ha scritto.
non puoi osservare quella coscienza, puoi solo esserla
Immagino che per te sia in prospettiva, realizzabile nel divenire.
ma si è capito che per te basta pronciare quella parola magica come un mantra, e siam tutti illuminati..
Interessante.
Fammi capire:
Non hai alcun dubbio sulla persona che appari essere e quindi per te è un fatto, ma hai dei dubbi su ciò che sei veramente e per te non è ancora un fatto?
C'è quello che c'è.
Nessun pormi il problema di essere altro, come neanche avere necessità di convinzione su ciò che sono.
Se si desse spazio ad un'autoconvinzione, vi sarebbe ancora spazio a quell'apparenza che si crederebbe di dover eliminare, al non essere che si illude si debba trasformare in essereE se per te non è materia di convinzione ma di realizzazione, mi chiedo come fa ciò che è apparentemente reale realizzare il reale?
In altre parole in che modo il non-essere diventa l'essere?
-
- Messaggi: 624
- Iscritto il: 05/12/2016, 14:19
Re: Karma - riflessioni
Tuttavia, da nessuna parte la Upanishad si riferisce ad un “quarto” stato della coscienza. Il Sé per distinguerlo dal vegliante, sognante e dormiente viene denominato “turiya,” il quarto.NowHere ha scritto: ↑30/05/2017, 11:48E' il quarto stato in te che riconosce il quarto stato nell'altroFedro ha scritto: ↑30/05/2017, 11:26boh, non so cosa so o posso sapere dell'altro, ma avrei quasi la certezza di saper riconoscere un cuoco da chi si è studiato un ricettarioNowHere ha scritto: ↑30/05/2017, 10:41
Ciao Fedro!
Sono d'accordissimo, però sorge una domanda: come fai a sapere quando la descrizione sorge dal Quarto Stato e quando sorge invece da un soggetto identificato?
Lo sai soltanto perché presupponi che l'interlocutore sia o meno realizzato, però non hai modo di sapere di prima mano che l'interlocutore abbia o meno "raggiunto" il Quarto Stato.
Per quanto mi riguarda non sono un cuoco, ed effettivamente di ricettari ne ho letti parecchi…
Tuttavia ciò che mi assorbe in questo momento è unicamente l'osservazione di come si manifesta questa coscienza e di quanto sia sempre presente attraverso i 3 stati. Quello è il 4°, lo stato "indicibile" (che parolona, fa pensare ad effetti speciali che non servono), che non cambia… e "Tu sei Quello"